Pensieri e parole
DIVERSE PROSPETTIVE DI GODIMENTO
Published
3 anni faon
By
FraSart
Da ieri pomeriggio abbiamo avuto la certezza che, in qualche modo, la travagliata stagione 19/20 avrà la sua coda, con playoff e playout. Il Novara la sua posizione nella griglia l’aveva guadagnata sul campo e dunque potrà giocarsi la sua meritata chance agli spareggi. Vedremo come andrà a finire.
Decisamente più interessante (oggettivamente parlare e disquisire di playoff mi pare molto nebuloso, malgrado la loro importanza chiaramente) però è iniziare a valutare come potrà essere la nuova futura stagione. Al netto di un Monza che non ci sarà più (meglio cosi’), si sono aggiunte oggi con le promozioni decise dalla serie D Lucchese, Grosseto e Pro Sesto (seguendo la composizione dei gironi delle ultime due stagioni, ma ovviamente è una ipotesi).
Dando per scontato l’attuale organico del nostro girone (con possibili retrocessioni nobili dalla B e/o eventuali fallimenti), è comunque evidente come il prossimo campionato sarà il vero banco di prova per i Rullo per cercare di confermare con i fatti le belle promesse pronunciate fino ad ora, costruendo un Novara davvero competitivo.
E del Novara che sarà si era già parlato ben prima che si concretizzassero i playoff di inizio Luglio, con cambi all’interno dell’organigramma societario soprattutto nell’ambito del settore giovanile (Borghetti e Gattuso), poi comunque in parte smentiti dal presidente stesso o comunque non ufficializzati. Resta comunque il sentore, benchè non ammesso direttamente, che ci sarà un cambio di rotta, sostanzialmente un parziale ridimensionamento dell’investimento nel settore giovanile.
Ed è qui che sono usciti, nascosti dopo tre mesi di assenza, tutti i lungimiranti nonché maicuntent che purtroppo per noi attanagliano il nostro tifo (ma è così in tutte le piazze sia chiaro).
Da quando è nato il nostro blog, i cuori azzurri del team che ci hanno messo le parole (e la faccia) hanno sempre cercato di fare OPINIONE. Fare opinione significa cercare di PREVEDERE ciò che potrebbe avvenire ( e direi che purtroppo molte volte ci abbiamo visto anche giusto). Perché fare opinione a posteriori, vedendo i risultati, la sanno fare tutti o più semplicemente non si tratta più di opinione ma mera lettura dei fatti.
Uno stracciamento collettivo di vesti (più o meno velato) da parte di molti, unito ovviamente alle previsione più catastrofiche e pessimistiche.
Non è in dubbio che il settore giovanile del Novara abbia regalato negli anni parecchie soddisfazioni con tanti nostri giovani che ancora oggi calcano comunque almeno palcoscenici di B, se non di A in qualche caso. Ora però voglio farvi una domanda: quanti giovani (del vivaio o di altre squadre) c’erano nelle squadre di Tesser e Toscano che hanno vinto la serie C?
Qualcuno c’era ovviamente, ma in che proporzione rispetto a calciatori, mestieranti e anche figli di buona donna di categoria? Direi minima. E sapete perché? Perché carissimi cuori azzurri che credete alle favole, mi dispiace svegliarvi dal sogno, ma la serie C con i giovani non si vince. Non si vince perché le partite di C sono fatte da 85 minuti di calci e 5 minuti di calcio. Non si vince perché in C ci vuole la carogna che provoca l’avversario, che assilla l’arbitro fin quando non lo asseconda (Cutolo in Arezzo-Novara 3-1 vi dice nulla?), che manda a fanculo pure la madre se è necessario. Non si vince con i giovani perché se vai a giocare a Catania con 30 mila spettatori ci vuole gente con le palle avvolte da filo spinato, che se volano due schiaffi ne dà sei e che non ha paura di niente. Sarà mica un caso che le tre neopromosse in B (Monza, Vicenza e Reggina) vantassero nelle loro fila elementi del genere?
E’ però evidente che costruire rose del genere implichi un investimento importante, e se davvero i Rullo saranno di parola, immagino che da qualche parte i soldi dovranno pure arrivare, magari tagliando i costi e gli investimenti proprio del settore giovanile, dunque vi chiedo: voi preferireste compiacervi a navigare in C con i nostri giovani (che peraltro hanno dimostrato, con l’obbiettivo di una C dignitosa, di essere all’altezza) o di cercare di tornare in palcoscenici che ci appartengono?
E’ ora di svegliarsi dalla finta convinzione di non puntare su certi profili perché “mercenari”. E’ vero che paghiamo lo scotto di una retrocessione e di un campionato pietoso per colpa di una cinquantina di mezze seghe stellate nel curriculum che hanno dimostrato invece poi una dignità simile ad una cloaca, ma nessuno sottolinea quasi mai come questi disastri siano stati soprattutto causati da una gestione societaria totalmente assente nell’aspetto pratico negli ultimi due anni (interesse al risultato del campo e partecipazione allo e dello stadio), un comportamento che ha facilitato chi testa di cazzo lo era già a dimostrarsi tale ed affossato in un oblio generale anche quei pochi che ci mettevano impegno. Ed onestamente credo che tutto si possa imputare ai Rullo ad oggi tranne che la presenza e passione, necessaria anche per tenere in riga tutti e stimolare i più timidi.
Concludo dicendo che se è vero che noi tifiamo la maglia senza se e senza ma, sarebbe ancora più bello sostenerla in categorie meno infime. Perché non so se voi eravate comunque contenti, ma sinceramente nelle sette trasferte in pullman su otto alle quali ho partecipato tornando sconfitto (sarò anche sfigato), più che pensare ad essere orgoglioso dei nostri giovani tiravo giù ad intervalli regolari madonne e santi pensando di aver perso in casa della Giana Erminio o dell’Albinoleffe.
Se vi sta bene trascorrere altri dieci anni così, bravi voi. Abbiamo diverse prospettive di godimento. Io personalmente provo a dare un credito di fiducia all’attuale società, sperando di riporlo in buone mani e sperando ci tolga presto da questa categoria.
Francesco Sartorio
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Il regolamento per l’ammissione al campionato di Serie C 2023/24 è una lettura interessante.
È impressionate la quantità di documenti e adempimenti da presentare: licenze, verbali, contratti, certificazioni, dichiarazioni, planimetrie…tutti documenti la cui preparazione richiede parecchio tempo e che solo una società molto organizzata può produrre.
Ma è la parte economica l’aspetto che più mi interessava conoscere alla luce delle ultime indiscrezioni sulle intenzioni del Presidente Ferranti.
Sostanzialmente sono due gli adempimenti economici da rispettare entro il 20 giugno 2023:
“Depositare presso la Lega Pro l’originale della garanzia a favore della medesima Lega, da fornirsi esclusivamente attraverso fideiussione a prima richiesta dell’importo di 350.000 euro”.
Emettere una fideiussione non comporta l’esborso di 350.000 euro ma garantisce tramite un terzo (banca o assicurazione) il pagamento di eventuali debiti del contraente qualora quest’ultimo non fosse in grado di saldare quanto dovuto. Considerato il patrimonio personale di Ferranti ed i rapporti con l’Istituto di credito cittadino, l’emissione della fideiussione non può essere un problema.
Il secondo adempimento è il versamento della quota che per le società associate a Lega Pro nella stagione 2022/2023 ammonta a 60.000 euro. Entro il 20 giugno bisognerà versare 5.000 euro con assegno circolare o bonifico bancario, il resto in comode rate mensili.
Ricapitolando entro il 20 giugno per iscrivere il FC Novara al campionato 2023/24, Ferranti deve tirare fuori 5.000 euro e garantire i regolari pagamenti futuri tramite una fideiussione che tra emissione ed interessi dovrebbe costare intorno a 15-20.000 euro. Non è quindi la scadenza del 20 giugno relativa all’iscrizione il problema del nostro Presidente.
Chiaramente entro la stessa data dovranno essere dimostrati i pagamenti di tasse, stipendi e contributi pregressi che dovrebbero ammontare a circa 1,5 milioni di euro. Questa comincia ad essere una cifra importante che il Presidente ha promesso di onorare ma che farà tutta la differenza del mondo in una trattativa.
Impossibile immaginare che nel giro di qualche settimana, Ferranti riesca a trovare un nuovo acquirente credibile, cedere la società, saldare i debiti e contemporaneamente la nuova società riesca a iscriversi entro il 20 giugno. Tecnicamente impossibile.
La truffa MDS-Rullo-Pavanati cominciò a febbraio 2021 e si concretizzò il 31 maggio 2021 con il passaggio di proprietà da Rullo a Pavanati. Tre mesi di tempo per il passaggio di società da un balordo all’altro con il risultato di non riuscire ad iscriversi venti giorni dopo. La cessione di una società non può avvenire in un paio di settimane, Ferranti se ne deve fare una ragione: l’iscrizione al campionato 2023/24 è un suo compito e dovere così come il pagamento dei debiti accumulati fino ad oggi.
Poi avrà tutto il tempo ed il diritto di scegliere a chi affidare il futuro della nostra maglia. Se a fine giugno con una società senza debiti e con l’iscrizione al campionato 2023/24 in tasca non riuscirà a trovare un acquirente credibile, Ferranti avrà tutte le ragioni di questo mondo: la chiusura della società e la restituzione del titolo sportivo nelle mani del Sindaco sarà un’opzione. Non prima.

E così dopo un anno trascorso tranquillamente ad osservare i soliti incensatori turibolari competere con i baciapile, a loro volta in competizione con i più esperti e inarrivabili barlèca balaüstri, ci aspetta un’altra estate la cui regia sarà nuovamente affidata a Dario Argento.
Ci tocca ancora una volta assistere ai movimenti impastati dei soliti escrementi che vagano da un tubo della fogna all’altro, senza andar d’accordo nemmeno con la carta igienica sporca.
Che si tratti di un imprenditore sanitario o di un giügastròn milanés, conta poco, anzi nulla.
Intanto i cugini d’oltresesia hanno già fissato il periodo per la preparazione in quota, che si svolgerà in Vigezzo, più precisamente a Druogno, mentre noi aspettiamo con ansia di conoscere a quali trafficoni, briganti o maneggioni verrà data in prestito la nostra maglia, che sia targata AC o FC non è importante, essendo questa materia da affidare alla prestigiosa tastiera del Depa.
Per ora accontentiamoci di sapere che si stanno valutando i curriculum di un Romano, un gruppo americano, di un’altro arabo e infine uno biellese. Ci manca il gatto, il topo e un’elefante e poi non manca più nessuno, ma si spera molto nei due leocorni.
Sembra una barzelletta o la solita battuta del cazzo, si è vero, ma dopo avere avuto a che fare con le false promesse NespoloDesalviane, il duo CianciRullo e il figàt in Ferrari Pavanati, io mi fiderei di più dei Leocorni, sicuramente più attendibili dela feccia sopracitata.
E “stu povr om” dal Ferranti, dove lo collochiamo nell’ album del calcio Novarese? In prima pagina di sicuro, posto che dell’FC Novara è stato il primo, colui che ha dato inizio alla nuova avventura ora così precocemente andata a puttane.
C’è da sperare che ci sia qualche altra pagina su cui continuare a scrivere qualche tranquilla pagina di calcio.
Si svegli alla sveltina il Giügastron Milanés, si dia da fare per convincere velocemente con i fatti i più scettici come il sottoscritto, che il suo “legame” con Novara e il suo new Novara sia stato da tifoso vero, anche se di passaggio, consegnando il suo “balocco” a gente seria a cui lei stesso ha passato ai raggi x, TAC, e risonanza magnetica la loro serietà.
Perchè una società che vuole coagulare amore e interesse (sono sue parole), soprattutto in un momento di bisogno come l’attuale, non esita a rompere gli indugi e agire saggiamente correndo anche eventuali rischi personali.
Se ne vada, se può, con onore, dottore, la ricorderemo con misurato piacere direttamente proporzionale alle credenziali che potrà esibire la nuova proprietà a cui affiderà il nostro passato, la nostra maglia e i nostri sogni.
Ci pensi dottore, ci pensi.
Nonnopipo

Valuteremo, non appena lo stesso sarà depositato, il bilancio del Novara FC per verificarne, come abbiamo fatto con le precedenti gestioni, la bontà; il capitolo della gestione ex Ferranti, di conseguenza, lo affronteremo a tempo debito senza nessuno sconto.
Non è ancora giunto il tempo per tirare le somme anche se i presupposti (ci resta da verificarne solo l’epilogo) non sono dei migliori principalmente per quanto, da puri osservatori a volte completamente disinteressati, abbiamo toccato con mano in questi ultimi 20 mesi.
Venti mesi di disastri gestionali che si sono aggiunti ai 36 del trio meraviglia … una somma di mesi nel corso dei quali i nostri coglioni si sono ingigantiti a dismisura.
Ma anche questo è un argomento su cui ritornare a tempo debito e a mente fredda; una mente e un tempo che tanti di noi non si sono regalati in questi anni pronti a gettarsi nelle braccia di chiunque arrivasse pur di partecipare al banchetto, orgogliosi del loro ruolo di cortigiani, obnubilati nel contempo da un potere che non avevano perdendo così il senso della realtà delle cose: sono quattro anni che ci facciamo prendere per il culo da chiunque arrivi e che alzi la mano giurando, su una maglia per tanti di noi ancora sacra, di essere spinto solo da amore e passione.
Ci siamo frantumati i coglioni delle ansie e delle speranze estive così come ci siamo scassati la minchia di dover mostrare gratitudine a chiunque arrivi perché così ci risolve il problema di come gestire il week end.
Il Novara Calcio ( ritorniamo a chiamarlo con il Suo Nome ) merita qualcosa di più per quella che è stata la sua storia … piantiamola di parlare di cordate, da chiunque siano formate, piantiamola …. romani, arabi, americani o indigeni … il Novara non si compra per passione o per amore ma solo per una solida e prospettica lungimiranza da sviluppare nel tempo, senza proclami e senza dichiarazioni di amore… quello ce lo mettiamo noi.
Ciumi
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