Stasera il Novara e lo zoccolo duro dei suoi tifosi si incontrano per continuare a celebrare un matrimonio, in concomitanza con le feste natalizie, che ormai si perpetua da oltre cinquant’anni.
È vero quanto riportato nel titolo, forse siamo pochi come i denti in bocca a certi vecchi; ma, sempre parafrasando una delle più belle canzoni di Guccini, “proprio perché pochi siam buoni fino in fondo e sempre pronti a masticare il mondo“.
Un mondo che ci appartiene da quando siamo nati, un mondo che ci vede protagonisti (anche se fuori dal campo) , un mondo per il quale abbiamo dato tutto negli alti e nei bassi.
Siamo critici è vero, sarcastici in tanti momenti, duri e sfrontati più di quanto il nostro carattere ci porterebbe ad essere.
Ma lo abbiamo sempre fatto, e continueremo a farlo, con il buon senso e l’amore del buon padre di famiglia. Pronti a lodare quanto di buono il Novara fa, pronti (nello stesso modo) ad evidenziare tutto ciò che non ci piace. È questa la nostra forza, una forza che ci deriva anche da quegli ombrelli timidamente aperti, da quei cappucci e da quelle cerate schierate in partite sciagurate come quella di domenica.
Noi il Novara non lo abbandoneremo mai perché, non dimentichiamocelo mai, il Novara Siamo Noi.
E questo Novara, con tutte le contraddizioni che lo stanno contraddistinguendo in questa stagione, a noi nonostante tutto piace. Ci piace nel suo complesso per la sana genuinità che mette in campo, senza quella spocchia che lo ha caratterizzato nelle stagioni passate
Noi, nonostante un età media decisamente elevata, non siamo nostalgici, o tristi, o mortificati perché dobbiamo accompagnare la squadra su campi di periferia. Noi siamo fedeli, nella buona e cattiva sorte, e soprattutto monogami.
Sia ben chiaro : millemila sono le cose che non ci piacciono e che critichiamo ogni giorno: ma la critica è agli episodi o all’interprete … mai all’uomo. Erano anni che, pur con tutte le loro carenze tecniche, tattiche o atletiche, non avevamo la convinzione di avere una squadra ed una struttura societaria fatta da uomini, uomini veri. Quest’anno questa convinzione ce l’abbiamo ed è più importante per noi che vincere un campionato.
Ció che avverrà nei prossimi mesi sarà ben accetto ma, essendo stati i primi a fare le pulci ai bilanci, ci aspettiamo che futuri innesti, se fatti, siano prospettici alla crescita della squadra e non fini a se stessi come negli anni passati.
Tutti uniti quindi nella ricostruzione con quella luce di gioia negli occhi che ci portiamo dietro da quando eravamo bambini; e quei quattro gatti che non ci saranno, così come non c’erano domenica, se ne faranno una ragione: questa squadra non vi appartiene.
Ciumi
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