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Pensieri e parole

L’importanza di attenersi ai fatti

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Condividerei con Voi qualche riflessione personale circa gli ultimi eventi. Non passa giorno che qualcuno mi accusi di “essermi venduto” alla nuova proprietà. Se me lo dice il mio amico Dario “Palombo” che tanto ce l’ha sempre con tutti va bene, ridiamo e finisce lì. Se me lo dice qualcun altro mi girano un po’ i coglioni, ma in fin dei conti la democrazia è quella cosa meravigliosa che permette a tutti di esprimere un’opinione, anche quando chi la esprime farebbe cosa utile alla collettività rinchiudersi in qualche eremo coi monaci tibetani, magari a far suonare le campane e produrre formaggio di capra. “Nemo potest duobus domina servire” (Non è possibile servire contemporaneamente due padroni) diceva qualcuno che ne sapeva, per cui evidentemente se credo a questo nuovo corso non è perché io sia stato comprato da loro, (benché mi ritengo nella mia attività lavorativa un professionista e come tale ho un costo pure io, anche se non nell’ambito del calcio ma della finanza) ma perché evidentemente, in maniera abbastanza approfondita, ho appurato con mano che questo nuovo corso meriti fiducia. A differenza dei corsi precedenti cui, in alcuni casi, sono stato molto critico. E anche perché, come diceva Elio nel programma “Chi ride è fuori”, sono cazzi miei.

Detto questo, credo che mai come oggi, se non ci si vuole rovinare il fegato e le coronarie, serva un grosso esercizio di lucidità. E’ importantissimo, più del solito, attenersi ai fatti, che poi è quell’esercizio indispensabile che permette di avere una certa dose di onestà intellettuale a prescindere dai legittimi pareri. Il primo fatto è che è evidente qualcosa non sia andato per il verso giusto nella fase finale di verifica dei conti. La Due Diligence effettuata in questi mesi probabilmente non ha evidenziato qualche criticità superiore emersa, invece, in queste ultime ore. Il secondo fatto è che questo ha chiaramente creato qualche attrito tra i tre attori principali: team Pavanati, team Rullo, team MDS. A che livello questo ipotetico attrito possa essere arrivato non lo sappiamo, però il momentaneo non ingresso in CDA di due figure chiave quali Lisi e Inverso fanno pensare che certe questioni, che andranno risolte nelle prossime settimane, siano un po’ più rilevanti del previsto. Il terzo fatto, non di poco conto, è che come quotidianamente ribadito da Pavanati  l’iscrizione non è (e non è mai stata) in dubbio. La documentazione per la fideiussione è già stata prodotta ed entro i termini stabiliti dal regolamento verranno perfezionate iscrizioni e saldo stipendi arretrati. Ed è proprio questo fatto che mi porta a predicare lucidità. Mi spiego: è chiaro che è indispensabile, o quanto meno auspicabile, che la maggioranza e la minoranza proprietaria abbiano una visione imprenditoriale simile nel suo complesso, oltre ad avere un buon rapporto tra loro. Buon rapporto che, in ambito lavorativo, non è comunque condizione imprescindibile. Insomma, non si deve essere per forza amici coi colleghi, bisogna però remare dalla stessa parte. Se, e dico se, qualcosa si è guastato e potrebbe essere motivo di conflitto (verbale o legale che sia) tra i 3 attori in gioco, non deve riguardare noi tifosi. Detto come lo si dice nei circoli letterari di Oxford, non sono cazzi nostri. Nel momento in cui i fatti ci dicono che è confermato l’impegno del team Pavanati, che è pronta l’iscrizione e che il progetto nel medio lungo termine di creare una Società sostenibile e competitiva prenderà il volo, se poi Pavanati a Novarello piglierà a sberle Nespoli o viceversa, è un problema loro. Questo è il mio concetto di lucidità, di onestà intellettuale e di attenersi ai fatti. Poi, se cambieranno questi fatti, ovviamente si ragionerà in maniera differente.

Quello che a Novara si fatica a capire, è che il solo motivo di tranquillità per il fatto che il team MDS rimanga ancorato alla quota del 20%, è che De Salvo stesso non fallirà mai. Guardate che, sempre utilizzando lo slang del circolo letterario di Oxford a me molto caro, se il team Pavanati dovesse mai portare i libri in tribunale, chi rimarrebbe con le palle incastrate nella serratura non è certo Pavanati. E questo è proprio il quarto fatto. Perché la situazione debitoria e il costo di gestione insostenibile, non li hanno mica creati Rullo o Pavanati. Per cui, al di là delle legittime preoccupazioni di ognuno, rinnovo l’invito a mantenersi lucidi guardando solamente i fatti. E magari anche selezionando molto le letture di certi articoli scritti su testate web soprattutto nazionali che, più che intellettualmente oneste e fedeli ai fatti, sembrano dettate a comando da qualcuno che in queste ultime settimane ha consumato i suoi meravigliosi canini a furia di rosicare piante secolari. Perché mi fa ridere che a parole sono sempre tutti uniti per il bene del Novara ma poi, terminato l’interesse personale, sono pronti a pugnalarlo alle spalle. Ricordatevelo sempre: “Nemo potest duobus domina servire”. Non è possibile servire contemporaneamente due padroni.

Claudio Vannucci

Fondatore dei Blog Novara Siamo Noi e Rettilineo Tribuna, Vice Presidente del Coordinamento Cuore Azzurro e fraterno amico di chiunque al mondo consideri lo stadio la sua seconda casa. O addirittura la prima. Editorialista estremista, gattaro.

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Giügastron milanés

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E così dopo un anno trascorso tranquillamente ad osservare i soliti incensatori turibolari competere con i baciapile, a loro volta in competizione con i più esperti e inarrivabili barlèca balaüstri, ci aspetta un’altra estate la cui regia sarà nuovamente affidata a Dario Argento.

Ci tocca ancora una volta assistere ai movimenti impastati dei soliti escrementi che vagano da un tubo della fogna all’altro, senza andar d’accordo nemmeno con la carta igienica sporca.

Che si tratti di un imprenditore sanitario o di un giügastròn milanés, conta poco, anzi nulla.

Intanto i cugini d’oltresesia hanno già fissato il periodo per la preparazione in quota, che si svolgerà in Vigezzo, più precisamente a Druogno, mentre noi aspettiamo con ansia di conoscere a quali trafficoni, briganti o maneggioni verrà data in prestito la nostra maglia, che sia targata AC o FC non è importante, essendo questa materia da affidare alla prestigiosa tastiera del Depa.

Per ora accontentiamoci di sapere che si stanno valutando i curriculum di un Romano, un gruppo americano, di un’altro arabo e infine uno biellese. Ci manca il gatto, il topo e un’elefante e poi non manca più nessuno, ma si spera molto nei due leocorni.

Sembra una barzelletta o la solita battuta del cazzo, si è vero, ma dopo avere avuto a che fare con le false promesse NespoloDesalviane, il duo CianciRullo e il figàt in Ferrari Pavanati, io mi fiderei di più dei Leocorni, sicuramente più attendibili dela feccia sopracitata.

E “stu povr om” dal Ferranti, dove lo collochiamo nell’ album del calcio Novarese? In prima pagina di sicuro, posto che dell’FC Novara è stato il primo, colui che ha dato inizio alla nuova avventura ora così precocemente andata a puttane.

C’è da sperare che ci sia qualche altra pagina su cui continuare a scrivere qualche tranquilla pagina di calcio.

Si svegli alla sveltina il Giügastron Milanés, si dia da fare per convincere velocemente con i fatti i più scettici come il sottoscritto, che il suo “legame” con Novara e il suo new Novara sia stato da tifoso vero, anche se di passaggio, consegnando il suo “balocco” a gente seria a cui lei stesso ha passato ai raggi x, TAC, e risonanza magnetica la loro serietà.

Perchè una società che vuole coagulare amore e interesse (sono sue parole), soprattutto in un momento di bisogno come l’attuale, non esita a rompere gli indugi e agire saggiamente correndo anche eventuali rischi personali.

Se ne vada, se può, con onore, dottore, la ricorderemo con misurato piacere direttamente proporzionale alle credenziali che potrà esibire la nuova proprietà a cui affiderà il nostro passato, la nostra maglia e i nostri sogni.

Ci pensi dottore, ci pensi.

Nonnopipo

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La cordata ….

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Valuteremo, non appena lo stesso sarà depositato, il bilancio del Novara FC per verificarne, come abbiamo fatto con le precedenti gestioni, la bontà; il capitolo della gestione ex Ferranti, di conseguenza, lo affronteremo a tempo debito senza nessuno sconto.

Non è ancora giunto il tempo per tirare le somme anche se i presupposti (ci resta da verificarne solo l’epilogo) non sono dei migliori principalmente per quanto, da puri osservatori a volte completamente disinteressati, abbiamo toccato con mano in questi ultimi 20 mesi.

Venti mesi di disastri gestionali che si sono aggiunti ai 36 del trio meraviglia … una somma di mesi nel corso dei quali i nostri coglioni si sono ingigantiti a dismisura.

Ma anche questo è un argomento su cui ritornare a tempo debito e a mente fredda; una mente e un tempo che tanti di noi non si sono regalati in questi anni pronti a gettarsi nelle braccia di chiunque arrivasse pur di partecipare al banchetto, orgogliosi del  loro ruolo di cortigiani, obnubilati nel contempo da un potere che non avevano perdendo così   il senso della realtà delle cose: sono quattro anni che ci facciamo prendere per il culo da chiunque arrivi e che alzi la mano giurando, su una maglia per tanti di noi ancora sacra, di essere spinto solo da amore e passione.

Ci siamo frantumati i coglioni delle ansie e delle speranze estive così come ci siamo scassati la minchia di dover mostrare gratitudine a chiunque arrivi perché così ci risolve il problema di come gestire il week end.

Il Novara Calcio ( ritorniamo a chiamarlo con il Suo Nome ) merita qualcosa di più per quella che è stata la sua storia … piantiamola di parlare di cordate, da chiunque siano formate, piantiamola …. romani, arabi, americani o indigeni … il Novara non si compra per passione o per amore ma solo per una solida e prospettica lungimiranza da sviluppare nel tempo, senza proclami e senza dichiarazioni di amore… quello ce lo mettiamo noi.

Ciumi

 

 

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Vendesi, offresi, cercasi

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La Sampdoria costerà ai nuovi proprietari (Andrea Radrizzani-Matteo Manfredi) qualcosa come 156 milioni: aumento di capitale (40 milioni di euro), saldo dei concordati (26 milioni di euro), pagamento debiti pregressi (90 milioni di euro). Poi ci saranno investimenti valutati in 35 milioni di euro per far ripartire la società Doriana e riportarla prontamente in serie A. Se gli investimenti sono ipotizzati (35 milioni di euro), i 156 milioni di euro spesi per acquistare la società e chiudere il capitolo Ferrero sono certi.

Una cifra enorme se si pensa che a zero euro, il sindaco di Genova, tra qualche settimana, avrebbe potuto affidare alla stessa coppia di imprenditori il titolo sportivo, facendo ripartire la “FC Doria” dalla serie D. In pratica il duo Radrizzani-Manfredi ha pagato 156 milioni di euro per il marchio Sampdoria, per il titolo sportivo, per la sua Storia e per un paio di stagioni calcistiche in categorie inferiori alla serie B. Complimenti.

A Novara per poco meno di 6 milioni di euro di debiti (quasi tutti con lo Stato), la centenaria Storia del Novara Calcio è stata cancellata e a due anni di distanza, rischiamo di ritrovarci nella stessa merda nella quale ci aveva lasciato il trio De Salvo-Rullo-Pavanati. Ne valeva la pena? Non era meglio provare a salvare la Storia piuttosto che la categoria?

In ogni caso oggi il FC Novara è una società sana, con pochi debiti che verranno in ogni caso onorati da Ferranti, con bassi costi di gestione grazie ad una struttura snella con pochi dipendenti, con una rosa di solo 14 giocatori sotto contratto e senza conti da saldare con il Fisco. Uno stadio da 15.000 spettatori, un campo in sintetico in via di rifacimento a spese del Comune ed un centro sportivo pronto per essere utilizzato a costi contenuti.

Per un imprenditore sano (novarese, italiano, straniero o marziano non importa) che volesse investire nel mondo del calcio, oggi il FC Novara è un’occasione unica e irripetibile, un vero grande affare. Sarebbe un affare sia per un investimento che puntasse ad un ritorno economico nel breve-medio termine sia per un investimento a lungo termine di radicamento sul territorio. Purtroppo, per gli stessi motivi è anche la preda ideale per iene ed avventurieri alla Pavanati.

Indipendentemente dall’iscrizione al prossimo campionato la strada ora è tracciata: Il FC Novara è in vendita. E se a queste condizioni, nessuno fosse interessato, sarebbe opportuno meditare seriamente sulla possibilità che a Novara oggi non sia possibile partecipare ad un campionato professionistico.

Lunga vita al Novara Calcio 1908.

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