Campionato
L’importanza di stare nel mazzo
Published
2 anni faon
By
Jacopo
Ho sempre pensato che il peso di un allenatore all’interno di un progetto vincente sia minimo e che abbia già grandi meriti quando riesce a non fare danni. Sono pochi quelli che riescono a fare la differenza, e anche a questi capitano le stagioni storte. Perchè puoi essere preparato e maniacale quanto vuoi, ma in campo ci vanno degli uomini, spesso con il QI di Salvo del Grande Fratello. E ho scritto spesso di non ritenere Banchieri un grande allenatore: a livello di gioco, con il suo non cambiare mai pelle per adattarsi agli avversari o speculando anche sulle pecche altrui, con quella sua tendenza a spingere sulle poche certezze tattiche che ha e a non rischiare mai la strada certa per quella incerta, ha certamente dei limiti. Ho però individuato 6 momenti in questa stagione in cui le scelte del Jo si sono rivelate decisive in positivo.
- Novara – Alessandria: Cisco e Firenze subentrano nel secondo tempo. Il primo inventa l’azione vincente, il secondo finalizza, 3 punti in saccoccia
- Livorno – Novara: Cisco entra a inizio secondo tempo e allo scadere inventa il gol vittoria
- Lucchese – Novara: Alla prima partita a effettivi completi post mercato di gennaio e confermato il cambio modulo nonostante la sconfitta di Vercelli, troviamo una vittoria senza discussioni che è la chiave di volta del campionato. Tutta farina del sacco di Jo fino a prova contraria; da questo momento, con tutti i suoi limiti, è un Novara bis che cambia modulo, fa 19 punti in 12 partite, gli stessi fatti in tutto il girone d’andata con in mezzo una parentesi da retrocessione piena con 4 punti in 7 partite senza Jo al timone.
- Carrarese – Novara: sotto di un gol, Banchieri fa un cambio a fine primo tempo che quando lo vedo quasi spacco il PC: entra Zunno, uno che stava praticamente fuori rosa fino a gennaio, per Panico. E’ la mossa che ci fa riprendere la partita e contribuisce a farcela vincere, lanciando un giovane su cui nessuno avrebbe puntato. Altra intuizione decisiva dopo il cambio di modulo, la perfetta integrazione dei nuovi e il recupero dei reietti Lanini e Collodel
- Novara – Lecco: per me è la partita del salto di qualità. L’infortunio di Cagnano costringe a lanciare nella mischia un Colombini che sostanzialmente non gioca da 2 anni. Jo si inventa la soluzione Piscitella che era anche lui praticamente fuori rosa sulla fascia debole a proteggere, Zunno titolare dall’altra parte e Panico falso nueve. Ne esce una partita perfetta che consacra Zunno e consolida in un momento fondamentale, vista la mancanza di alternative, Colombini.
- Novara – Piacenza: ancora una volta il cambio Zunno – Panico indirizza una partita in cui stiamo già vincendo ma con fatica, nonostante la logica suggerisca di levare uno Schiavi già ammonito e che sembra in affanno. Jo si permette il lusso di far riposare Lanni e scopriamo anche di avere un secondo portiere affidabile.
Un buon gestore di risorse umane, in tutti i campi, ha a mio parere due doti, e entrambe hanno a che fare con l’individuazione del potenziale: quella di saper individuare i momenti chiave e il ruolo in cui ognuno può fare la differenza in un determinato momento. E una buona dose di sfacciataggine nel far rendere al massimo e recuperare alla causa anche chi avrebbe motivi per essere scoglionato perchè ai margini, o non considerato perchè apparentemente non al livello del resto della squadra.
In questo Jo è stato indubbiamente meglio di molti altri più blasonati colleghi, riuscendo a dosare la macchina che aveva in mano per farla andare ad una velocità di crociera solida, con qualche picco di eccellenza e pochi drop. Dopodichè, con Jo alla guida vinceremo mai un gran premio? Probabilmente no. Ma ad oggi la cosa importante è stare nel gruppone e arrivare al traguardo, portando a casa i punti per la classifica costruttori. Il resto è roba per gli irrazionali.
Jacopo
Scelti per te
Siamo arrivati allo sprint finale: cinque giornate al termine del campionato, quindici punti a disposizione. È un campionato spettacolare, tutt’altro che mediocre, secondo me di buon livello se immerso nel calcio italiano attuale e non confrontato con il calcio italiano di vent’anni fa. Il confronto tecnico si deve fare con gli altri gironi e al limite con la serie B attuale non con la serie C2 del 1996 o con la Premiere League.
Il Vicenza che doveva vincere il campionato con 20 punti di distacco è ormai tagliato fuori dalla lotta per il primo posto. Forte della probabile vittoria in Coppa Italia (vittorioso in trasferta 1-2 nella gara di andata) che gli garantirebbe l’ingresso ai play off come se arrivasse terzo in classifica, può utilizzare questi ultimi turni per prepararsi al meglio agli spareggi.
Il Feralpisalò ha lanciato la volata: per la prima volta in questo campionato la prima in classifica ha un vantaggio di quattro punti sulla seconda in classifica. I lombardi hanno un calendario sulla carta semplice anche se le ultime due partite saranno molto rischiose: Novara in trasferta e Pro Sesto in casa. La sua solidità difensiva (miglior difesa del campionato) e l’andamento regolare (solo a inizio campionato ha perso due partite di fila) ne fanno a questo punto la grande favorita.
La Pro Sesto, protagonista di un campionato favoloso soprattutto in rapporto alle risorse a disposizione (ad inizio anno era penultima come valore squadra secondo Transfermarkt), è chiamata all’ultimo sforzo. Dovrà affrontare in trasferta Pordenone e Feralpisalò (all’ultima giornata). Vedremo se avrà la volontà e la forza di crederci fino alla fine. Piccola annotazione: la squadra lombarda ha fatto gli stessi gol (43) e ha subito gli stessi gol (39) del Novara ma ha dieci punti in più.
Il Pordenone visto al Piola non può ambire alla vittoria finale anche se questo campionato ha abituato tutti a continui cambi di prospettiva. La prossima sfida con la Pro Sesto potrebbe essere l’ultima possibilità per i ramarri ma contemporaneamente potrebbe essere decisiva per la vittoria finale della Feralpisalò.
E il Novara? Siamo ancora lì, nella stessa posizione di classifica del giorno dell’arrivo di Marchionni ma con molte più certezze. La splendida vittoria con il Pordenone toglie il pensiero dei play out e apre la stagione dei rimpianti.
Se avessimo impattato anche solo una decina di volte, magari con dei noiosi zero a zero al posto di perdere, saremmo ancora in corsa per il primo posto, certo, così come se avessimo pareggiato una decina di volte al posto di vincere, saremmo dietro al Piacenza. Insomma, con questi ragionamenti, Catalano è sempre dietro l’angolo e quindi è molto meglio essere allegri che tristi. Godiamoci queste ultime cinque partite e vedremo come andrà a finire.
Contro il Pordenone abbiamo avuto ritmo e propensione offensiva come nelle prime sei giornate e questo oltre a riempici il cuore ci induce a pensieri onirici. Ma dalla sesta posizione (Virtus Verona, 48pt) alla dodicesima (Pro Patria, 45pt) ci sono sette squadre in tre punti. Prima di accreditarci come mina vagante dei play off, dobbiamo conquistarli e non sarà semplice.
Ci sarà tempo per fare dei bilanci definitivi ma possiamo fin da ora concludere che non sempre i soldi fanno la felicità. È impressionante verificare come tante società abbiano bruciato milioni di euro, Novara compreso, alla rincorsa di un traguardo che alla fine solo una società, a volte due riescono a raggiungere.
Questa è la classifica per valore delle rose del girone A fatta a fine mercato estivo da Transfermarkt:

Quando eravamo ancora sullo 0-0, confrontandomi su WhatsApp col Sarto e col Vannu scrivevo: “per me fisicamente stiamo meglio di loro: appena calano fisicamente ce li inculiamo, non reggono il nostro ritmo”. A parte gli insulti che mi sono preso quando 5 minuti dopo ha segnato Nicco, credo che non sarei andato troppo lontano dalla realtà se solo fossimo riusciti a tenere quello 0-0 ancora per un po’. Sì, perché un dato a me pare evidente: sarà che è stata da subito una partita ‘aperta’ in cui nessuna delle due squadre per motivi diversi aveva programmato di fare una gara difensiva, sarà perché un derby è sempre un derby, ma è stata una delle partite più divertenti che si sono viste quest’anno, probabilmente seconda solo a livello di calcio al filotto di gloria Vercelli + Vicenza all’andata e alla mezz’ora dopo il gol a freddo preso a Salò. E soprattutto è stata una di quelle in cui alla lunga siamo usciti meglio rispetto agli avversari in quanto a predominio e qualità di gioco. Se solo il pari fosse arrivato un po’ prima sono abbastanza certo che saremmo stati a parlare di un altro risultato.
In definitiva, premesso che una rondine non fa primavera, questa mi pare una squadra che ad oggi sta molto bene fisicamente. Sembra in primis a me una follia dirlo, dopo che abbiamo avuto la più lunga serie di infortuni e il mercato con più inattivi e lungodegenti che si ricordino a memoria d’uomo, per giunta giocando in un turno infrasettimanale. E ammetto di non essere in grado di quantificare quanto questa presunta brillantezza derivi da noi e quanto dall’atteggiamento spregiudicato degli avversari. Ma non mi spiego altrimenti se non anche con una buona condizione fisica un Gonzalez del genere che, alla sua età, al 92’ riesce ancora a trovare la forza per sgroppare e prendere una punizione che con un po’ più di culo e precisione ci avrebbe regalato una vittoria pazzesca. Complice anche l’infortunio di Piu nel finale che li ha lasciati temporaneamente in 10 nel momento più difficile, ho avuto davvero la netta sensazione che i tre punti fossero lì a un passo, tanto che causa il leggero ritardo della mia connessione a Eleven Sports ho portato il cellulare in un’altra stanza per evitare trilli e vibrazioni premonitori che mi anticipassero un gol.
Non sono d’accordo con chi sostiene che loro fossero poca cosa. Se noi eravamo in palla, loro per buona parte della gara hanno dimostrato di esserlo almeno quanto noi, con un Nicco che evidentemente aveva dei sassolini da togliersi dopo gli insulti dell’andata perché ha fatto un primo tempo insensato. E credo che il concetto di essere ‘poca cosa’ stia ormai dimostrando questo campionato essere totalmente relativo: tanto per dire, nel momento in cui sto scrivendo, la Virtus Verona sta vincendo 2-0 sul campo del Vicenza. Se non ci ho capito un cazzo o se qualcosa è cambiato non penso lo vedremo domenica, perché a sensazione sarà un’ altra partita ‘aperta’ in cui il giudizio tecnico potrebbe essere ingannevole e condizionato da una serie di altri fattori legati più alla giocata del singolo, ma più probabilmente lo vedremo a Piacenza. Ma ormai abbiamo imparato che in questo campionato fare programmi, tabelle, simulazioni lascia il tempo che trova. Si vive alla giornata, con la consapevolezza che ogni partita può sgretolare tutte le certezze acquisite fino a quel momento.
Jacopo

E alla fine ci sono riusciti. A otto partite dal termine sono costretto a rispolverare la vecchia e fantozziana tabella salvezza. Anzi visto che la situazione, Marchionni docet, era fino a pochi giorni fa senza speranza, sarà una “tabella retrocessione” dove i pronostici saranno, il più possibile, a nostro sfavore. Non la chiamerò “tabella play off” per scaramanzia ma per inerzia potrebbe trasformarsi anche nella tabella con vista promozione.
Tutte le squadre coinvolte nella lotta retrocessione avranno almeno 3-4 scontri diretti e questo sarà un innegabile vantaggio per chi in questo momento è fuori dalla zona retrocessione. Altro dato da tenere in considerazione saranno le partite delle ultime due/tre giornate dove le motivazioni delle squadre con obbiettivi da raggiungere saranno determinanti nei confronti di squadre che non avranno più nulla da chiedere al campionato.
La tabella è un gioco, con le stesse probabilità che si realizzi di un sei al superenalotto ma aiuta a formulare alcune considerazioni: con la formula “primo non prenderle” si retrocede. Non basterà giocare per il pareggio perché almeno un paio di partite dobbiamo vincerle a tutti i costi.
Contro il Sangiuliano per vincere con un misero gol abbiamo dovuto tirare verso la porta 14 volte (almeno 6 di questi tiri sono state occasione da gol vere). Nelle ultime sconfitte non arrivavamo a 3-4 tiri verso la porta avversaria in 90 minuti, questo ha fatto la differenza, non la fase difensiva che è stata simile se non uguale alle precedenti partite, con l’unica differenza che non abbiamo subito un gol al primo tiro avversario, anche se al 30’ alla prima occasione i nostri avversari un gol lo avevano segnato, gentilmente trasformato in corner dall’arbitro.
Le partite che dobbiamo vincere a tutti i costi sono contro la Pergolettese in casa (scontro diretto tra un mese) e contro il Trento all’ultima giornata, sperando che sia uno scontro diretto per i play off e non per i play out.
Giocando con l’obbiettivo salvezza e con il minimo sforzo, molto probabilmente alla fine del campionato ci troveremo tra il dodicesimo e l’undicesimo posto che grazie alla finale di Coppa Italia Vicenza-Juve NG potrebbe riservarci l’ultimo posto utile per i play off. A maggio (si spera) recupereremo infortunati e la miglior forma degli ultimi arrivati, forse riusciremo a vedere in campo per 90 minuti anche Laazar e allora sarà tutta un’altra storia.
in neretto le partite in trasferta
pos | Squadra | pt attuali | 31g | pt | 32g | pt | 33g | pt | 34g | pt | totale punti | |
10 | Padova | 40 | arzignano | 1 | pro sesto | 1 | albinoleffe | 0 | renate | 1 | 43 | |
11 | Trento | 40 | pro sesto | 0 | pergolettese | 3 | virtus verona | 1 | feralpisalò | 1 | 45 | |
12 | Novara | 40 | juve ng | 0 | pro patria | 1 | pordenone | 0 | piacenza | 1 | 42 | |
13 | Virtus Verona | 39 | sangiuliano | 1 | vicenza | 0 | trento | 1 | pergolettese | 1 | 42 | |
14 | Pro Vercelli | 36 | albinoleffe | 0 | juve ng | 3 | pergolettese | 0 | sangiuliano | 1 | 40 | |
15 | Pergolettese | 35 | renate | 3 | trento | 0 | pro vercelli | 3 | virtus verona | 1 | 42 | |
16 | Mantova | 35 | piacenza | 0 | arzignano | 3 | feralpisalò | 0 | juve ng | 1 | 39 | |
17 | AlbinoLeffe | 34 | pro vercelli | 3 | sangiuliano | 0 | padova | 3 | pro patria | 1 | 41 | |
18 | Sangiuliano | 34 | virtus verona | 1 | albinoleffe | 3 | arzignano | 1 | pro vercelli | 1 | 40 | |
19 | Triestina | 26 | pro patria | 3 | renate | 1 | vicenza | 0 | lecco | 0 | 30 | |
20 | Piacenza | 25 | mantova | 3 | pordenone | 0 | lecco | 3 | novara | 1 | 32 | |
|
||||||||||||
pos | Squadra | pt alla 34g | 35g | pt | 36g | pt | 37g | pt | 38g | pt | totale punti | |
10 | Trento | 45 | vicenza | 0 | padova | 3 | albinoleffe | 1 | novara | 0 | 49 | |
11 | Padova | 43 | sangiuliano | 3 | trento | 0 | lecco | 3 | mantova | 1 | 50 | |
12 | Pergolettese | 42 | novara | 0 | vicenza | 1 | pro sesto | 0 | triestina | 0 | 43 | |
13 | Novara | 42 | pergolettese | 3 | arzignano | 1 | feralpisalò | 0 | trento | 3 | 49 | |
14 | Virtus Verona | 42 | pro sesto | 0 | albinoleffe | 3 | renate | 0 | juve ng | 3 | 48 | |
15 | AlbinoLeffe | 41 | mantova | 3 | virtus verona | 0 | trento | 1 | pordenone | 0 | 45 | |
16 | Pro Vercelli | 40 | arzignano | 3 | pordenone | 0 | mantova | 3 | lecco | 0 | 46 | |
17 | Sangiuliano | 40 | padova | 0 | juve ng | 0 | triestina | 0 | pro patria | 3 | 43 | |
18 | Mantova | 39 | albinoleffe | 0 | renate | 3 | pro vercelli | 0 | padova | 1 | 43 | |
19 | Piacenza | 32 | triestina | 0 | pro sesto | 0 | pro patria | 3 | vicenza | 0 | 35 | |
20 | Triestina | 30 | piacenza | 3 | feralpisalò | 0 | sangiuliano | 3 | pergolettese | 3 | 39 |
Cerca nel blog
NSN on Facebook

Telegram
Lo sprint finale

L’equilibrio sopra la follia

Presidente Ferranti, intervista ma non troppo.

la VIDEO-MOVIOLA di Pro Patria-Novara

Lascia un commento