LANNI: Il suo obiettivo in realtà è quello di non sporcarsi e andare diretto vestito da gara al ‘Città di Cassino’ che si svolge in notturna e a cui non manca da 10 anni. Purtroppo all’86’ deve buttarsi e quando capisce che dovrà cambiarsi e perdersi la prima partita del torneo si fa prendere dal nervosismo e sul loro gol esce col tempismo di FH-FH-FH-FH-FH Jonny Glamour.
CORSINELLI: se Dio vuole, abbiamo trovato un terzino destro che sa fare le due fasi. Prende anche un giallo per simulazione in area avversaria, il che significa che si è trovato da terzino in una situazione di gioco in cui un nostro esterno non si trovava più o meno dai tempi della Guerra del Golfo.
POGLIANO e BOVE: pomeriggio tranquillo, anche perché quelli onestamente hanno una velocità in giro palla da fare invidia a quella della Meloni che si appropinquava alle consultazioni.
CAGNANO: non si capisce come, ma anche sul 4-1 all’ultimo minuto di recupero di una partita finita da un’ora riesce a rischiare di lasciarci la caviglia. La sua andatura dinoccolata in gara ricorda quella di Ben Stiller in Starsky & Hutch. Cagata sul gol loro ma gliela si può ampiamente perdonare.
HRKAC: la sua andatura invece ricorda quella di Snoop Dogg in Starsky & Hutch. Continuo a non riuscire a inquadrarlo, visto che è alto come un cestista ma fisicamente mi pare che non spicchi granchè. Vero che da vertice basso ha più il compito di dettare i tempi. Mi prendo ancora mercoledì per valutarlo bene.
SCHIAVI: per me il migliore in campo assieme a Rossetti. Fa un’apertura di esterno destro irreale, serve la palla per il terzo gol (ok, quelli hanno dormito ma l’accelerazione di gioco è sua) e convoglia perfettamente dinamismo e qualità.
MALOTTI: nel contratto ha fatto mettere come clausola che deve tirare per forza una punizione di merda a partita. Dei nuovi per ora è quello che mi convince meno, ma l’impegno e la capacità di lavorare costantemente tra le linee non sono in discussione, e lo mettono già una spanna sopra rispetto a tutti i predecessori.
LANINI: non ci avrei scommesso un Euro, e invece sta smentendo le mie perplessità. Pecca ancora un po’ di egoismo ma ha qualità e soprattutto un tasso di letalità sotto porta invidiabile.
PANICO: se normalmente è fuori categoria, contro questi le categorie di differenza sono due. Si permette anche qualche errore di leggerezza, ma quando si accende è devastante.
ROSSETTI: lo pensavo già dopo l’esordio, si conferma il miglior acquisto di questo mercato. Fa un lavoro di sponda fondamentale, si dimostra anche rapido e buono coi piedi. Irrinunciabile in questo momento.
SOSTITUTI:
COLLODEL: un paio di bei cambi di gioco, per il resto una partita di contenimento senza grosse sbavature.
CISCO: sul quarto gol salta qualsiasi cosa si muova di fronte a lui, sta per saltare anche il palo ma quando capisce che è inanimato e soprattutto che il campo è finito, scarica. Si fa un po’ prendere la mano quando gli parte la trance agonistica, cioè più o meno nel momento cui azzecca il primo dribbling.
BORTOLETTI e PAGANI: per me non valutabili oggi.
GONZALEZ: non sono mai tenero con lui, e sarebbe facile dire che non ha influito. Ma io l’ho visto in progresso: dirà meglio il Depa sul fuorigioco nell’occasione specifica, ma il tempismo del movimento e soprattutto l’intuizione di aprire per l’inserimento del compagno in campo aperto mi paiono segnali positivi.
BANCHIERI: le conseguenze che trarrà da questa vittoria saranno a mio parere decisive più della partita in sé per il futuro suo e nostro. Con i nuovi oggi abbiamo probabilmente trovato la quadra, ma sappiamo tutti chi rientra mercoledì. Parliamoci chiaro, la gestione di Buzzegoli è la chiave di questa squadra. Se il mister sarà in grado di non farsi influenzare dal peso di Buba in questo spogliatoio ma di dosarlo come si conviene secondo me possiamo pensare di dare un’altra dimensione al nostro campionato.
LO SPEAKER DEL PORTA ELISA: last but not least, merita una menzione a mio pare questo innovatore del ruolo. Ogni volta che c’è un cambio o un gol, viene posseduto dallo spirito di Gianni Brera e parla per un quarto d’ora. Quando annuncia ‘il Novara è pervenuto alla segnatura’ dopo il nostro quarto gol parte la standing ovation.
Jacopo
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