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I numeri di Corazzata Potemkin-Albino Leffe

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Dopo 12 repliche dello stesso film posso tranquillamente affermare che i dati dei match analysis sono una cagata pazzesca.

Perché è chiaro che, se dopo 5 minuti il tuo avversario vince due a zero ti lascerà gestire il pallone e quindi il possesso palla sarà a tuo vantaggio (53% contro 47%). Per lo stesso motivo il tuo avversario ti lascerà attaccare e tirare verso la porta DICIOTTO volte che a questo punto del campionato non è più un dato positivo, sinonimo di una squadra propositiva con buone trame d’attacco ma è la certificazione che il Novara ha giocatori scarsi, imprecisi, caratterialmente inadatti alla categoria e che non fanno paura a nessuno. L’indice XG dice che la partita doveva vincerla il Novara (2,34 contro 1,27) ed è la cosa che fa più incazzare perché è la massima distorsione della realtà, le partite non si vincono con gli XG ma con i gol fatti e subiti.

E finiamola anche con l’alibi che il Novara è una squadra obbligata a far giocare i ragazzini per far cassa. L’AlbinoLeffe ha giocato per 90 minuti con due 2003, due 2002 e un 2001 e ha fatto entrare dalla panchina altri due ragazzi del 2003. La maggior parte delle squadre incontrate fino ad ora avevano in campo giovani calciatori come e spesso più di noi. Non subiamo due gol nei primi 5 minuti per i giocatori troppo giovani in campo e neanche per un modulo ritenuto troppo offensivo che nella realtà è identico al 90% delle squadre di questa categoria. Subiamo due gol per dilettantismo, per superficialità nell’approccio della gara, per paura di perdere. Penso che sia giunto il momento che i ragazzi, tutti, escano dalla loro zona di confort e si prendano delle responsabilità maggiori, senza più alibi.

E adesso ci tocca affrontare il derby con la differenza di valori in campo più grande dell’ultimo secolo.

L’allenatore della Pro Vercelli Dossena è un “profeta” del 4-3-3 fin dai tempi del Renate. Intendiamoci non è un 4-3-3 Zemaniano, nessuno in serie C gioca come Zeman, forse ormai anche lo stesso Zeman non gioca come Zeman. Dossena adotta il modulo classico con una punta-boa centrale (il giovane Nepi o il vecchio Comi) e due ali/sottopunte esterne (a sinistra la sorpresa e vero uomo in più di questo inizio stagione, il giovane e talentuoso Maggio e a destra l’esperto Mustacchio, bomber della squadra vercellese). Anche i cambi del reparto offensivo sono di valore, tutti i gol realizzati fino ad ora dalla Pro Vercelli arrivano dai giocatori d’attacco, nessuno dalla difesa, nessuno dal centrocampo.

Alla Pro piace subire il gioco avversario, è la squadra che ha subito più tiri in porta di tutto il girone A ma evidentemente la difesa è esperta e gestisce bene le situazioni di pressione perché in rapporto ai tiri subiti non incassa molti gol, il centrocampo è leggero e dinamico dove si alternano due ragazzini (Rutigliano 17 e Scavone 19 anni) a fianco degli esperti Iotti e Santoro. Le tre punte/sottopunte, concretizzano al massimo le poche occasioni che capitano alla squadra durante la partita. Pur avendo dei pessimi numeri è una squadra costruita bene, esperta, equilibrata, completa in tutti i reparti, perfetta per la categoria. Sono praticamente imbattibili.

Se vogliamo a tutti costi trovare un segno positivo da questa dodicesima delusione, le distanze dall’ultimo posto e dalla zona salvezza, incredibilmente non sono cambiate:

-4 punti dall’ultimo posto

– 7 punti dalla salvezza diretta

-11 punti dai play off

26 partite da disputare e 78 punti a disposizione

 

Se la cava meglio con i video che con la scrittura, spiega meglio il passato che il presente. Ma l’importante è che ci sia Novara ed il Novara di mezzo. La sintesi è la sua dote migliore.

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I numeri di Lumezzane-Novara

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Centimetro dopo centimetro raggiungiamo il Fiorenzuola e abbandoniamo l’ultimo posto solitario. Guadagniamo un punto anche dalla quota per la salvezza diretta. Sarebbero bastati due pareggini al posto di qualcuna delle sette sconfitte per stare un po’ più tranquilli, così come, banalmente sarebbe bastato vincere con la Giana invece di essere raggiunti nei minuti finali e pareggiare una partita già vinta. Catalano è sempre dietro l’angolo.

– 0 punti dall’ultimo posto

– 6 punti dalla salvezza diretta

-10 punti dai play off

23 partite da disputare e 69 punti a disposizione

Il primo tempo di Lumezzane-Novara è stato orribile, logica conseguenza di due squadre che si sono affrontate pensando solo alla fase difensiva, giocando sempre con undici uomini dietro la linea della palla con il risultato di non tirare mai nello specchio della porta per 45 minuti. All’inizio del secondo tempo il jolly pescato dal Lumezzane ha sbloccato la partita e le occasioni da gol sono arrivate per entrambe le squadre. Pareggio giusto, rappresentato anche dai numeri: possesso palla 45% Lumezzane, 55% Novara. Tiri verso la porta: 10 Lumezzane, 8 Novara. Indice XG 1,67 per entrambe le squadre.

Ed ora tocca alla corazzata LR Vicenza. Tra Azzurri e Biancorossi ci sono 15 punti di differenza, gol fatti e gol subiti nettamente a favore del Vicenza e anche tutti i numeri medi analizzati sono a favore dei nostri avversari. Anzi per i numeri (tiri fatti e subiti e per l’indice XG) il Vicenza dovrebbe trovarsi al primo posto in classifica insieme al Mantova. Aggiungiamo che i veneti hanno già perso contro l’ultima in classifica e sarà quindi difficile il ripetersi dello stesso errore tattico e di concentrazione da parte dei veneti. Pronostico a senso unico e nulla da perdere, quindi la situazione è eccellente.

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I numeri di Novara-Pergolettese

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Dopo quattordici partite e centosessantotto tiri verso la porta avversaria finalmente è arrivata la prima vittoria.

Ed è assolutamente normale che la vittoria sia arrivata nella partita dove non abbiamo segnato se non su rigore e nella partita in cui i numeri raccontano un equilibrio assoluto: possesso palla 50% a testa (nonostante la Pergolettese abbia il secondo miglior possesso palla del girone), quindici tiri verso la porta a testa, e un indice XG (gol attesi) e quindi anche XGA (gol incassati probabili) praticamente identico: 1,94 Novara e 2,04 Pergolettese. Era una partita che “doveva” finire 2-2 ed invece è finita due a uno per gli azzurri. Era ora.

In generale le statistiche dicono che tiriamo spesso verso la porta avversaria, molto più di quasi tutte le squadre del nostro girone e questo è indiscutibilmente un fatto positivo. È negativo invece non tradurre in gol tutte le occasioni create. Sogno di non subire neanche un tiro in porta, schierando il modulo più difensivo possibile e sogno di vincere quella partita con due tiri in porta anziché venti ma purtroppo è altamente improbabile che accada se non hai in squadra Ronaldo o Lescano.

La ricerca del gioco è l’unico modo che abbiamo per vincere o per pareggiare, anche rischiando qualcosa in difesa. Mister Gattuso è arrivato a questa conclusione e come ha spiegato in conferenza stampa è tornato al 4-3-3 dopo aver provato tutti i moduli possibili per dare più solidità alla fase difensiva, che hanno però peggiorato le cose perché le caratteristiche dei giocatori a disposizione sono quelle che sono e gli errori individuali e di posizione si ripetono indipendentemente dal modulo.

E ora pensiamo al Lumezzane che dopo quattro sconfitte consecutive, ha vinto due partite e ne ha pareggiato un’altra senza incassare gol…Mister Franzini utilizza un 4-3-3 con un centrocampo di grandissima esperienza e sostanza con i nostri ex Simone Pesce e Marco Moscati ai quali si aggiunge il trentunenne Ilari che si alterna con un altro ex azzurro, Manuel Malotti. Al Lumezzane non interessa il possesso palla (38% nell’ultima vittoriosa partita) e nonostante non abbia grandi numeri, sicuramente peggiori dei nostri nei tiri fatti/subiti e negli indici XG/XGA, segna più gol di noi e ne incassa molti meno, indice di una buona organizzazione difensiva e precisione in attacco.

La vittoria di domenica consente agli azzurri di portarsi ad un punto dall’ultimo posto e fa guadagnare punti sia sulla zona salvezza che da quella play off. Non serve molto, serve vincere.

-1 punti dall’ultimo posto

– 7 punti dalla salvezza diretta

-9 punti dai play off

24 partite da disputare e 72 punti a disposizione

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Minutaggio giovani calciatori in serie C: quanto guadagnano le società?

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Nel 2019/20 la Lega Pro Serie C introdusse un meccanismo di contribuzione per le società virtuose che avrebbero schierato giocatori “under” gratificando soprattutto le società con giocatori giovani provenienti dal settore giovanile. Molte società, anche le più piccole ed in difficoltà economica, snobbarono quella novità mentre le società più attente sfruttarono subito l’occasione e portarono a casa un bel tesoretto.

Nelle stagioni successive tutte le società senza ambizioni di promozione si sono organizzate per far giocare il più possibile giocatori under e soprattutto i giovani provenienti dal settore giovanile che sono un importante moltiplicatore di punteggio.

Sono considerati “giocatori giovani” quelli nati successivamente al 01/01/2001. Il minutaggio minimo per accedere al punteggio è di 270 minuti a partita. Il minutaggio massimo è di 450 minuti a partita (al di sopra di questa soglia verranno comunque considerati 450 minuti a partita) Il minutaggio dei giovani giocatori è “rivalutato” in base all’anno di nascita (da 0,80 per la classe 2001 ma con un massimo di due giocatori per partita, fino a 1,40 per la classe 2004 e seguenti). La quota risultante verrà ulteriormente rivalutata del 200% per i giovani calciatori provenienti dal settore giovanile. Per esempio 90 minuti di un giovane del 2001 valgono 72 (90 x 0,80) mentre 90 minuti di un giovane del 2004 valgono quasi il doppio (90 x 1,40 = 126) e se questo giovane proviene dal settore giovanile il quadruplo (90 x 1,40 + 200% = 252)

La Lega Pro per le prime sette giornate di campionato ha già distribuito € 839.551,64 per ogni girone (€ 2.518.654,92 in totale che diventeranno circa € 12.000.000 alla fine della stagione). Per molte società di serie C il contributo per i giovani calciatori diventerà la voce più importante del proprio bilancio, superiore agli importi incassati dagli sponsor e dagli abbonamenti.

Il girone A ed il girone B sono omogenei e poche società hanno rinunciato ai contributi non schierando i giovani calciatori. Diversa invece la situazione del girone C dove molte squadre non utilizzando i giovani hanno favorito le altre società creando una disparità economica importante con le società degli altri gironi. A parità di minutaggio il Novara nel girone A e la Recanatese nel girone B hanno incassato la stessa cifra (€ 43.247 e € 43.784) ma nel girone C con lo stesso minutaggio ponderato di Novara e Recanatese, il Picerno ha incassato € 65.822

GIRONE A

L’AlbinoLeffe è la società più virtuosa del girone A e porta a casa € 92.863 che diventeranno probabilmente a fine anno circa 450.000 euro. Oltre ad avere una rosa con tanti giovani, molti di questi provengono dal proprio settore giovanile contribuendo notevolmente ad aumentare il suo punteggio. La Pro Vercelli ha il miglior rapporto tra i soldi incassati per i giovani calciatori e la posizione in classifica. Il Mantova primo in classifica ed il Novara ultimo hanno incassato una cifra simile per l’utilizzo dei giovani calciatori. Padova, Triestina e Vicenza hanno completamente rinunciato all’utilizzo dei giovani calciatori per un minutaggio minimo.

GIRONE B

Sestri Levante (€ 77.669), Pontedera (€ 72.797) ed il Pescara di Zeman (€ 68.323) sono le società che hanno incassato maggiormente ma anche il Cesena primo in classifica ha valorizzato molti giovani incassando € 61.360. Torres, Carrarese e Perugia rinunciano ai soldi della Lega, chiarendo le loro ambizioni.

GIRONE C

Nel girone C sono addirittura sei le società, tra le quali il Monterosi Tuscia ultima in classifica che non fanno giocare i giovani calciatori per un minutaggio sufficiente, rinunciando così ai soldi della Lega Pro. Orientata ai giovani invece la Turris che incassa € 91.951 e anche il Benevento che con grandi ambizioni di promozione si posiziona comunque al secondo posto per il minutaggio giovani ed incassa € 88.297

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