Siamo arrivati allo sprint finale: cinque giornate al termine del campionato, quindici punti a disposizione. È un campionato spettacolare, tutt’altro che mediocre, secondo me di buon livello se immerso nel calcio italiano attuale e non confrontato con il calcio italiano di vent’anni fa. Il confronto tecnico si deve fare con gli altri gironi e al limite con la serie B attuale non con la serie C2 del 1996 o con la Premiere League.
Il Vicenza che doveva vincere il campionato con 20 punti di distacco è ormai tagliato fuori dalla lotta per il primo posto. Forte della probabile vittoria in Coppa Italia (vittorioso in trasferta 1-2 nella gara di andata) che gli garantirebbe l’ingresso ai play off come se arrivasse terzo in classifica, può utilizzare questi ultimi turni per prepararsi al meglio agli spareggi.
Il Feralpisalò ha lanciato la volata: per la prima volta in questo campionato la prima in classifica ha un vantaggio di quattro punti sulla seconda in classifica. I lombardi hanno un calendario sulla carta semplice anche se le ultime due partite saranno molto rischiose: Novara in trasferta e Pro Sesto in casa. La sua solidità difensiva (miglior difesa del campionato) e l’andamento regolare (solo a inizio campionato ha perso due partite di fila) ne fanno a questo punto la grande favorita.
La Pro Sesto, protagonista di un campionato favoloso soprattutto in rapporto alle risorse a disposizione (ad inizio anno era penultima come valore squadra secondo Transfermarkt), è chiamata all’ultimo sforzo. Dovrà affrontare in trasferta Pordenone e Feralpisalò (all’ultima giornata). Vedremo se avrà la volontà e la forza di crederci fino alla fine. Piccola annotazione: la squadra lombarda ha fatto gli stessi gol (43) e ha subito gli stessi gol (39) del Novara ma ha dieci punti in più.
Il Pordenone visto al Piola non può ambire alla vittoria finale anche se questo campionato ha abituato tutti a continui cambi di prospettiva. La prossima sfida con la Pro Sesto potrebbe essere l’ultima possibilità per i ramarri ma contemporaneamente potrebbe essere decisiva per la vittoria finale della Feralpisalò.
E il Novara? Siamo ancora lì, nella stessa posizione di classifica del giorno dell’arrivo di Marchionni ma con molte più certezze. La splendida vittoria con il Pordenone toglie il pensiero dei play out e apre la stagione dei rimpianti.
Se avessimo impattato anche solo una decina di volte, magari con dei noiosi zero a zero al posto di perdere, saremmo ancora in corsa per il primo posto, certo, così come se avessimo pareggiato una decina di volte al posto di vincere, saremmo dietro al Piacenza. Insomma, con questi ragionamenti, Catalano è sempre dietro l’angolo e quindi è molto meglio essere allegri che tristi. Godiamoci queste ultime cinque partite e vedremo come andrà a finire.
Contro il Pordenone abbiamo avuto ritmo e propensione offensiva come nelle prime sei giornate e questo oltre a riempici il cuore ci induce a pensieri onirici. Ma dalla sesta posizione (Virtus Verona, 48pt) alla dodicesima (Pro Patria, 45pt) ci sono sette squadre in tre punti. Prima di accreditarci come mina vagante dei play off, dobbiamo conquistarli e non sarà semplice.
Ci sarà tempo per fare dei bilanci definitivi ma possiamo fin da ora concludere che non sempre i soldi fanno la felicità. È impressionante verificare come tante società abbiano bruciato milioni di euro, Novara compreso, alla rincorsa di un traguardo che alla fine solo una società, a volte due riescono a raggiungere.
Questa è la classifica per valore delle rose del girone A fatta a fine mercato estivo da Transfermarkt:

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