Siamo solo alla quarta giornata ma è evidente che rispetto alla passata stagione il vento sia cambiato parecchio. In questa rubrica analizziamo episodi che possono essere a favore o contro il Novara e per il momento dopo quattro partite ci sono solo episodi contro il Novara.
Al 15’ Marginean si inserisce in area e viene travolto dal portiere Sibi che interviene in scivolata con i piedi. Il rigore sembra netto ed invece inspiegabilmente l’arbitro Abdoulaye Diop di Treviglio decide per una rimessa dal fondo che non ha senso.
Al 27’ sempre Marginean indirizza un cross sul corpo di un difensore veronese invocando un tocco di mano. Le immagini non evidenziano gli estremi per un calcio di rigore.
Ultimo episodio al 83’. Peli vede l’inserimento di Urso e lo serve sulla corsa. Il difensore azzurro è in anticipo e avrebbe raggiunto il pallone a qualche metro dalla porta ma il difensore veronese con una leggera ma decisiva spinta sbilancia e fa cadere Urso. Anche in questo caso c’erano gli estremi per fischiare un calcio di rigore.
Se la cava meglio con i video che con la scrittura, spiega meglio il passato che il presente. Ma l’importante è che ci sia Novara ed il Novara di mezzo. La sintesi è la sua dote migliore.
Al 31’ a seguito di un corner il difensore della Feralpisalò toglie con la mano il pallone dalla disponibilità di Buric. Fallo netto e rigore inequivocabile. L’arbitro posizionato bene in linea concede la rimessa dal fondo.
Dal 71’ al 76’ tre episodi da analizzare:
il primo vede Gonzalez battagliare con il difensore lombardo che stende il nostro giocatore con una manata in faccia. Poteva essere punizione dal limite ed espulsione. Anche in questo caso l’arbitro decide per la rimessa dal fondo.
Al 76’ si rinnova il duello tra i due giocatori. Questa volta Pablo viene affossato in area senza che nessuno dei due riesca a toccare la palla. Anche in questo caso per l’arbitro è tutto regolare.
Ultimo episodio un minuto dopo quando Ciancio richiede un rigore per fallo di mano. In questo caso oltre ad essere fuori area, la palla sembra impattare sul fianco del giocatore della Feralpisalò.
Oltre agli errori individuali comici se non tragici, oltre ai 16 tiri subiti in 45 minuti, di cui almeno sette classificabili come potenziali occasione da gol, oltre ad una formazione iniziale senza né capo né coda, oltre ad un cambio di modulo che ha causato il secondo gol e la morte calcistica di Khailoti c’è anche un probabile rigore negato alla Pergolettese.
Al 4’ Guiu Vilanova supera facilmente Ciancio e Carillo. Le gambe dell’attaccante della Pergolettese e quelle di Carillo si incrociano facendo cadere entrambi. Per me rigore netto.
Anche se l’occasione persa è stata gigantesca, alla fine il risultato di parità è stato giusto per quanto visto in campo ma questa volta gli episodi arbitrali hanno avvantaggiato dli azzurri:
Sul primo calcio d’angolo del Piacenza, al primo minuto di gioco, il pallone danza per due volte sul braccio colpevolmente largo di Benalouane. Rigore evidente negato al Piacenza.
Al 18’ rischia tantissimo Vuthaj che colpisce in pieno volto il suo avversario. L’episodio non viene neanche considerato dall’arbitro che lascia correre. Con le regoli attuali e soprattutto con la valutazione fatta successivamente dall’arbitro al minuto 87, Vuthaj poteva essere passibile di espulsione.
Ci risiamo. Cosenza che evidentemente appartiene alla stessa famiglia di Comi, nella partita di andata aveva mandato fuori giri Benalouane, questa volta è riuscito a mandare anzitempo nello spogliatoio Marginean.
Ma se l’espulsione della partita di andata fu inevitabile, questa volta la decisione dell’arbitro sembra esagerata. Al 87’ Cosenza per recuperare velocemente il pallone aggredisce fisicamente Marginean che stupidamente rifila un leggero “coppino” sulla testa del giocatore piacentino. Rosso diretto per l’azzurro, neanche un rimprovero, come sempre, per Cosenza.
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