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Il rigagnolo di via Patti

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Tra le tante cose che adoro dello stadio, c’è il piccolo fiumiciattolo di persone che a fine partita si allontana a passo svelto e ben deciso in via Patti, passando davanti al Piazzano e disperdendosi poi verso il bar Novara. Un piccolo fiume composto puntualmente da allenatori, direttori sportivi, tecnici ed ahimè esperti di diritto sportivo.
Adoro sedermi su una delle vecchie panchine verdi e osservare, ascoltare, captando fra italiano e dialetto novarese, i vari punti di vista sulla partita.
Giovedì scorso, dopo la vittoria con l’Arzachena, mi sono messo ad osservare il fu fiume, ormai rigagnolo, composto per lo più da pensionati, fancazzisti e veri cuori azzurri, a casa in ferie.
E nonostante le dimensioni si siano ormai ridotte rispetto alle grandi piene di qualche anno fa, non ho potuto far a meno di notare un’enorme amore nella maggior parte dei presenti. Sarò un inguaribile romantico, ma giudico l’amore vero solo se incondizionato. E cosa è più incondizionato dell’amore per la propria squadra, di giovedì, in pieno pomeriggio, con il Novara ottavo in lega Pro contro l’Arzachena?

Tempo fa mi domandavo come portare giovani allo stadio. Il vento è cambiato e ora non lo reputo più una nostra priorità. Quantomeno, in termini assoluti lo rimane. Ma giudicando il breve tempo, l’unico obiettivo che da tifoso mi impongo è quello di non disperdere il rigagnolo di far sì che resti a lungo un fiume azzurro, colmo di passione. E pazienza se oggi tutti i “tifosi” sono arrabbiati per avere perso con il Monza in coppa Italia di lega Pro. Chi ama veramente ci crede. Non è il momento di mollare né il momento di farsi da parte. È piuttosto il momento di essere tifosi fino in fondo, senza pretendere nulla.

Forza Novara, domenica tutti allo stadio a sostenere i ragazzi!!

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I numeri di Virtus Verona-Novara

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La Virtus Verona affronta il Novara con un modulo diverso da quello utilizzato fino ad ora schierando un 4-3-2-1. Il Novara gioca con due punte e la sottopunta Donadio che si posiziona sulla fascia sinistra senza mai esercitare il ruolo di trequartista, in un 4-3-3 anomalo, ancora più offensivo del solito, ma funzionale. Nel secondo tempo la Virtus tornerà al 3-4-1-2 prendendo possesso del centrocampo.

È stata una bella partita, entrambe le squadre hanno giocato a ritmi elevati e anche se la Virtus Verona è stata più pericolosa il Novara non ha mai rinunciato al suo gioco e ad attaccare. È raro vedere in serie C una partita così intensa e piena di emozioni. Per uno spettatore neutrale è stato sicuramente uno spettacolo godibile, per noi tifosi non sono mancati i soliti santi e madonne per errori, pericoli e svarioni arbitrali.

Da sottolineare che il Novara ha rinunciato a cinque “presunti” titolari per tutta la partita (Khailoti, Migliardi/Urso, Ranieri, D’orazio e Gerardini) senza modificare intensità e qualità di gioco. Rimangono gli errori/amnesie individuali (almeno tre se non quattro anche venerdì sera) che possono vanificare in qualsiasi momento le buone prestazioni.

I numeri questa volta sono tutti a favore del nostro avversario: possesso palla Virtus Verona 56% Novara 44%. Tiri in porta Virtus Verona 13 Novara 6. Indice XG Virtus Verona 1,96 Novara 0,99.

Secondo l’algoritmo il risultato doveva essere 2-1 per la Virtus, secondo me il pareggio è più che giusto.

Come vengono misurati i dati e calcolati gli indici era stato spiegato nella “prima puntata” che trovate qui. Aggiungo che l’indice XG è calcolato (non da me chiaramente) tramite un algoritmo che utilizza una combinazione di fattori: precisione del tiro (in/off target, dentro o fuori la porta), frequenza dei tiri (numero di tiri), pericolosità e posizione dell’attacco, pressione d’attacco complessiva. Capisco che possa sembrare strano che il Novara risulti la squadra con il migliore indice Xg (gol previsti) del girone A ma i criteri sono uguali per tutti le squadre e almeno i dati (che non sono miei ma di società specializzata) non dovrebbero essere in discussione.

L’interpretazione dei dati può essere invece individuale e personale. Può essere negativa: se creiamo tanto e segniamo poco significa che l’attacco fa schifo, che chi arriva al tiro non ha la freddezza, la precisione o la forza di segnare. Ovvero può essere critica sul modo di giocare: creiamo e attacchiamo tanto ma lasciamo spazi per il contropiede avversario, meglio coprirsi e rinunciare al gioco d’attacco per conservare il risultato. Oppure l’interpretazione può essere positiva: se creiamo tanto vuol dire che la struttura di gioco funziona, fa arrivare la squadra tante volte al tiro, cosa rara in serie C e che migliorando la finalizzazione le cose possono migliorare. Sicuramente un elevato indice Xg non significa che siamo i migliori, che è solo sfortuna se non vinciamo le partite e che nei prossimi match segneremo e vinceremo tutte le partite. Questo non è mai stato scritto.

Sabato affronteremo la Pro Sesto allenata da Parravicini che è una squadra molto diversa da quella impostata da Andreoletti nella scorsa stagione. Ultimi nella classifica del possesso palla, penultimi in quella dei tiri verso la porta avversaria e come indice Xg, hanno subito i nostri stessi gol; eppure, hanno quattro punti in più di noi.

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I numeri di Novara-Giana Erminio

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Se lasci il controllo della palla al tuo avversario per 25 minuti, non superi più la metà campo e non hai la difesa dell’Inter è molto probabile che il tuo avversario anche se di basso livello come la Giana Erminio segni un gol impossibile al novantesimo. Errore da matita rossa per Buzzegoli che, come tutta la squadra, deve crescere ed imparare dagli errori.

Per la prima volta quest’anno i nostri avversari hanno avuto un possesso palla superiore (54% Giana 46% Novara). La differenza comunque è minima ed indica un equilibrio tra le due squadre.Il Novara ha tirato di più verso la porta avversaria (13 tiri del Novara contro 6 della Giana) ma l’indice XG nonostante un lieve vantaggio del Novara, spiega che il pareggio non è stato così ingiusto: Novara 1,56 Giana 1,24.

Il Novara si conferma una squadra che crea molte occasioni da gol, è addirittura al vertice nella classifica generale dei gol attesi e nettamente prima in quella dei gol attesi in casa (vedi tabella). Probabilmente non apprezziamo abbastanza questa dote degli azzurri, giustamente offuscata dai pessimi risultati ma il confronto con i dati delle nostre rivali, quelle in lotta per non retrocedere, induce ad un certo, flebile ottimismo. Creare occasioni da gol è merce rara nella terza serie: Alessandria, Pro Sesto, la stessa Giana creano pochissimo e raccolgono di conseguenza. Al Novara manca lo step successivo: freddezza sotto porta (Scappini deve mangiarsi tre gol per farne uno) e un pizzico di fortuna, quattro legni in cinque partite fanno oggettivamente la differenza, soprattutto sul fondo della classifica.

La prossima avversaria del Novara sarà la Virtus Verona che normalmente gioca con un 3-4-1-2 ed un trio d’attacco molto insidioso (Danti – Casarotto – Gomez). Alla Virtus non interessa il possesso palla, lasciato spesso e volentieri all’avversario, non eccelle in nessun indice, tira in porta molto meno del Novara e subisce mediamente molti più tiri in porta del Novara; eppure, la classifica parla chiaro, i veneti hanno già otto punti in più del Novara. È una squadra cinica che gioca a memoria, una vera montagna da scalare per questo Novara.

 

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I numeri di Padova-Novara

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Se nelle prime tre partite i numeri raccontavano una storia diversa da quella del campo, contro il Padova anche i numeri certificano la disfatta azzurra.

Il possesso palla è stato pressoché identico (51% Novara 49% Padova). Soprattutto nel primo tempo il Padova ha lasciato il pallino del gioco al Novara per poi colpirlo al momento giusto, come da programma. La preparazione della partita dei nostri avversari sta diventando fin troppo semplice per la ripetitività delle lacune difensive del Novara.

Il Novara è stato inesistente in fase offensiva: solo quattro tiri verso la porta avversaria in novantacinque minuti anche se due di questi sono stati occasioni da gol importanti (indice XG 0,71). Il nuovo modulo proposto da Buzzegoli oltre a non migliorare per niente la fase difensiva ha annullato il peso offensivo della squadra.

In fase difensiva il Novara ha subito tredici tiri con un indice XGa di 1,71. È troppo facile segnare a questa squadra, ormai i nostri avversari conoscono i difetti del nostro assetto e con calma aspettano il momento giusto per punirci. Nelle ultime tre partite i nostri avversari hanno overperformato approfittando della fragilità del Novara.

Il nostro prossimo avversario, la Giana Erminio si può considerare come una squadra del nostro livello. Ha un bassissimo potenziale offensivo (tira mediamente 7,5 volte in porta a partita con un indice XG di 1,24) il più basso della categoria insieme all’Alessandria ma subisce mediamente poco con un indice XGa tra i migliori della categoria anche se ha già preso undici gol, indice di una certa fragilità difensiva. Gioca con un 3-5-2 classico con due punte centrali.

La classifica generale dei vari indici comincia a gratificare le squadre di vertice. Il Mantova fa del possesso palla il suo punto di forza (72% contro la Giana, 67,50% di media in quattro partite). Il Vicenza ed il Padova dominano in fase difensiva mentre in fase offensiva troviamo ai vertici Vicenza e Triestina insieme a Novara e Pergolettese. Anomali i dati della Virtus Verona che non eccelle in nulla ma ha ben dieci punti in classifica.

Il Novara è una squadra giovane ma è da sfatare il mito che i giovani stanno giocando per la regola del minutaggio. Alessandria, Pro patria e addirittura Trento hanno affrontato il Novara con un minutaggio di giocatori giovani superiore agli azzurri. Nelle prime quattro partite il Novara non si è mai avvicinato al minutaggio massimo consentito (450 minuti) contrariamente a quanto avveniva al Novara di Banchieri che si avvicinava sempre al massimo minutaggio consentito. Con questa tendenza anche l’obbiettivo di incassare soldi con la regola del minutaggio è vanificato.

I giovani giocano per scelta e non per convenienza. Questo è un altro problema.

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