È chiaro a tutti che la Coppa Italia di serie D interessa molto poco ma perdere non fa mai piacere a nessuno. Dalla Valle D’Aosta sono scesi senza troppe velleità e hanno lasciato agli azzurri l’iniziativa trovandosi quasi increduli in vantaggio sulla solita palla inattiva mal gestita in fase difensiva. Nel reparto arretrato buona prova di Vimercati, mentre Strumbo e Manti sono sempre andati in difficoltà pur non avendo dei fulmini di guerra ad impensierirli. Pressione continua ma sterile dei nostri avanti, infatti il pareggio l’abbiamo siglato su rigore con Pugliese che pur nella sua lentezza non mi è dispiaciuto, ma un infortunio lo ha costretto ad abbandonare il campo. Impalpabili Ferla e Muhaxeri con Paglino che ha giocato un buon secondo tempo dopo aver lasciato a desiderare nella prima frazione.
In questa partita in cui Marchionni ha giustamente provato chi ha meno occasioni di scendere in campo, il goal del 1-2 era in evidente fuorigioco, ma parlo di metri non centimetri. Sottolineatura doverosa non per giustificare una sconfitta ma perché dobbiamo imparare a non restare immobili ad aspettare un fischio che non arriva. Siamo in D, e arbitri e assistenti sono da quarta serie anche se qualcuno vede meno di Andrea Bocelli e Stevie Wonder. Nessuna tragedia ma un pizzico di incazzatura si deve coltivare per non specchiarsi troppo in quel roboante 5-0 al Vado.
Siviersson
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