
Quando muore un grande uomo si è soliti dire che si tratta di una grave perdita.
Ma in questo caso, con la scomparsa del Nini, la perdita è davvero immensa.
Una perdita così grande per il calcio, per Novara, per il Novara e per me, che sarà difficile sostenerla.
Il Nini era molte cose, troppe per doversene privare: un riferimento per chiunque ami il rotolar di un pallone, la testimonianza che nel calcio come nella vita, Davide può sconfiggere Golia, e infine l’orgoglio di un paio di generazioni che all’Alcarotti lo hanno potuto amare.
Gigante buono, leale, mite ma vigoroso, amato e stimato da tutti, avversari compresi, lascia sulla terra le tracce luminose delle sue grandi virtù,
Ciao Nini, tu non sei morto, ti sei solo addormentato dalla parte sbagliata dei tuoi sogni.
Nonnopipo.
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