Storia e memoria
IL PUNTO PIU’ ALTO
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3 anni faon

In assenza di scudetti, coppe nazionali e internazionali è corretto considerare una finale di Coppa Italia il punto più alto della storia sportiva del Novara Calcio?
Probabilmente si e quindi ricostruire, raccontare e ricordare quel percorso di 80 anni fa, fin dai primi turni eliminatori, rientra nei nostri doveri di tifosi!
Il Novara 1938-39 era una squadra neopromossa in serie A, formata da novaresi come Caimo e Versaldi e tanti ragazzi provenienti dalla provincia come Torri, Bercellino, Barberis, Borrini e Galli. Completavano la rosa una schiera di giocatori lombardi: Romano, Mazzucco, Mariani, Galimberti e Bonati. Il più “meridionale” era Mornese nativo di Alessandria, il più “straniero” era Rigotti da Trieste.
Per tutto il campionato lottò per la salvezza che raggiunse matematicamente a due giornate dal termine.
La Coppa Italia 1938-39 era organizzata all’inglese con turni secchi ad eliminazione diretta. Cinque turni preliminari tra le formazioni di serie B e C, consegnarono le 16 squadre che andarono a sfidare le 16 formazioni di serie A.
SEDICESIMI DI FINALE: 25 dicembre 1938 PRO VERCELLI-NOVARA 1-1
Nel primo turno previsto per il giorno di Natale del 1938, il sorteggio mise a confronto il Novara contro la ormai decaduta (e parliamo di ottanta anni fa) Pro Vercelli. Le bianche casacche erano da quattro stagioni consecutive in serie B.
Il 25 dicembre del 1938 su un campo ghiacciato, novaresi e vercellesi se le diedero di santa ragione:
“un incontro strano dove si è visto di tutto: punti validi, annullati, espulsioni, rigori mancati, autoreti, uscite dal campo e rientri, calci d’angolo a profusione. Il tutto prolungatosi nei tempi supplementari”
Al 4’ il Novara è già in vantaggio grazie ad un’autorete di De Grandi. Al 34’ la Pro Vercelli sbaglia un calcio di rigore e alla fine del primo tempo il vercellese Salati viene espulso. Al 25’ della ripresa un altro rigore consente alla Pro Vercelli di pareggiare. Nei tempi supplementari il Novara avrebbe l’opportunità di chiudere il match ma Mariani sbaglia un rigore concesso dall’arbitro Cardinali.
Il regolamento prevedeva in caso di pareggio il rifacimento della partita a campi inversi e quindi novaresi e vercellesi torneranno ad affrontarsi sul campo del Novara
SEDICESIMI DI FINALE: 5 gennaio 1939 NOVARA-PRO VERCELLI 2-0
“il campo gelato e durissimo sul fondo, presentava una patina viscida, mista di fango e segatura sulla superficie: uno dei terreni più difficili che le difficoltà climatiche possano presentare ad un calciatore”
Senza storia il secondo incontro disputato il 5 gennaio del 1939. Una doppietta di Romano (un gol per tempo) risolve la qualificazione in favore degli azzurri.
“superiorità complessiva di tecnica e di esperienza del Novara, bello slancio ma lavoro pieno di ingenuità della Pro Vercelli”
Da segnalare che la breve cronaca della partita su La Stampa, porta la firma del CT della Nazionale campione del mondo Vittorio Pozzo.
OTTAVI DI FINALE: 6 aprile 1939 SIME POPOLI-NOVARA 0-1
La sfida con la SIME POPOLI è un unicum nella storia delle due società. Non vi sveliamo la collocazione geografica della squadra avversaria dei nostri azzurri, lasciandovi il gusto della ricerca. Di sicuro raggiungere la meta sarà stata un’impresa.
La Sime Popoli militava nel campionato di serie C e nel turno precedente aveva eliminato a sorpresa il Liguria (l’attuale Sampdoria) per 3-2.
La partita non fu per nulla semplice e fu risolta solo a 8 minuti dal termine da un gol di Romano molto contestato dal pubblico e dagli avversari per un sospetto fuorigioco.
In questo turno vengono eliminate Juve e Toro, detentrici degli ultimi due trofei mentre il Bologna futuro campione d’Italia era già stato eliminato nel turno precedente.
QUARTI DI FINALE: 23 aprile 1939 NOVARA-MODENA 3-0
Il sorteggio concede agli azzurri di confrontarsi con un’avversaria di pari valore: il Modena anch’esso neopromossa, in campionato sta lottando insieme al Novara per la permanenza in serie A.
Gli emiliani sceglieranno però di snobbare la competizione, schierando parecchie riserve.
Il Novara non si lascia scappare l’occasione e già nel primo tempo va in gol con Borrini al 14’ e con Marchionneschi al 43’
“bevuta la birra nell’intervallo avremmo anche potuto rinunciare vantaggiosamente alla ripresa. Tanto il Modena, staccato di due punti, non aveva più speranze di sorta ed il Novara era già pago della vittoria ottenuta a così buon prezzo”
Già al primo minuto del secondo tempo il Novara segna il terzo gol grazie ad un goffo autogol chiudendo definitivamente la contesa.
Per le semifinali si qualificano quindi il Novara, l’Ambrosiana, il Milano ed il Genova. La compagnia è nobile ed agguerrita. Sembra ormai giunto al termine il percorso del nostro Novara.
SEMIFINALE: 9 maggio 1939 NOVARA-MILANO 3-2
Il sorteggio ci offre il Milan anzi il Milano per imposizione del regime fascista. I rossoneri non stanno disputando un campionato all’altezza della loro fama ma sono pur sempre una delle formazioni più forti del campionato italiano
Il regolamento prevede la sfida in gara unica ed il sorteggio ci consente di giocare in casa. Ma il 7 maggio 1939 in contemporanea con il fischio di inizio un temporale di rara potenza si abbatte su Novara: tuoni, fulmini, pioggia e grandine. Dopo mezz’ora di tormento l’arbitro rimanda le squadre negli spogliatoi ed aspetta la fine del temporale per verificare le condizioni del terreno che si rivela impraticabile.
Quello stesso giorno l’Ambrosiana sconfigge il Genova e tutti gli sportivi pregustano una finale con il derby.
“Se il Milano riuscirà ad avere ragione del Novara, avremo per la prima volta una finalissima milanese della Coppa Italia. Riteniamo che i dirigenti federali potrebbero decidere che in un caso simile, la finalissima abbia luogo a Milano, ed allora giovedì 18 maggio giorno dell’Ascensione, la nostra città sarebbe teatro d’un altro grande avvenimento, atto ad aumentare enormemente il prestigio della Coppa Italia. Non vi sarebbe bisogno di soggiungere che i milanesi si augurano che i compagni di Caimo non facciano… i gustafeste.”
Il 9 maggio 1939 Novara e Milan (dai Milano non si può sentire) si affrontano nuovamente.
“Una folla di 8.000 persone ha assistito alla partita di ricupero per la semifinale di Coppa Italia che si è svolta su terreno ottimo”
Gli azzurri sono determinati a vestire i panni dei gustafeste e partono subito forte andando in vantaggio al 17’ con Borrini. Il Milan reagisce e giunge al pareggio dieci minuti più tardi con il capocannoniere del campionato Boffi
Ma il Novara è irresistibile, torna a spingere al 33’ su assist di Versaldi, Romano riporta in vantaggio gli azzurri. Non è finita e al 39’ Marchionneschi gira al volo in rete la palla ricevuta da Versaldi che è l’autore di tutti e tre gli assist-gol: 3-1 alla fine del primo tempo.
Nella ripresa il Novara è limitato dall’infortunio di Galimberti (non sono previste le sostituzioni) che costringe gli azzurri a chiudersi in difesa. Il bunker azzurro regge fino al 30’ della ripresa quando Cianesello supera Caimo.
“la partita si fa ora elettrizzante: qualche fallo in campo e qualche ripicco in tribuna fra i sostenitori delle due squadre”
Ma il Novara riesce a mantenere il vantaggio fino alla fine e a conquistare una storica finale di Coppa Italia.
“il sogno della finalissima milanese della IV Coppa Italia non ha durato che quarantotto ore. Il Novara che nella mezz’ora della partita sospesa dell’altra domenica s’era già mostrato non poco aggressivo nella ripetizione di martedì si è imposto 3-2”
FINALE: 18 maggio 1939 AMBROSIANA-NOVARA 2-1
E così nello stesso giorno in cui il Duce utilizzava Novara come un Papete qualsiasi regalandosi l’ennesimo bagno di folla di regime, prima di recarsi a Berlino per siglare due giorni dopo la tappa novarese, lo scellerato patto d’acciaio con Hitler e consegnare così l’Italia in mano ai nazisti, i giocatori del Novara ed un manipolo di tifosi si recano a Roma per evadere da un incubo che in quei giorni sembrava un sogno di grandezza e provare a realizzare un altro e ben più credibile sogno: conquistare la Coppa Italia.
L’Ambrosiana (altra pensata illuminata del regime, sostituire il nome Internazionale con Ambrosiana) è una squadra fortissima, ha ancora sul petto lo scudetto che cederà pochi giorni dopo al Bologna e schiera giocatori famosissimi come i campioni del mondo Meazza, Guarnieri, Locatelli, Olmi ed un certo Annibale Frossi astro del calcio italiano che giocava con gli occhiali a causa di una forte miopia.
“L’Ambrosiana, manco a dirlo, raccoglie il pieno favore del pronostico, ma stia attenta a non ricalcare le fresche orme del Wolverhampton, che nella finale dell’arcifamosa Coppa d’Inghilterra, con tutti i suoi titoli ed il suo secondo posto in campionato, è stato inaspettatamente beffato e per 4-1 dal Portsmouth squadretta che, proprio come il Novara, sino ad un certo punto era stato in pericolo di retrocessione.”
Il Novara comincia male la partita e l’Inter domina dall’alto della sua superiorità tecnica segnando due reti: Ferraris all’8’ e Frossi al 38’.
La partita sembra finita e probabilmente il fatto di essersi trovata facilmente in vantaggio di due gol rilassa la squadra milanese. Ma nel secondo tempo il Novara reagisce e la partita cambia volto, il pubblico in gran parte neutrale intuisce la situazione e incita la squadra più debole, il Novara
“Ardente partita, resa ancora più vibrante dagli incitamenti che il pubblico rivolgeva ai novaresi nel secondo tempo dopo la segnatura del gol e dopo che un giocatore milanese – senza ragione – aveva colpito Mornese con un pugno, necessario come l’andar col pastrano in pieno agosto.”
Al 13’ della ripresa Dopo una punizione di Versaldi, Romano raccoglieva la palla respinta dai difensori neroazzurri e replicava in rete.
Da quel momento la partita cambia ed i novaresi si gettano all’attacco:
“impeto, velocità, giuoco largo erano le armi a cui ricorreva il Novara: ma ne mancava, di armi, una, la più micidiale, quella della precisione, altrimenti si sarebbe andati ai tempi supplementari”
Verso la metà del secondo tempo l’interista Ferraris commetteva un fallo, colpendo probabilmente al volto, l’azzurro Mornese.
“Questi conteneva la sua voglia di vendicarsi per una decina di minuti, fino alla prima occasione, cioè in cui trovava sulla sua strada il vercellese: allora gli saltava addosso con un piede e l’arbitro senz’altro lo espelleva”
Anche in inferiorità numerica il Novara continua ad attaccare alla ricerca del pareggio ma la partita si chiude tra i clamori e le proteste del pubblico con il punteggio di due a uno per l’Internazionale.
La vittoria in Coppa Italia, qualificò di diritto l’Ambrosiana alla Coppa dell’Europa Centrale, vinta l’estate stessa dai campioni ungheresi del Újpesti FC che eliminarono proprio i nerazzurri al primo turno. Mai gli azzurri nella loro storia andarono così vicino all’Europa.
“Gran bella partita hanno disputato il portiere Caimo e il centrosostegno Mornese. Gli altri compreso Marchionneschi, ch’era al centro, si sono buttati a capofitto nella lotta senza usare – per quel che gli era consentito – né astuzie né finezze: ed a ciò debbono la sconfitta.”
Il Novara è andato molto più vicino alla conquista della Coppa Italia e dell’Europa di quanto il freddo tabellino ha lasciato come ricordo negli anni. Purtroppo la scampagnata di Mussolini per le vie della città nello stesso giorno della finale, ha oscurato completamente la storica finale. Nessuno dei pochi giornali locali ha scritto una sola riga sull’evento, troppo impegnati a dedicare inchiostro e spazio al loro dittatore.
Il secondo tempo giocato per buona parte in inferiorità numerica e comunque costantemente nell’area nerazzurra, contro una squadra nettamente più forte, grida ancora oggi vendetta.
Se la cava meglio con i video che con la scrittura, spiega meglio il passato che il presente. Ma l’importante è che ci sia Novara ed il Novara di mezzo. La sintesi è la sua dote migliore.

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Ci ha lasciato Bruno Bolchi, allenatore del Novara nella stagione 1978/79. Si è spento all’età di 82 anni dopo una lunga malattia.
Nel 1961 fu il primo calciatore ad apparire sulle figurine della Panini ma a Novara lo ricordiamo per essere stato alla guida degli azzurri nella stagione 1978/79 lottando per la promozione in serie B fino a poche giornate dalla fine quando il processo per illecito causato dalle accuse di Troilo verso Scandroglio stroncarono ogni speranza.
Era un’ottima squadra quella guidata da Bolchi con Genzano, Basili, Giudetti nella sua stagione migliore, i giovani Gioria e Boldini e le colonne Veschetti e Jacomuzzi. Alla fine, concluse il campionato con 40 punti effettivi a soli 4 punti dal Parma promosso in B, con molti rimpianti.
Bolchi lasciò il Novara dopo una sola stagione per partecipare al supercorso di Coverciano che all’epoca non consentiva di allenare contemporaneamente una squadra. Successivamente divenne allenatore di successo raggiungendo diverse promozioni in serie A con Bari, Cesena, Lecce e Reggina oltre a due promozioni dalla C alla B con Bari e Pistoiese.
Storia e memoria
il portiere più forte del mondo senza mani
Published
8 mesi faon
12 Agosto 2022By
Ciumi
Garella divenne famoso giocando nella Lazio, nel Verona e nel Napoli ma il suo vero battesimo di fuoco, con un campionato spettacolare giocato da lui e da tutta la squadra, fu in quel Novara di Lamberto Giorgis.
Portiere anomalo per i tempi giocava solo con l’istinto … come dovrebbe fare un vero portiere: gambe, piedi e testa erano i suoi punti di forza; punti talmente forti che l’Avvocato arrivò a definirlo “il portiere più forte del mondo senza mani”.
Tanto era sgraziato ed aggressivo in mezzo ai pali tanto era gentile e buono fuori dal campo. Fu l’idolo di tanti di noi che in quei tempi giocavano in porta e che si arrangiavano come potevano con tutte le articolazioni che avevano a disposizione.
Dimenticato da tutto il mondo del calcio nonostante due scudetti vinti resterà indelebile nella memoria di tanti di noi la cavalcata di quell’anno in cui sfiorammo la promozione in A con lui come protagonista.
Ciumi

Ho dovuto scomodare Gianfranco Capra, storico giornalista e scrittore novarese, per far chiarezza e per mettere un punto definitivo sulla classifica dei bomber azzurri.
Il primo aspetto da chiarire e sul quale entrambi concordiamo è il seguente: da un punto di vista statistico, l’unica classifica che conta è quella dei gol realizzati nei campionati (spareggi, play off e play out compresi). La classifica che comprende i gol realizzati in Coppa Italia e nella Supercoppa di Lega è sicuramente una classifica secondaria rispetto alla prima.
Il secondo punto, sicuramente più impegnativo, è il conteggio esatto dei gol realizzati dai primi quattro calciatori in classifica: Romano, Rubino, Piola, Gonzalez.
Per gli ultimi tre calciatori, il totale dei gol realizzati in maglia azzurra è definitivo e verificato. Per Romano il totale dei gol è più complicato da calcolare perché parliamo di gol realizzati più di 80 anni fa con alcune partite sospese, ripetute, annullate ed assegnate a tavolino. In particolare, due partite possono indurre in qualche errore:
Campionato 1935/36 – 11 giornata: Modena-Novara viene sospesa al 30’ del secondo tempo sul risultato di 0-2 (doppietta di Romano). Il risultato non è stato omologato ed è stata assegnato la vittoria a tavolino 0-2 al Novara. La doppietta di Romano è stata quindi annullata.
Campionato 1934/35 18 giornata: Messina-Novara Disputata come amichevole in assenza dell’arbitro e finita 8-2 per il Messina. Ufficialmente la partita fu recuperata il 24/03/1935 e vinta dal Messina per 3 a 2 con un gol di Romano.
Alla luce di questo conteggio il totale dei gol segnati da Romano in campionato con la maglia del Novara è 93.
La classifica dei bomber azzurri in campionato aggiornata a oggi è:
1° MARCO ROMANO 93 gol
2° RAFFAELE RUBINO 87 gol
3° SILVIO PIOLA – PABLO ANDRES GONZALEZ 86 gol
Pablo Gonzalez è quindi vicinissimo a Rubino (-1) e tutto sommato non è così distante da Romano (-7).
Se vogliamo divertirci con una seconda classifica, sommando anche i gol segnati in Coppa Italia e nella Supercoppa di Lega, questi sono i risultati (tra parentesi i gol segnati nelle Coppe):
1° MARCO ROMANO 100 (7)
2° RAFFAELE RUBINO 96 (9) – PABLO ANDRES GONZALEZ 96 (10)
4° SILVIO PIOLA 86 (0)
Ultima annotazione: la classifica comprende i “bomber azzurri” ovvero i calciatori che hanno vestito la maglia azzurra del Novara. In realtà il nostro Pablo Gonzalez ha segnato i suoi 86 gol con due società diverse, il Novara Calcio 1908 (79 gol) e il FC Novara (7 gol). Sono certo che prima o poi la storia si ricongiungerà e ridarà la giusta dignità anche alle statistiche.
Cronologia di tutti i gol di Marco Romano con la maglia del Novara:
Data | Risultato | n° gol | note | ||
1940/41 | serie A | ||||
08-dic-40 | Novara | Ambrosiana | 2-4 | 1 | |
05-gen-41 | Novara | Torino | 1-1 | 1 | |
13-apr-41 | Novara | Roma | 1-1 | 1 | |
Data | Risultato | n° gol | note | ||
1939/40 | serie A | ||||
08-ott-39 | Novara | Fiorentina | 2-1 | 2 | |
15-ott-39 | Genoa | Novara | 5-3 | 1 | |
17-dic-39 | Napoli | Novara | 2-1 | 1 | |
14-gen-40 | Novara | Roma | 1-0 | 1 | |
21-gen-40 | Novara | Triestina | 2-1 | 1 | |
28-gen-40 | Modena | Novara | 4-1 | 1 | |
11-feb-40 | Fiorentina | Novara | 2-2 | 1 | |
Data | Risultato | n° gol | note | ||
1938/39 | serie A | ||||
27-nov-38 | Novara | Milan | 2-1 | 1 | |
11-dic-38 | Liguria | Novara | 3-1 | 1 | |
05-feb-39 | Ambrosiana | Novara | 3-1 | 1 | |
12-mar-39 | Novara | Lazio | 2-0 | 1 | |
19-mar-39 | Torino | Novara | 1-1 | 1 | |
Data |
Risultato | n° gol | note | ||
1937/38 | serie B | ||||
26-set-37 | Novara | Sanremese | 6-0 | 2 | |
10-ott-37 | Novara | Verona | 4-0 | 1 | |
28-nov-37 | Novara | Modena | 4-1 | 2 | |
13-dic-37 | Novara | Palermo | 3-1 | 1 | |
09-gen-38 | Taranto | Novara | 2-2 | 2 | |
23-gen-38 | Novara | Alessandria | 1-1 | 1 | |
06-feb-38 | Novara | Brescia | 2-0 | 1 | |
3 ape 1938 | Novara | Pisa | 2-0 | 1 | |
Data | Risultato | n° gol | |||
1936/37 | serie A | ||||
20-set-36 | Novara | Ambrosiana | 3-5 | 1 | |
27-set-36 | Alessandria | Novara | 1-3 | 2 | |
04-ott-36 | Novara | Lucchese | 1-2 | 1 | |
22-nov-36 | Triestina | Novara | 1-4 | 1 | |
03-gen-37 | Bologna | Novara | 5-1 | 1 | |
14-mar-37 | Novara | Triestina | 2-1 | 1 | |
Data | Risultato | n° gol | |||
1935/36 | serie B | ||||
15-set-35 | Novara | Foggia | 4-2 | 4 | |
22-set-35 | Spal | Novara | 1-1 | 1 | |
29-set-35 | Novara | Pro Vercelli | 5-1 | 1 | |
13-ott-35 | Novara | Atalanta | 2-0 | 2 | |
20-ott-35 | Vigevanese | Novara | 2-3 | 1 | |
27-ott-35 | Novara | Verona | 3-0 | 1 | |
10-nov-35 | Novara | Messina | 5-2 | 2 | |
17-nov-35 | Novara | Catania | 3-0 | 3 | |
01-dic-35 | Modena | Novara | 0-2 | 0 | A tavolino, sospesa al 25′ per invasione di campo sullo 0-2. Marcatori: 4′ (rig.) e 14′ (rig.) Romano. |
08-dic-35 | Novara | Aquila | 2-1 | 1 | |
12-gen-36 | Novara | Pistoiese | 2-0 | 2 | |
02-feb-36 | Novara | Spal | 3-0 | 1 | |
01-mar-36 | Novara | Vigevanese | 3-1 | 2 | |
15-mar-36 | Novara | Siena | 2-1 | 1 | |
22-mar-36 | Novara | Modena | 4-1 | 1 | |
03-mag-36 | Novara | Viareggio | 2-1 | 2 | |
10-mag-36 | Pisa | Novara | 3-3 | 2 | |
24-mag-36 | Novara | Taranto | 1-0 | 1 | |
31-mag-36 | Pistoiese | Novara | 0-1 | 1 | |
Data | Risultato | n° gol | |||
1934/35 | serie B | ||||
20-set-34 | Spezia | Novara | 2-4 | 2 | |
08-ott-34 | Novara | Pisa | 2-2 | 1 | |
18-nov-34 | Vigevanese | Novara | 1-2 | 1 | |
25-nov-34 | Novara | Pro Patria | 5-1 | 3 | |
06-gen-35 | Lucchese | Novara | 0-3 | 2 | |
13-gen-35 | Novara | Viareggio | 3-1 | 1 | |
20-gen-35 | Novara | Seregno | 5-0 | 4 | |
10-feb-35 | Novara | Spezia | 3-1 | 1 | |
24-feb-35 | Pisa | Novara | 3-1 | 1 | |
24-mar-35 | Messina | Novara | 3-2 | 1 | Disputata come amichevole in assenza dell’arbitro, Recuperata il 24-3-35: 7′ Rizzotti (NO), 13′ (rig.) Ferretti, s. t. Re, 63′ Ferretti, 70′ Romano (NO). |
10-mar-35 | Novara | Cagliari | 2-1 | 1 | |
17-mar-35 | Genoa | Novara | 1-2 | 2 | |
31-mar-35 | Novara | Vigevanese | 3-2 | 1 | |
07-apr-35 | Pro Patria | Novara | 1-1 | 1 | |
14-apr-35 | Novara | Derthona | 4-0 | 1 | |
21-apr-35 | Legnano | Novara | 1-2 | 1 | |
28-apr-35 | Novara | Casale | 6-1 | 4 | |
26-mag-35 | Novara | Catania | 3-0 | 2 | |
TOTALE CAMPIONATO | 93 | ||||
Data | Risultato | n° gol | note | ||
1938/39 | Coppa Italia | ||||
05-gen-39 | Novara | Pro Vercelli | 2-0 | 2 | |
06-apr-39 | Sime Popoli | Novara | 0-1 | 1 | |
09-mag-39 | Novara | Milan | 3-2 | 1 | |
Data | Risultato | n° gol | |||
1937/38 | Coppa Italia | ||||
05-dic-39 | Novara | Alessandria | 1-1 | 1 | |
Data | Risultato | n° gol | |||
1935/36 | Coppa Italia | ||||
24-nov-35 | Novara | Vigevano | 5-1 | 2 | |
TOTALE COPPA ITALIA | 7 | ||||
TOTALE CAMPIONATO + COPPA | 100 |
Le fonti utilizzate sono:
Un amore lungo 90 anni: storia del Novara Calcio (Cortese-Vaccarone)
https://digilander.libero.it/mikyegenny/sport/serie-b-storia/indice.html
https://almanaccocalciatori.blogspot.com/2014/05/marco-romano-ita.html
https://www.carrierecalciatori.it/it/giocatori/20124-Marco%20Romano
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