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Cari terzini vi scrivo …

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C’è sconfitta e sconfitta.

Contro i ragazzi di Fred Boscaglione a me il Novara era piaciuto, contro quelli che di grigio c’ hanno anche il sole a ferragosto, invece, abbiamo giocato la classica partita di merda.

Con Pablo ancora da registrare, Eusepi che invece è registrato, ma nell’elenco per richiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale, posto che di testa non ne becca una, non protegge più la palla e quando ci riesce sbaglia l’appoggio, con un Buba che sta lentamente iniziando a predicare il verbo sul sintetico, verbo destinato a morire dentro a un ateismo calcistico, si può essere d’accordo solo parzialmente con quanto scritto su questo blog, qualche articolo fa,  dalle tre autorevoli firme che, vergate di pugno, invitavano a crederci ancora; almeno così scrivevano   Siviersson, Ciumi e il Vannu. Non che avessero torto, per carità, ma si sa, il proverbio che afferma impietoso e senza mezzi termini che chi vive sperando muore cagando, ora come ora, risulta essere difficilmente contestabile.

Centrocampo che tuttosommato se la cava; senza sfigurare nè strafare il suo lo fa, anche se contro i tetrogrigi affermare che non ci sia stato un significativo e preoccupante passo indietro, sarebbe come dire che Salvini e Di Maio sono d’accordo su tutto.

Difesa che qualche volta … ma che dico qualche volta … spesso, ma che dico spesso, sempre, offre al defibrillatore presente allo stadio una ragione di esistere e contro i grigioplumbei, purtroppo, i circa mille superstiti novaresi presenti allo stadio, hanno avuto modo di constatare che basta una scoreggia degli avversari, che arrivi a far sentire l’odore all’interno della nostra area, perchè ci si accorga che non abbiamo nemmeno la carta igienica per pulirci il culo.

Comunque sono convinto che il vulnus risieda nei terzini!! I terzini, per dirla grossa, si sono sovente resi responsabili di tutto ciò che di male si può vedere, parlare, scrivere. I cambiamenti climatici, ad esempio ? È colpa loro; la stagnazione del PIL ? è colpa loro; la crescita zero, è sempre colpa loro; Salvini e Di Maio fanno a cazzotti anche quando si scambiano le figurine Panini dei calciatori?  idem.

Voi credete che il motivo per cui si è reso necessario l’abbattimento di un gran numero di ulivi in Puglia sia da attribuire alla xylella ?  No no, vi sbagliate, la colpa è dei due barra tre terzini che si avvicendano sulle fasce.

Cari i miei terzini, voi dovreste difendere, proporvi per poi crossare … ecco, crossare, il cross questo sconosciuto, chi mai ne avesse visto uno al Piola è pregato di segnalarlo subito a questa redazione. Segni particolari: Altezza media della traiettoria: metri 0,30, parabola: simil murlàca, velocità della palla: pari a quella raggiunta da Ronaldo Pompeu quando sprinta, e se mai ci fosse qualcuno davanti, state tranquilli che verrà centrato in pieno. Il record di centri stabilito da Salviato è comunque irraggiungibile … lui sarebbe riuscito a tirare addosso all’ avversario anche in pieno deserto sahariano. Comunque va sottolineata la nuova specializzazione dei nostri laterali/centrali di difesa, ovvero l’espulsione: Rigione ha vinto il Nobel della coglioneria a Lucca ranzando l’ avversario lontano dalla nostra area, per giunta dopo essere stato ammonito una manciata di minuti prima.

Certo è che contro i liguri chiaverini, caro Cinaglia, analizzando il lasso di tempo che passa tra il tuo ingresso in campo e la “stesura” del ligure, che costrinse il “bàstard&disonest” di turno a subiare il rigore, di cagate ne avevi pestate assai, prima di entrarci dentro alla più grossa fino alla caviglia!

Ovvio che il casacchèt jaune di turno, il cui cognome tradiva una probabile origine galliatese nonostante dimorasse in Puglia, non aspettava altro che indirizzare scientemente la gara sui binari che conducevano dritti in Liguria. Però, porca la zozza, il terzino soldato Rayan Cinaglia non va assolutamente salvato, proprio come l’altro opposto, Tartaglia, il quale sapendo che una sua espulsione in quella partita contro la prima della classe, avrebbe  inevitabilmente comportato l’ingresso del nostro 19, quella insana scivolata a gambe e braccia aperte, come nemmeno l’uomo vitruviano di Leonardo avrebbe saputo eseguire meglio, poteva risparmiarsela. Quando si dice che la sfiga non viene mai da sola ma viaggia in coppia, vien d’ istinto ricorrere a quel concetto, espresso in dialetto: “tüti chì i a màndan!!”

Quindi, terzino dopo terzino, capita di trovarsi dalle parti di Visconti, e ci si chiede se da quando calca le fibre di cocco del Piola il ragazzo sia mai riuscito nella storica impresa di saltare almeno una volta l’uomo. Cazzarola, gli sarà ben capitato di trovarsi in fila per salire in autobus  e di fare il furbo per ciulare qualcuno che stava davanti a lui, e allora si dia una mossa no!!!??

Probabile sia un ragazzo bravo e rispettoso che non vorrebbe mai uccellare il suo avversario lasciandolo lì sulla fascia come un” lulùch”, ma la figura del “babaciu”, purtroppo per lui e di riflesso anche per noi, è lui che la interpreta alla perfezione.

E allora sarebbe opportuno che i ragazzi bravi e rispettosi imparassero alla sveltina a diventare un po’ meno ciula  e un po’ più maleducati, magari anche un tantino stronzi, se mai volessero dare seguito a una carriera di calciatore professionista, altrimenti, con onore e umiltà, la possibilità di passare dal menar calci alla pelota al ribaltar zolle di terra con la vanga, sarebbe cosa buona e giusta qualora si realizzasse.

Mi ricordo che quando giocavo nei ragazzini del Novara ( a quell’epoca giravano in libertà i dinosauri), una sera si presentò a casa mia un dirigente di una squadretta della periferia nord e chiese ai miei genitori di acconsentire al mio passaggio nelle file di quella squadra, aggiungendo che il mio nome figurava nella lista degli scarti  fornitagli dal mio allenatore. Insistetti per convincere mio padre il quale, garbatamente, negò il consenso al mio trasferimento riservando a mè un perentorio quanto definitivo: “lassa sta ch’ l’è mei, che tant ti sè una sapa, pensa a stüdià” .

Quindi, cari i miei terzini, state tranquilli che la terra è si bassa, ma anche ferma, non si muove e quindi vi aspetta, è solo questione di tempo, abbiate fiducia, che un badile e una vanga non la si nega a nessuno.

Ecco, mi auguro che qualcuno informi i nostri laterali di difesa, riguardo la possibilità di volgere lo sguardo altrove essendo essi ancora giovini: avranno molte strade da poter intraprendere, senza per forza dover affrontare rischiose situazioni come quella di dover saltare l’uomo o effettuare cross la cui altezza raggiunga almeno la misura di un metro e mezzo.

L’agricoltura vi aspetta con ansia, non privatela delle vostre braccia.

Nonnopipo

 

 

Novara perchè è la mia città, il Novara calcio perchè è la squadra della mia città, il dialetto perchè se il futuro è una porta il passato è la chiave per aprirla. Forsa Nuara tüta la vita.

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Lo sprint finale

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Siamo arrivati allo sprint finale: cinque giornate al termine del campionato, quindici punti a disposizione. È un campionato spettacolare, tutt’altro che mediocre, secondo me di buon livello se immerso nel calcio italiano attuale e non confrontato con il calcio italiano di vent’anni fa. Il confronto tecnico si deve fare con gli altri gironi e al limite con la serie B attuale non con la serie C2 del 1996 o con la Premiere League.

Il Vicenza che doveva vincere il campionato con 20 punti di distacco è ormai tagliato fuori dalla lotta per il primo posto. Forte della probabile vittoria in Coppa Italia (vittorioso in trasferta 1-2 nella gara di andata) che gli garantirebbe l’ingresso ai play off come se arrivasse terzo in classifica, può utilizzare questi ultimi turni per prepararsi al meglio agli spareggi.

Il Feralpisalò ha lanciato la volata: per la prima volta in questo campionato la prima in classifica ha un vantaggio di quattro punti sulla seconda in classifica. I lombardi hanno un calendario sulla carta semplice anche se le ultime due partite saranno molto rischiose: Novara in trasferta e Pro Sesto in casa. La sua solidità difensiva (miglior difesa del campionato) e l’andamento regolare (solo a inizio campionato ha perso due partite di fila) ne fanno a questo punto la grande favorita.

La Pro Sesto, protagonista di un campionato favoloso soprattutto in rapporto alle risorse a disposizione (ad inizio anno era penultima come valore squadra secondo Transfermarkt), è chiamata all’ultimo sforzo. Dovrà affrontare in trasferta Pordenone e Feralpisalò (all’ultima giornata). Vedremo se avrà la volontà e la forza di crederci fino alla fine. Piccola annotazione: la squadra lombarda ha fatto gli stessi gol (43) e ha subito gli stessi gol (39) del Novara ma ha dieci punti in più.

Il Pordenone visto al Piola non può ambire alla vittoria finale anche se questo campionato ha abituato tutti  a continui cambi di prospettiva. La prossima sfida con la Pro Sesto potrebbe essere l’ultima possibilità per i ramarri ma contemporaneamente potrebbe essere decisiva per la vittoria finale della Feralpisalò.

E il Novara? Siamo ancora lì, nella stessa posizione di classifica del giorno dell’arrivo di Marchionni ma con molte più certezze. La splendida vittoria con il Pordenone toglie il pensiero dei play out e apre la stagione dei rimpianti.

Se avessimo impattato anche solo una decina di volte, magari con dei noiosi zero a zero al posto di perdere, saremmo ancora in corsa per il primo posto, certo, così come se avessimo pareggiato una decina di volte al posto di vincere, saremmo dietro al Piacenza. Insomma, con questi ragionamenti, Catalano è sempre dietro l’angolo e quindi è molto meglio essere allegri che tristi. Godiamoci queste ultime cinque partite e vedremo come andrà a finire.

Contro il Pordenone abbiamo avuto ritmo e propensione offensiva come nelle prime sei giornate e questo oltre a riempici il cuore ci induce a pensieri onirici. Ma dalla sesta posizione (Virtus Verona, 48pt) alla dodicesima (Pro Patria, 45pt) ci sono sette squadre in tre punti. Prima di accreditarci come mina vagante dei play off, dobbiamo conquistarli e non sarà semplice.

Ci sarà tempo per fare dei bilanci definitivi ma possiamo fin da ora concludere che non sempre i soldi fanno la felicità. È impressionante verificare come tante società abbiano bruciato milioni di euro, Novara compreso, alla rincorsa di un traguardo che alla fine solo una società, a volte due riescono a raggiungere.

Questa è la classifica per valore delle rose del girone A fatta a fine mercato estivo da Transfermarkt:

 

 

 

 

 

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Qui ed ora

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Quando eravamo ancora sullo 0-0, confrontandomi su WhatsApp col Sarto e col Vannu scrivevo: “per me fisicamente stiamo meglio di loro: appena calano fisicamente ce li inculiamo, non reggono il nostro ritmo”. A parte gli insulti che mi sono preso quando 5 minuti dopo ha segnato Nicco, credo che non sarei andato troppo lontano dalla realtà se solo fossimo riusciti a tenere quello 0-0 ancora per un po’. Sì, perché un dato a me pare evidente: sarà che è stata da subito una partita ‘aperta’ in cui nessuna delle due squadre per motivi diversi aveva programmato di fare una gara difensiva, sarà perché un derby è sempre un derby, ma è stata una delle partite più divertenti che si sono viste quest’anno, probabilmente seconda solo a livello di calcio al filotto di gloria Vercelli + Vicenza all’andata e alla mezz’ora dopo il gol a freddo preso a Salò. E soprattutto è stata una di quelle in cui alla lunga siamo usciti meglio rispetto agli avversari in quanto a predominio e qualità di gioco. Se solo il pari fosse arrivato un po’ prima sono abbastanza certo che saremmo stati a parlare di un altro risultato.

In definitiva, premesso che una rondine non fa primavera, questa mi pare una squadra che ad oggi sta molto bene fisicamente. Sembra in primis a me una follia dirlo, dopo che abbiamo avuto la più lunga serie di infortuni e il mercato con più inattivi e lungodegenti che si ricordino a memoria d’uomo, per giunta giocando in un turno infrasettimanale. E ammetto di non essere in grado di quantificare quanto questa presunta brillantezza derivi da noi e quanto dall’atteggiamento spregiudicato degli avversari. Ma non mi spiego altrimenti se non anche con una buona condizione fisica un Gonzalez del genere che, alla sua età, al 92’ riesce ancora a trovare la forza per sgroppare e prendere una punizione che con un po’ più di culo e precisione ci avrebbe regalato una vittoria pazzesca. Complice anche l’infortunio di Piu nel finale che li ha lasciati temporaneamente in 10 nel momento più difficile, ho avuto davvero la netta sensazione che i tre punti fossero lì a un passo, tanto che causa il leggero ritardo della mia connessione a Eleven Sports ho portato il cellulare in un’altra stanza per evitare trilli e vibrazioni premonitori che mi anticipassero un gol.

Non sono d’accordo con chi sostiene che loro fossero poca cosa. Se noi eravamo in palla, loro per buona parte della gara hanno dimostrato di esserlo almeno quanto noi, con un Nicco che evidentemente aveva dei sassolini da togliersi dopo gli insulti dell’andata perché ha fatto un primo tempo insensato. E credo che il concetto di essere ‘poca cosa’ stia ormai dimostrando questo campionato essere totalmente relativo: tanto per dire, nel momento in cui sto scrivendo, la Virtus Verona sta vincendo 2-0 sul campo del Vicenza. Se non ci ho capito un cazzo o se qualcosa è cambiato non penso lo vedremo domenica, perché a sensazione sarà un’ altra partita ‘aperta’ in cui il giudizio tecnico potrebbe essere ingannevole e condizionato da una serie di altri fattori legati più alla giocata del singolo, ma più probabilmente lo vedremo a Piacenza. Ma ormai abbiamo imparato che in questo campionato fare programmi, tabelle, simulazioni lascia il tempo che trova. Si vive alla giornata, con la consapevolezza che ogni partita può sgretolare tutte le certezze acquisite fino a quel momento.

Jacopo

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La prima tragica tabella

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E alla fine ci sono riusciti. A otto partite dal termine sono costretto a rispolverare la vecchia e fantozziana tabella salvezza. Anzi visto che la situazione, Marchionni docet, era fino a pochi giorni fa senza speranza, sarà una “tabella retrocessione” dove i pronostici saranno, il più possibile, a nostro sfavore. Non la chiamerò “tabella play off” per scaramanzia ma per inerzia potrebbe trasformarsi anche nella tabella con vista promozione.

Tutte le squadre coinvolte nella lotta retrocessione avranno almeno 3-4 scontri diretti e questo sarà un innegabile vantaggio per chi in questo momento è fuori dalla zona retrocessione.  Altro dato da tenere in considerazione saranno le partite delle ultime due/tre giornate dove le motivazioni delle squadre con obbiettivi da raggiungere saranno determinanti nei confronti di squadre che non avranno più nulla da chiedere al campionato.

La tabella è un gioco, con le stesse probabilità che si realizzi di un sei al superenalotto ma aiuta a formulare alcune considerazioni: con la formula “primo non prenderle” si retrocede. Non basterà giocare per il pareggio perché almeno un paio di partite dobbiamo vincerle a tutti i costi.

Contro il Sangiuliano per vincere con un misero gol abbiamo dovuto tirare verso la porta 14 volte (almeno 6 di questi tiri sono state occasione da gol vere). Nelle ultime sconfitte non arrivavamo a 3-4 tiri verso la porta avversaria in 90 minuti, questo ha fatto la differenza, non la fase difensiva che è stata simile se non uguale alle precedenti partite, con l’unica differenza che non abbiamo subito un gol al primo tiro avversario, anche se al 30’ alla prima occasione i nostri avversari un gol lo avevano segnato, gentilmente trasformato in corner dall’arbitro.

Le partite che dobbiamo vincere a tutti i costi sono contro la Pergolettese in casa (scontro diretto tra un mese) e contro il Trento all’ultima giornata, sperando che sia uno scontro diretto per i play off e non per i play out.

Giocando con l’obbiettivo salvezza e con il minimo sforzo, molto probabilmente alla fine del campionato ci troveremo tra il dodicesimo e l’undicesimo posto che grazie alla finale di Coppa Italia Vicenza-Juve NG potrebbe riservarci l’ultimo posto utile per i play off. A maggio (si spera) recupereremo infortunati e la miglior forma degli ultimi arrivati, forse riusciremo a vedere in campo per 90 minuti anche Laazar e allora sarà tutta un’altra storia.

in neretto le partite in trasferta

pos Squadra pt attuali 31g pt 32g pt 33g pt 34g pt totale punti
10 Padova 40 arzignano 1 pro sesto 1 albinoleffe 0 renate 1 43
11 Trento 40 pro sesto 0 pergolettese 3 virtus verona 1 feralpisalò 1 45
12 Novara 40 juve ng 0 pro patria 1 pordenone 0 piacenza 1 42
13 Virtus Verona 39 sangiuliano 1 vicenza 0 trento 1 pergolettese 1 42
14 Pro Vercelli 36 albinoleffe 0 juve ng 3 pergolettese 0 sangiuliano 1 40
15 Pergolettese 35 renate 3 trento 0 pro vercelli 3 virtus verona 1 42
16 Mantova 35 piacenza 0 arzignano 3 feralpisalò 0 juve ng 1 39
17 AlbinoLeffe 34 pro vercelli 3 sangiuliano 0 padova 3 pro patria 1 41
18 Sangiuliano 34 virtus verona 1 albinoleffe 3 arzignano 1 pro vercelli 1 40
19 Triestina 26 pro patria 3 renate 1 vicenza 0 lecco 0 30
20 Piacenza 25 mantova 3 pordenone 0 lecco 3 novara 1 32
 

 

 

pos Squadra pt alla 34g 35g pt 36g pt 37g pt 38g pt totale punti 
10 Trento 45 vicenza 0 padova 3 albinoleffe 1 novara 0 49
11 Padova 43 sangiuliano 3 trento 0 lecco 3 mantova 1 50
12 Pergolettese 42 novara 0 vicenza 1 pro sesto 0 triestina 0 43
13 Novara 42 pergolettese 3 arzignano 1 feralpisalò 0 trento 3 49
14 Virtus Verona 42 pro sesto 0 albinoleffe 3 renate 0 juve ng 3 48
15 AlbinoLeffe 41 mantova 3 virtus verona 0 trento 1 pordenone 0 45
16 Pro Vercelli 40 arzignano 3 pordenone 0 mantova 3 lecco 0 46
17 Sangiuliano 40 padova 0 juve ng 0 triestina 0 pro patria 3 43
18 Mantova 39 albinoleffe 0 renate 3 pro vercelli 0 padova 1 43
19 Piacenza 32 triestina 0 pro sesto 0 pro patria 3 vicenza 0 35
20 Triestina 30 piacenza 3 feralpisalò 0 sangiuliano 3 pergolettese 3 39

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