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Pensieri e parole

Qualquadra non cosa Vol.2

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Nulla di nuovo nella recente nuova normalità del mondo Rulliano e del Novara Calcio. Mi tocca ripetere concetti già espressi ma, alla fine, si arriva sempre allo stesso punto: montagne russe emozionali, sbalzi umorali, comportamenti impulsivi e diretti totalmente incoerenti con gli stessi manifestati 24 ore prima ed eventi che, nella migliore delle ipotesi, risultano incomprensibili o lasciano perplessi. Nel momento esatto in cui la proprietà si è presa in mano la piazza, ecco che riesce a perderla con la vicenda esonero di Joe Condor. E come ribadito nell’ultimo editoriale:

i primi mesi dell’era Rullo, fatti alla mano, aggravano la situazione perché mostrano comportamenti che passano repentinamente dai “vaffanculo vattene” ai “sei stato un grande”.

Le cronache di questa settimana rasentano la follia se non fosse che, per la seconda volta nelle ultime settimane, verrebbe da dire ci sia sotto qualcosa che a noi sfugge. Che sul nostro allenatore pendesse una condanna a morte è ormai chiaro a tutti. Scindendo la figura di Joe Condor uomo (per quanto li abbia conosciuti direi al livello di Tesser, Toscano e Baroni) da quella di allenatore, e rispettando le idee di tutti, ritengo che l’idea di un cambio alla guida tecnica abbia argomentazioni comprensibili e non sia così assurda proprio per tutto ciò che è stato scritto e raccontato in questi mesi su questa testata. La sua conferma estiva “obtorto collo” come direbbe Ciumi, è stato il classico peccato originale che ha reso imperfetto quel progetto di “pulizia etnica” (termine forte che ho letto sul muro ma che rende bene l’idea) del passato, volto a ridisegnare un nuovo Novara Calcio. Conferma poi totalmente rinnegata dopo il comprensibile sfogo di Banchieri pre e post derby. Da questo punto di vista, pur comprendendo l’amarezza degli epurati (non solo dell’area tecnica) ho sempre ritenuto accettabile e condivisibile l’idea di sostituzione totale di collaboratori e, per quanto possibile, della rosa perché va compresa la legittima volontà di voltare pagina scrivendo una nuova storia. La personale critica, semmai, l’ho manifestata entrando nel merito di alcuni sostituti sui quali è legittimo sollevare qualche perplessità, ma vabbè, è un’altra storia.

Uno degli appunti più forti e credibili che sono stati sollevati al momento dell’insediamento dei Rullo è stato quello della mancanza di esperienza in questo settore. Ecco, io credo che questa accusa valga fino a un certo punto, ma che il vero problema risieda in un deficit di buonsenso. Mi spiego. Non credo serva l’esperienza di Galliani o Marotta per arrivare a capire che è assurdo comunicare ai giornalisti, con assoluta precisione, puntualità e fermezza, l’imminente esonero dell’allenatore. Aggiungendo poi che era in corso un vero e proprio casting che avrebbe coinvolto ben 6 allenatori (da Thiago Motta a Sottili, passando per Sottil, Riolfo, Vivarini e un altro a me sconosciuto); rimarcando in aggiunta che, a prescindere dal risultato di Livorno, il giorno successivo si sarebbe concluso l’avvicendamento. Il tutto senza nemmeno comunicarlo al povero Joe che, non essendo scemo e non vivendo su Plutone, ovviamente è venuto a conoscenza dai media di quanto gli stava per accadere. E poi, coupe de theatre, non dai seguito al tutto, se non confermandolo ancora a termine. Rullo può fare quello che vuole, ma non deve nemmeno offendersi se agli occhi della piazza (ma anche della stampa) perde nuovamente la faccia e la credibilità.

Siccome tutta questa storia appare davvero irreale, e siccome chi scrive è propenso a credere che ci sia dietro sempre una giustificazione, penso che ci abbia visto giusto Filippo Massara su La Stampa odierna, ipotizzando che il problema risieda in una nuova fideiussione che il Novara Calcio dovrebbe presentare per poter tesserare un nuovo allenatore (e aggiungo i calciatori Mbaye e Ivanov ad oggi non ancora tesserati). Il “qualquadra che non cosa” cui faccio riferimento per la seconda volta in poche settimane riguarda l’evidente problema della nostra proprietà con le fideiussioni. La prima palesemente errata, sulla seconda emergono misteri e perplessità circa la corretta ripresentazione (ci risulta infatti che il Novara Calcio abbia legittimamente risolto il problema utilizzando l’Istituzione della Camera di Compensazione, ma è un tecnicismo che oggi non interessa raccontare), e adesso che forse ne servirebbe una nuova, ecco che ci si blocca di nuovo. Eppure il bilancio non mente: il Novara Calcio, coi dati certificati pubblicati recentemente, ha tutte le possibilità di ottenere una nuova fideiussione senza problemi. E’ davvero incomprensibile cosa stia realmente succedendo e il perché.

Rimane un fatto: non esiste gestione societaria efficiente che non riesca, con i propri comportamenti, a tranquillizzare il suo mondo di riferimento. Oggi mette implicitamente paura ai tifosi che leggono i giornali, domani lo metterà implicitamente ai giocatori che devono scendere in campo, dopodomani succederà un macello. Serve necessariamente che Rullo abbia come primo obiettivo quello di mantenere in carreggiata e nei giusti binari il percorso del Novara Calcio, e solo dopo parlare di ambizioni e progetti vincenti. Non si corre a 200 km/h coi freni rotti, alla prima curva si va dritti. Non era mia volontà e interesse entrare nel merito del cambio di guida tecnica, ci saranno tempi e modi per farlo, ma chiedo davvero un po’ di normalità in tutti gli aspetti e la vita del nostro Novara Calcio.

Caro Rullo, io ci provo a remare dalla tua stessa parte, ci provo anche a difenderti. Ma aiutami a farlo.

Claudio Vannucci

Fondatore dei Blog Novara Siamo Noi e Rettilineo Tribuna, Vice Presidente del Coordinamento Cuore Azzurro e fraterno amico di chiunque al mondo consideri lo stadio la sua seconda casa. O addirittura la prima. Editorialista estremista, gattaro.

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Letture interessanti

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Il regolamento per l’ammissione al campionato di Serie C 2023/24 è una lettura interessante.

È impressionate la quantità di documenti e adempimenti da presentare: licenze, verbali, contratti, certificazioni, dichiarazioni, planimetrie…tutti documenti la cui preparazione richiede parecchio tempo e che solo una società molto organizzata può produrre.

Ma è la parte economica l’aspetto che più mi interessava conoscere alla luce delle ultime indiscrezioni sulle intenzioni del Presidente Ferranti.

Sostanzialmente sono due gli adempimenti economici da rispettare entro il 20 giugno 2023:

“Depositare presso la Lega Pro l’originale della garanzia a favore della medesima Lega, da fornirsi esclusivamente attraverso fideiussione a prima richiesta dell’importo di 350.000 euro”.

Emettere una fideiussione non comporta l’esborso di 350.000 euro ma garantisce tramite un terzo (banca o assicurazione) il pagamento di eventuali debiti del contraente qualora quest’ultimo non fosse in grado di saldare quanto dovuto. Considerato il patrimonio personale di Ferranti ed i rapporti con l’Istituto di credito cittadino, l’emissione della fideiussione non può essere un problema.

Il secondo adempimento è il versamento della quota che per le società associate a Lega Pro nella stagione 2022/2023 ammonta a 60.000 euro. Entro il 20 giugno bisognerà versare 5.000 euro con assegno circolare o bonifico bancario, il resto in comode rate mensili.

Ricapitolando entro il 20 giugno per iscrivere il FC Novara al campionato 2023/24, Ferranti deve tirare fuori 5.000 euro e garantire i regolari pagamenti futuri tramite una fideiussione che tra emissione ed interessi dovrebbe costare intorno a 15-20.000 euro. Non è quindi la scadenza del 20 giugno relativa all’iscrizione il problema del nostro Presidente.

Chiaramente entro la stessa data dovranno essere dimostrati i pagamenti di tasse, stipendi e contributi pregressi che dovrebbero ammontare a circa 1,5 milioni di euro. Questa comincia ad essere una cifra importante che  il Presidente ha promesso di onorare ma che farà tutta la differenza del mondo in una trattativa.

Impossibile immaginare che nel giro di qualche settimana, Ferranti riesca a trovare un nuovo acquirente credibile, cedere la società, saldare i debiti e contemporaneamente la nuova società riesca a iscriversi entro il 20 giugno. Tecnicamente impossibile.

La truffa MDS-Rullo-Pavanati cominciò a febbraio 2021 e si concretizzò il 31 maggio 2021 con il passaggio di proprietà da Rullo a Pavanati. Tre mesi di tempo per il passaggio di società da un balordo all’altro con il risultato di non riuscire ad iscriversi venti giorni dopo. La cessione di una società non può avvenire in un paio di settimane, Ferranti se ne deve fare una ragione: l’iscrizione al campionato 2023/24 è un suo compito e dovere così come il pagamento dei debiti accumulati fino ad oggi.

Poi avrà tutto il tempo ed il diritto di scegliere a chi affidare il futuro della nostra maglia. Se a fine giugno con una società senza debiti e con l’iscrizione al campionato 2023/24 in tasca non riuscirà a trovare un acquirente credibile, Ferranti avrà tutte le ragioni di questo mondo: la chiusura della società e la restituzione del titolo sportivo nelle mani del Sindaco sarà un’opzione. Non prima.

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Giügastron milanés

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E così dopo un anno trascorso tranquillamente ad osservare i soliti incensatori turibolari competere con i baciapile, a loro volta in competizione con i più esperti e inarrivabili barlèca balaüstri, ci aspetta un’altra estate la cui regia sarà nuovamente affidata a Dario Argento.

Ci tocca ancora una volta assistere ai movimenti impastati dei soliti escrementi che vagano da un tubo della fogna all’altro, senza andar d’accordo nemmeno con la carta igienica sporca.

Che si tratti di un imprenditore sanitario o di un giügastròn milanés, conta poco, anzi nulla.

Intanto i cugini d’oltresesia hanno già fissato il periodo per la preparazione in quota, che si svolgerà in Vigezzo, più precisamente a Druogno, mentre noi aspettiamo con ansia di conoscere a quali trafficoni, briganti o maneggioni verrà data in prestito la nostra maglia, che sia targata AC o FC non è importante, essendo questa materia da affidare alla prestigiosa tastiera del Depa.

Per ora accontentiamoci di sapere che si stanno valutando i curriculum di un Romano, un gruppo americano, di un’altro arabo e infine uno biellese. Ci manca il gatto, il topo e un’elefante e poi non manca più nessuno, ma si spera molto nei due leocorni.

Sembra una barzelletta o la solita battuta del cazzo, si è vero, ma dopo avere avuto a che fare con le false promesse NespoloDesalviane, il duo CianciRullo e il figàt in Ferrari Pavanati, io mi fiderei di più dei Leocorni, sicuramente più attendibili dela feccia sopracitata.

E “stu povr om” dal Ferranti, dove lo collochiamo nell’ album del calcio Novarese? In prima pagina di sicuro, posto che dell’FC Novara è stato il primo, colui che ha dato inizio alla nuova avventura ora così precocemente andata a puttane.

C’è da sperare che ci sia qualche altra pagina su cui continuare a scrivere qualche tranquilla pagina di calcio.

Si svegli alla sveltina il Giügastron Milanés, si dia da fare per convincere velocemente con i fatti i più scettici come il sottoscritto, che il suo “legame” con Novara e il suo new Novara sia stato da tifoso vero, anche se di passaggio, consegnando il suo “balocco” a gente seria a cui lei stesso ha passato ai raggi x, TAC, e risonanza magnetica la loro serietà.

Perchè una società che vuole coagulare amore e interesse (sono sue parole), soprattutto in un momento di bisogno come l’attuale, non esita a rompere gli indugi e agire saggiamente correndo anche eventuali rischi personali.

Se ne vada, se può, con onore, dottore, la ricorderemo con misurato piacere direttamente proporzionale alle credenziali che potrà esibire la nuova proprietà a cui affiderà il nostro passato, la nostra maglia e i nostri sogni.

Ci pensi dottore, ci pensi.

Nonnopipo

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La cordata ….

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Valuteremo, non appena lo stesso sarà depositato, il bilancio del Novara FC per verificarne, come abbiamo fatto con le precedenti gestioni, la bontà; il capitolo della gestione ex Ferranti, di conseguenza, lo affronteremo a tempo debito senza nessuno sconto.

Non è ancora giunto il tempo per tirare le somme anche se i presupposti (ci resta da verificarne solo l’epilogo) non sono dei migliori principalmente per quanto, da puri osservatori a volte completamente disinteressati, abbiamo toccato con mano in questi ultimi 20 mesi.

Venti mesi di disastri gestionali che si sono aggiunti ai 36 del trio meraviglia … una somma di mesi nel corso dei quali i nostri coglioni si sono ingigantiti a dismisura.

Ma anche questo è un argomento su cui ritornare a tempo debito e a mente fredda; una mente e un tempo che tanti di noi non si sono regalati in questi anni pronti a gettarsi nelle braccia di chiunque arrivasse pur di partecipare al banchetto, orgogliosi del  loro ruolo di cortigiani, obnubilati nel contempo da un potere che non avevano perdendo così   il senso della realtà delle cose: sono quattro anni che ci facciamo prendere per il culo da chiunque arrivi e che alzi la mano giurando, su una maglia per tanti di noi ancora sacra, di essere spinto solo da amore e passione.

Ci siamo frantumati i coglioni delle ansie e delle speranze estive così come ci siamo scassati la minchia di dover mostrare gratitudine a chiunque arrivi perché così ci risolve il problema di come gestire il week end.

Il Novara Calcio ( ritorniamo a chiamarlo con il Suo Nome ) merita qualcosa di più per quella che è stata la sua storia … piantiamola di parlare di cordate, da chiunque siano formate, piantiamola …. romani, arabi, americani o indigeni … il Novara non si compra per passione o per amore ma solo per una solida e prospettica lungimiranza da sviluppare nel tempo, senza proclami e senza dichiarazioni di amore… quello ce lo mettiamo noi.

Ciumi

 

 

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