Pensieri e parole
La maledizione del peperone
Published
2 anni faon
By
Ciumi
Che siamo circondati da un esercito di verdurieri è vero se, pur con i bar chiusi, in ogni angolo ti giri vieni raggiunto da amici e conoscenti che ti raccontano, per filo e per segno, quanto sta accadendo negli ultimi quindici giorni tra i meandri di Novarello e le sale di qualche studio dei professionisti incaricati. Dettagli tanto precisi, ma spesso contrastanti tra di loro, sempre però seguiti (come ha precisato il Vannu l’altro giorno) da quel “mi raccomando lo so solo io, non dire niente che non si può “.
È la paura della maledizione del peperone, quel peperone che tante volte ci siamo presi in culo, una maledizione inventata da un popolo talmente disperato e sopraffatto dalla proprietà meno credibile degli ultimi cento anni … non ne parliamo se no salta tutto.
Paura da parte dei tifosi e pavidità da parte degli organi di stampa che sanno ma non ne possono parlare perché spesso le notizie le hanno (o stanno) ricevute direttamente dal “guardiano del faro” che, con il triplo salto mortale, oltre al faro sta cercando anche di custodire, pro domo sua, pure la barca.
Che ci sia una trattativa in atto non è un segreto perché è stato spiegato molto chiaramente da Rullo nel corso della sua ultima conferenza stampa (andate a vedervi il minuto 10 e trenta); che ci sia una risposta della famiglia De Salvo con una quota ben più sostanziosa di quella precedente pare assodato; che intervengano un paio di imprenditori “di livello” (come dice Crozza nella sua imitazione di Zangrillo) sembra altrettanto possibile così come sembra certo un ritorno del pool degli sponsor storici.
Questi sono tutti fatti possibili dei quali è importante parlare perché riguardano il futuro e la ipotetica serenità della nostra maglia … se non ne parlano quelli che di quella maglia ne detengono la proprietà chi lo dovrebbe fare?
E ancora più importante sarà, comunque vada, che a salvaguardia di quella maglia questa ipotetica nuova proprietà inserisca, a giochi fatti, un rappresentante della tifoseria … un atto dovuto a tutela dell’onore di quella maglia e, soprattutto, all’interno di un percorso di riavvicinamento per la riconquista di un amore che gli eventi degli ultimi anni hanno decisamente appassito.
Scremando nelle file di quei 500 tifosi che rappresentano lo zoccolo duro ci sono fior di professionisti, amministratori delegati, dirigenti d’azienda … tutte persone degne e preparate che potrebbero garantire, anche senza diritto di voto, un passo in avanti nella costruzione di un futuro importante e finalmente condiviso.
Le scelte tecniche e di mercato lasciamole a chi avrà il compito di farle ma diamo credito a chi questa passione la porta avanti da decenni e l’ha saputa custodire nel proprio cuore nonostante tutto.
Ciumi
Analista tecnico delle partite e sfanculatore ufficiale del blog. Convive con una sana passione per le Converse All Star sgualcite e scolorite e per la scarsa considerazione sul genere umano. Severo ma giusto.

Scelti per te

Il regolamento per l’ammissione al campionato di Serie C 2023/24 è una lettura interessante.
È impressionate la quantità di documenti e adempimenti da presentare: licenze, verbali, contratti, certificazioni, dichiarazioni, planimetrie…tutti documenti la cui preparazione richiede parecchio tempo e che solo una società molto organizzata può produrre.
Ma è la parte economica l’aspetto che più mi interessava conoscere alla luce delle ultime indiscrezioni sulle intenzioni del Presidente Ferranti.
Sostanzialmente sono due gli adempimenti economici da rispettare entro il 20 giugno 2023:
“Depositare presso la Lega Pro l’originale della garanzia a favore della medesima Lega, da fornirsi esclusivamente attraverso fideiussione a prima richiesta dell’importo di 350.000 euro”.
Emettere una fideiussione non comporta l’esborso di 350.000 euro ma garantisce tramite un terzo (banca o assicurazione) il pagamento di eventuali debiti del contraente qualora quest’ultimo non fosse in grado di saldare quanto dovuto. Considerato il patrimonio personale di Ferranti ed i rapporti con l’Istituto di credito cittadino, l’emissione della fideiussione non può essere un problema.
Il secondo adempimento è il versamento della quota che per le società associate a Lega Pro nella stagione 2022/2023 ammonta a 60.000 euro. Entro il 20 giugno bisognerà versare 5.000 euro con assegno circolare o bonifico bancario, il resto in comode rate mensili.
Ricapitolando entro il 20 giugno per iscrivere il FC Novara al campionato 2023/24, Ferranti deve tirare fuori 5.000 euro e garantire i regolari pagamenti futuri tramite una fideiussione che tra emissione ed interessi dovrebbe costare intorno a 15-20.000 euro. Non è quindi la scadenza del 20 giugno relativa all’iscrizione il problema del nostro Presidente.
Chiaramente entro la stessa data dovranno essere dimostrati i pagamenti di tasse, stipendi e contributi pregressi che dovrebbero ammontare a circa 1,5 milioni di euro. Questa comincia ad essere una cifra importante che il Presidente ha promesso di onorare ma che farà tutta la differenza del mondo in una trattativa.
Impossibile immaginare che nel giro di qualche settimana, Ferranti riesca a trovare un nuovo acquirente credibile, cedere la società, saldare i debiti e contemporaneamente la nuova società riesca a iscriversi entro il 20 giugno. Tecnicamente impossibile.
La truffa MDS-Rullo-Pavanati cominciò a febbraio 2021 e si concretizzò il 31 maggio 2021 con il passaggio di proprietà da Rullo a Pavanati. Tre mesi di tempo per il passaggio di società da un balordo all’altro con il risultato di non riuscire ad iscriversi venti giorni dopo. La cessione di una società non può avvenire in un paio di settimane, Ferranti se ne deve fare una ragione: l’iscrizione al campionato 2023/24 è un suo compito e dovere così come il pagamento dei debiti accumulati fino ad oggi.
Poi avrà tutto il tempo ed il diritto di scegliere a chi affidare il futuro della nostra maglia. Se a fine giugno con una società senza debiti e con l’iscrizione al campionato 2023/24 in tasca non riuscirà a trovare un acquirente credibile, Ferranti avrà tutte le ragioni di questo mondo: la chiusura della società e la restituzione del titolo sportivo nelle mani del Sindaco sarà un’opzione. Non prima.

E così dopo un anno trascorso tranquillamente ad osservare i soliti incensatori turibolari competere con i baciapile, a loro volta in competizione con i più esperti e inarrivabili barlèca balaüstri, ci aspetta un’altra estate la cui regia sarà nuovamente affidata a Dario Argento.
Ci tocca ancora una volta assistere ai movimenti impastati dei soliti escrementi che vagano da un tubo della fogna all’altro, senza andar d’accordo nemmeno con la carta igienica sporca.
Che si tratti di un imprenditore sanitario o di un giügastròn milanés, conta poco, anzi nulla.
Intanto i cugini d’oltresesia hanno già fissato il periodo per la preparazione in quota, che si svolgerà in Vigezzo, più precisamente a Druogno, mentre noi aspettiamo con ansia di conoscere a quali trafficoni, briganti o maneggioni verrà data in prestito la nostra maglia, che sia targata AC o FC non è importante, essendo questa materia da affidare alla prestigiosa tastiera del Depa.
Per ora accontentiamoci di sapere che si stanno valutando i curriculum di un Romano, un gruppo americano, di un’altro arabo e infine uno biellese. Ci manca il gatto, il topo e un’elefante e poi non manca più nessuno, ma si spera molto nei due leocorni.
Sembra una barzelletta o la solita battuta del cazzo, si è vero, ma dopo avere avuto a che fare con le false promesse NespoloDesalviane, il duo CianciRullo e il figàt in Ferrari Pavanati, io mi fiderei di più dei Leocorni, sicuramente più attendibili dela feccia sopracitata.
E “stu povr om” dal Ferranti, dove lo collochiamo nell’ album del calcio Novarese? In prima pagina di sicuro, posto che dell’FC Novara è stato il primo, colui che ha dato inizio alla nuova avventura ora così precocemente andata a puttane.
C’è da sperare che ci sia qualche altra pagina su cui continuare a scrivere qualche tranquilla pagina di calcio.
Si svegli alla sveltina il Giügastron Milanés, si dia da fare per convincere velocemente con i fatti i più scettici come il sottoscritto, che il suo “legame” con Novara e il suo new Novara sia stato da tifoso vero, anche se di passaggio, consegnando il suo “balocco” a gente seria a cui lei stesso ha passato ai raggi x, TAC, e risonanza magnetica la loro serietà.
Perchè una società che vuole coagulare amore e interesse (sono sue parole), soprattutto in un momento di bisogno come l’attuale, non esita a rompere gli indugi e agire saggiamente correndo anche eventuali rischi personali.
Se ne vada, se può, con onore, dottore, la ricorderemo con misurato piacere direttamente proporzionale alle credenziali che potrà esibire la nuova proprietà a cui affiderà il nostro passato, la nostra maglia e i nostri sogni.
Ci pensi dottore, ci pensi.
Nonnopipo

Valuteremo, non appena lo stesso sarà depositato, il bilancio del Novara FC per verificarne, come abbiamo fatto con le precedenti gestioni, la bontà; il capitolo della gestione ex Ferranti, di conseguenza, lo affronteremo a tempo debito senza nessuno sconto.
Non è ancora giunto il tempo per tirare le somme anche se i presupposti (ci resta da verificarne solo l’epilogo) non sono dei migliori principalmente per quanto, da puri osservatori a volte completamente disinteressati, abbiamo toccato con mano in questi ultimi 20 mesi.
Venti mesi di disastri gestionali che si sono aggiunti ai 36 del trio meraviglia … una somma di mesi nel corso dei quali i nostri coglioni si sono ingigantiti a dismisura.
Ma anche questo è un argomento su cui ritornare a tempo debito e a mente fredda; una mente e un tempo che tanti di noi non si sono regalati in questi anni pronti a gettarsi nelle braccia di chiunque arrivasse pur di partecipare al banchetto, orgogliosi del loro ruolo di cortigiani, obnubilati nel contempo da un potere che non avevano perdendo così il senso della realtà delle cose: sono quattro anni che ci facciamo prendere per il culo da chiunque arrivi e che alzi la mano giurando, su una maglia per tanti di noi ancora sacra, di essere spinto solo da amore e passione.
Ci siamo frantumati i coglioni delle ansie e delle speranze estive così come ci siamo scassati la minchia di dover mostrare gratitudine a chiunque arrivi perché così ci risolve il problema di come gestire il week end.
Il Novara Calcio ( ritorniamo a chiamarlo con il Suo Nome ) merita qualcosa di più per quella che è stata la sua storia … piantiamola di parlare di cordate, da chiunque siano formate, piantiamola …. romani, arabi, americani o indigeni … il Novara non si compra per passione o per amore ma solo per una solida e prospettica lungimiranza da sviluppare nel tempo, senza proclami e senza dichiarazioni di amore… quello ce lo mettiamo noi.
Ciumi
Cerca nel blog
NSN on Facebook

Telegram

Letture interessanti

Giügastron milanés

La cordata ….

Vendesi, offresi, cercasi

La condanna dello stop loss

Conquistate sto cazzo

Tra il dire e il fare c’è di mezzo “e il”

La condanna dello stop loss

Come vincere il campionato di serie C con 350 tifosi

Lascia un commento