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La prigione dorata

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Sono tre anni che abbiamo risvegliato tutti coloro ai quali è scoppiato il fegato per dieci anni a vederci in B e in A e che ora invece ci pisciano in testa. Siamo tornati ciò che siamo stati per 33 anni in soli sei mesi, mannaggia a voi e a chi non ve lo dice!

Parliamo per una volta di ciò che col campo centra e pensiamo (sbagliando chiaramente) centri poco. Ciò che viene chiamata società di calcio.

<<La nostra società è una società di merda, perchè ci sono solo “yes-man” che obbediscono a MDS>>.

Questa frase che ho appena riportato, giusta o sbagliata che sia, rappresenta il pensiero più o meno condiviso da una buona fetta della tifoseria soprattutto nei momenti di difficoltà, in particolare nelle retrocessioni. O meglio, è giusto dire rappresentava. Se è vero che non c’è mai limite al peggio( soprattutto a Novara aggiungerei), direi che è forse arrivato il momento di cambiare la frase in una più veritiera:

<<La nostra società è una merda, perché ci sono “yes-man” senza ordini.”>>

Sembra infatti ormai chiaro a tutti come i problemi del Novara Calcio attuale siano da ricercarsi ad una società e proprietà ormai completamente assente dal tessuto sociale della città. E mi pare anche ovvio, visti gli oltre duemila km da qui alla Romania!

Una società che è ormai priva di un capo. Di un leader. Di qualcuno che venga a fare casino in ufficio e mandi a fanculo qualcuno se necessario.

Pensateci un secondo: immaginate voi tutti, qualunque professione svolgiate, di avere qualcuno sottoposto a voi e di sfruttarlo. Ora, se il vostro superiore non vi dicesse nulla a riguardo, voi cambiereste il vostro atteggiamento? Evidentemente no.

A mio modo di vedere è inutile prendersela con Ludi o Viali, dove comunque è evidente come i suddetti  (Ernesto ed Evaristo, come il c…destro e quello sinistro) stiano sbagliando tutto ciò che si può sbagliare. Se dal grande capo non arrivano segnali, il loro atteggiamento non cambia, benchè ciò non sia fatto con cattiveria secondo me (vedi continue analisi differenti dal resto del mondo e alibi), ma semplicemente rispecchi il paragone che vi ho proposto prima. Ancora più sconcertante è tra l’altro il fatto che una persona (MDS) che continui a mettere soldi (perchè il grano lo caccia, male, ma lo caccia) sia totalmente disinteressato al prodotto finale di cio’ su cui investe, quasi fosse un semplice modo per spendere dei soldi. Che poi in questo, se proprio dovesse essere cosi’, almeno li dia a me caro e illustrissimo dottor Massimo De Salvo, come semplice paracadute in vista della laurea in Lettere.

Una società che ha creato e distrutto tutto con le sue stesse mani. Anzi direi con un solo gravissimo errore: sottovalutare il capitale umano di una società di calcio, i propri tifosi, calpestando la loro intelligenza critica con costanti prese in giro, tante belle parole e propositi finiti nel dimenticatoio a far compagnia al nostro presidente immaginario.

La verità è che siamo chiusi in una prigione dorata, aspettando qualcuno che ci liberi, paradossalmente non avendo certezze su costui, ma sapendo che peggio di cosi’, e non parlo sportivamente parlando, difficilmente si potrà fare.

E questa è già una tua sconfitta caro dottor De Salvo.

Francesco Sartorio

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Qui ed ora

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Quando eravamo ancora sullo 0-0, confrontandomi su WhatsApp col Sarto e col Vannu scrivevo: “per me fisicamente stiamo meglio di loro: appena calano fisicamente ce li inculiamo, non reggono il nostro ritmo”. A parte gli insulti che mi sono preso quando 5 minuti dopo ha segnato Nicco, credo che non sarei andato troppo lontano dalla realtà se solo fossimo riusciti a tenere quello 0-0 ancora per un po’. Sì, perché un dato a me pare evidente: sarà che è stata da subito una partita ‘aperta’ in cui nessuna delle due squadre per motivi diversi aveva programmato di fare una gara difensiva, sarà perché un derby è sempre un derby, ma è stata una delle partite più divertenti che si sono viste quest’anno, probabilmente seconda solo a livello di calcio al filotto di gloria Vercelli + Vicenza all’andata e alla mezz’ora dopo il gol a freddo preso a Salò. E soprattutto è stata una di quelle in cui alla lunga siamo usciti meglio rispetto agli avversari in quanto a predominio e qualità di gioco. Se solo il pari fosse arrivato un po’ prima sono abbastanza certo che saremmo stati a parlare di un altro risultato.

In definitiva, premesso che una rondine non fa primavera, questa mi pare una squadra che ad oggi sta molto bene fisicamente. Sembra in primis a me una follia dirlo, dopo che abbiamo avuto la più lunga serie di infortuni e il mercato con più inattivi e lungodegenti che si ricordino a memoria d’uomo, per giunta giocando in un turno infrasettimanale. E ammetto di non essere in grado di quantificare quanto questa presunta brillantezza derivi da noi e quanto dall’atteggiamento spregiudicato degli avversari. Ma non mi spiego altrimenti se non anche con una buona condizione fisica un Gonzalez del genere che, alla sua età, al 92’ riesce ancora a trovare la forza per sgroppare e prendere una punizione che con un po’ più di culo e precisione ci avrebbe regalato una vittoria pazzesca. Complice anche l’infortunio di Piu nel finale che li ha lasciati temporaneamente in 10 nel momento più difficile, ho avuto davvero la netta sensazione che i tre punti fossero lì a un passo, tanto che causa il leggero ritardo della mia connessione a Eleven Sports ho portato il cellulare in un’altra stanza per evitare trilli e vibrazioni premonitori che mi anticipassero un gol.

Non sono d’accordo con chi sostiene che loro fossero poca cosa. Se noi eravamo in palla, loro per buona parte della gara hanno dimostrato di esserlo almeno quanto noi, con un Nicco che evidentemente aveva dei sassolini da togliersi dopo gli insulti dell’andata perché ha fatto un primo tempo insensato. E credo che il concetto di essere ‘poca cosa’ stia ormai dimostrando questo campionato essere totalmente relativo: tanto per dire, nel momento in cui sto scrivendo, la Virtus Verona sta vincendo 2-0 sul campo del Vicenza. Se non ci ho capito un cazzo o se qualcosa è cambiato non penso lo vedremo domenica, perché a sensazione sarà un’ altra partita ‘aperta’ in cui il giudizio tecnico potrebbe essere ingannevole e condizionato da una serie di altri fattori legati più alla giocata del singolo, ma più probabilmente lo vedremo a Piacenza. Ma ormai abbiamo imparato che in questo campionato fare programmi, tabelle, simulazioni lascia il tempo che trova. Si vive alla giornata, con la consapevolezza che ogni partita può sgretolare tutte le certezze acquisite fino a quel momento.

Jacopo

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La prima tragica tabella

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E alla fine ci sono riusciti. A otto partite dal termine sono costretto a rispolverare la vecchia e fantozziana tabella salvezza. Anzi visto che la situazione, Marchionni docet, era fino a pochi giorni fa senza speranza, sarà una “tabella retrocessione” dove i pronostici saranno, il più possibile, a nostro sfavore. Non la chiamerò “tabella play off” per scaramanzia ma per inerzia potrebbe trasformarsi anche nella tabella con vista promozione.

Tutte le squadre coinvolte nella lotta retrocessione avranno almeno 3-4 scontri diretti e questo sarà un innegabile vantaggio per chi in questo momento è fuori dalla zona retrocessione.  Altro dato da tenere in considerazione saranno le partite delle ultime due/tre giornate dove le motivazioni delle squadre con obbiettivi da raggiungere saranno determinanti nei confronti di squadre che non avranno più nulla da chiedere al campionato.

La tabella è un gioco, con le stesse probabilità che si realizzi di un sei al superenalotto ma aiuta a formulare alcune considerazioni: con la formula “primo non prenderle” si retrocede. Non basterà giocare per il pareggio perché almeno un paio di partite dobbiamo vincerle a tutti i costi.

Contro il Sangiuliano per vincere con un misero gol abbiamo dovuto tirare verso la porta 14 volte (almeno 6 di questi tiri sono state occasione da gol vere). Nelle ultime sconfitte non arrivavamo a 3-4 tiri verso la porta avversaria in 90 minuti, questo ha fatto la differenza, non la fase difensiva che è stata simile se non uguale alle precedenti partite, con l’unica differenza che non abbiamo subito un gol al primo tiro avversario, anche se al 30’ alla prima occasione i nostri avversari un gol lo avevano segnato, gentilmente trasformato in corner dall’arbitro.

Le partite che dobbiamo vincere a tutti i costi sono contro la Pergolettese in casa (scontro diretto tra un mese) e contro il Trento all’ultima giornata, sperando che sia uno scontro diretto per i play off e non per i play out.

Giocando con l’obbiettivo salvezza e con il minimo sforzo, molto probabilmente alla fine del campionato ci troveremo tra il dodicesimo e l’undicesimo posto che grazie alla finale di Coppa Italia Vicenza-Juve NG potrebbe riservarci l’ultimo posto utile per i play off. A maggio (si spera) recupereremo infortunati e la miglior forma degli ultimi arrivati, forse riusciremo a vedere in campo per 90 minuti anche Laazar e allora sarà tutta un’altra storia.

in neretto le partite in trasferta

pos Squadra pt attuali 31g pt 32g pt 33g pt 34g pt totale punti
10 Padova 40 arzignano 1 pro sesto 1 albinoleffe 0 renate 1 43
11 Trento 40 pro sesto 0 pergolettese 3 virtus verona 1 feralpisalò 1 45
12 Novara 40 juve ng 0 pro patria 1 pordenone 0 piacenza 1 42
13 Virtus Verona 39 sangiuliano 1 vicenza 0 trento 1 pergolettese 1 42
14 Pro Vercelli 36 albinoleffe 0 juve ng 3 pergolettese 0 sangiuliano 1 40
15 Pergolettese 35 renate 3 trento 0 pro vercelli 3 virtus verona 1 42
16 Mantova 35 piacenza 0 arzignano 3 feralpisalò 0 juve ng 1 39
17 AlbinoLeffe 34 pro vercelli 3 sangiuliano 0 padova 3 pro patria 1 41
18 Sangiuliano 34 virtus verona 1 albinoleffe 3 arzignano 1 pro vercelli 1 40
19 Triestina 26 pro patria 3 renate 1 vicenza 0 lecco 0 30
20 Piacenza 25 mantova 3 pordenone 0 lecco 3 novara 1 32
 

 

 

pos Squadra pt alla 34g 35g pt 36g pt 37g pt 38g pt totale punti 
10 Trento 45 vicenza 0 padova 3 albinoleffe 1 novara 0 49
11 Padova 43 sangiuliano 3 trento 0 lecco 3 mantova 1 50
12 Pergolettese 42 novara 0 vicenza 1 pro sesto 0 triestina 0 43
13 Novara 42 pergolettese 3 arzignano 1 feralpisalò 0 trento 3 49
14 Virtus Verona 42 pro sesto 0 albinoleffe 3 renate 0 juve ng 3 48
15 AlbinoLeffe 41 mantova 3 virtus verona 0 trento 1 pordenone 0 45
16 Pro Vercelli 40 arzignano 3 pordenone 0 mantova 3 lecco 0 46
17 Sangiuliano 40 padova 0 juve ng 0 triestina 0 pro patria 3 43
18 Mantova 39 albinoleffe 0 renate 3 pro vercelli 0 padova 1 43
19 Piacenza 32 triestina 0 pro sesto 0 pro patria 3 vicenza 0 35
20 Triestina 30 piacenza 3 feralpisalò 0 sangiuliano 3 pergolettese 3 39

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La VIDEO-MOVIOLA di Novara-Pro Sesto

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Grazie alle immagini in campo aperto di Roberto Fabbrica sulla pagina facebook dei Fedelissimi possiamo verificare la regolarità del gol della Pro Sesto. Il primo dubbio è su un possibile fuorigioco. Non è semplice la valutazione, considerata la velocità dell’azione ed il numero elevato di giocatori sulla stessa linea ma l’impressione è che il giocatore del Novara in basso a destra tenga in gioco l’attaccante della Pro Sesto che riceve il pallone.

Nella stessa azione però, Gerbi compie una scorrettezza evidente tirando oltre il lecito la maglia di Ranieri che cadendo ostacola il suo compagno. Scorrettezza a parte i nostri difensori dovevano gestire meglio quella situazione.

Un altro episodio da analizzare (unicamente perché segnalato da Vannu) è un potenziale rigore non concesso al Novara. Al 37’ Galuppini reclama per un fallo di mano in area che le immagini escludono nella maniera più assoluta.

Infine, il terribile incidente al povero Bonaccorsi. Il portiere Del Frate compie un grande intervento senza commettere fallo. Purtroppo Samu, cade proprio sul suo braccio spezzandolo. Bravo Ranieri, l’unico che rimane al suo fianco.

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