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Fantaintervista (neanche tanto “fanta”) a Mister Viali

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-Mister Viali; la informo subito che questa non sarà un’intervista con domande compiacenti tipo quelle che le vengono poste da una stampa di regime al termine delle partite pareggiate al Piola. Se intende continuare digiti 1, se vuole passare alla domanda successiva digiti 2, se vuole che le ripeta tutto digiti 3, se vuole parlare con il duo Barbero/Faranna si impicchi, se intende porre fine a questa intervista digiti #

… Mister, ha digitato il 4 che non era contemplato, corregga per favore-

1 …- ho fatto giusto?  Ah, meno male!! No, perchè con i numeri ci prendo poco, come quando negli spogliatoi comunico ai ragazzi il modulo con cui giocheremo, mi confondo spesso, e loro non ci capiscono più un cazzo. Questi schemi, come si dice a Vaprio d’Agogna dove sono nato, “me fann uscì pazz”, Pensi un po’ che non sono ancora riuscito a capire perchè la somma dei numeri dia sempre 10 quando in campo si va in 11: per me il 4-3-3 non esiste, semmai il 5-3-3, ovvero portiere più 4 difensori e gli altri … come del resto il 5-3-1-2 con Mallamo e Schiavi dietro le punte … no aspetta … una punta dietro ai due trequartisti … no, attaccanti, dunque tre quarti di Bove li metto nel congelatore, e con il cappello del prete ci faccio il brasato per Natale!!-

-Vaprio D’Agogna?? Ma, scusi Mister, ma lei non è nato a Vaprio d’Adda?-

Si, certo, ma l’ Agogna ha uno schema che va in profondità dai 3-5-1-2 centimetri, mentre l’ Adda non ci tocco nemmeno sulla punta dei piedi, e visto come sta andando questa stagione meglio essere previdenti e stare con i piedi per terra, insomma, come disse Giancarlo Antonioni “vado a sciacquar i panni in Arno-

No Mister, guardi che si tratta di Alessandro Manzoni … –

Alessandro Manzoni ??  mmhh, mi lasci pensare, In quale squadra gioca??-

Vabbè, dai, lasciamo perdere e passiamo oltre : A parte il primo campionato da allenatore alla Lupa Piacenza nel girone emiliano di Eccellenza in cui ottenne la promozione, nelle sue esperienze successive ha sempre collezionato solo play out, come successe con la Pro Piacenza e successivamente a Cuneo, e esoneri come al Süd Tirol, quando, sollevato dalla guida tecnica, lasciò la panchina in mano a Alberto Colombo, che infilò quattro vittorie di fila salvando la squadra con due giornate di anticipo. Dunque il suo curriculum risulta essere tutt’altro che brillante; sperra di migliorarlo qui a Novara?-

Allora, cerchi di capire bene quello che le sto per dire: Innanzi tutto posso affermare che quella sera di inizio luglio 2018, che tra l’altro faceva un caldo della Madonna e c’era una esercitazione della squadra acrobatica delle zanzare di Comacchio, al Circul dla Crava Charly mi costrinse a firmare il contratto che mi legava al Novara per un anno. Solo dopo aver cenato a barbera e paniscia e piedini di maiale, rileggendo il contratto sul quale avevo appena apposto la firma, notavo che una macchia viola riconducibile al barbera aveva reso illeggibile la parola successiva a “play”, quindi io, avendo conosciuto solo i play out, ho aggiunto a mano sopra la macchia viola, la parola “out, quindi il problema è che ora sono costretto dal contratto stesso a centrare almeno i play out , porca puttana Eva, io al Circul dla Crava non ci volevo andare quella sera”-

Si mormora che lo spogliatoio non sia così compatto e in armonia come lei vorrebbe farci credere. Cosa ci può dire a tal riguardo.-

Allora, queste sono notizie false e tendenziose partorite dalla gelosia e dalla rabbia dei tifosi Cuneesi contrari alla mia partenza, i quali, per riprendersi dalla atroce delusione, dopo una festa sontuosa organizzata per salutarmi, durata tre giorni e tre notti, in cui al più sobrio di loro è stata garantita l’ iscrizione al comitato alcoolisti anonimi, hanno volutamente scambiato il nobile gesto di Cinaglia di raccogliere da terra la stampella di Ronaldompeu, con un ceffone per avere lui perso il settecentoquarantasettesimo pallone in questa stagione. Sottolineo, a tal riguardo che ovunque io abbia allenato, per salutare la mia partenza si sono organizzate feste della durata di almeno cinque giorni, e in Tirolo hanno fatto persino i fuochi di artificio.-  

-Lei nelle sue conferenze stampa parla spessissimo di intensità e densità; non le pare che questi due sostantivi lei li spenda in ogni situazione anche fuori luogo?-

Intanto anche Giorgio Gaber in una sua canzone affermava che “l’intensità è partecipazione …” Se lo dice lui allora va bene, se lo dico io mi criticate …

Mister, Gaber cantava che la “libertà” è partecipazione, l’intensità è tutta un’ altra cosa eh!!

Ah, e allora la densità che cosa cavolo è?-

Allora mister, glielo spiego io: Stato di fluidità ridotta o di avanzata concentrazione, spesso concomitante a fenomeni di ammassamento, agglomeramento o a particolari aspetti di pastosità, compattezza, opacità: come ad esempio la densità dei vapori, della nebbia; la densità del fogliame, della folla, della colla, della crema-

Ecco, esatto, proprio quello che intendo io e che ho spiegato ai ragazzi, ma vallo a dire a Di Gregorio che di densità in quanto a parate ne fa 2 a partita e il resto sono gol, o parlane con Padre Chiosa che di denso e intenso sa dire solo preghiere prima di coricarsi, mentre sono gli avversari a pregare con intensità affinchè sia lui a marcarli, o vai a spiegarlo a Ronaldeu Pompaldo che corre con la stessa intensità di un bradipo, o a Manconi che di denso ha solo il numero dei bestemmioni che tira quando, in fase di riscaldamento io chiamo un altro per entrare in campo, oppure Cinaglia che tanto tanto intensamente con il corpo e con la mente, per dirla alla Julio Iglesias, si ostina a effettuare cross non più alti da terra 47 centimetri! Va la che te lo dico io, che non è mica facile centrare i play out con questi fenomeni eh!! 

C’è chi afferma che con questa rosa si potrebbero raggiungere traguardi ambiziosi …-

-Guardi eh, non mi dica queste cose che altrimenti mi incazzo come un gilet jaune quando incontra Macron: Charly ha comprato chi cazzo ha voluto lui quando io gli avevo indicato di mettermi a disposizione giocatori con determinate caratteristiche: ad esempio gli avevo chiesto un regista e lui mi ha dato un regista compresa la sedia del regista, così il nostro numero 14 (giusto per non fare nomi), ogni tanto si siede e si riposa un po’, poi mi ha preso un centrocampista dotato di buona corsa come Cattaneo che corre sempre senza mai fermarsi anche quando deve fare la doccia e confonde le idee a tutti. Si figuri che il povero Lorenzo De Mani è costretto a spruzzargli il ghiaccio correndogli dietro persino nel parcheggio di Novarello.  Ho preteso un centrocampo massiccio, composto da fisiconi e mi sono trovato quattro dei sette nani che Ceneretola ha svenduto in quanto non più buoni nemmeno a trombarla; il più basso degli avversari sin qui incontrati è alto come la vostra cupola mentre Mallamo, Schiavi, Stoppa, Cattaneo gli stanno a fianco come il campanile dell’Alfieri. Per fortuna abbiamo Sciaudone che dalla società è considerato “uomo spogliatoio”, ed è sempre l’ultimo ad andarsene … dopo aver passato il mocio e ripulito bene tutto-

Sarà un caso, ma proprio quando lei era in tribuna, in quanto squalificato, è arrivata la prima vittoria casalinga per giunta con una goleada; Non le pare un segno del destino?-

-In questo momento ho la sensazione che lei mi stia provocando, e io non voglio cadere nei tranelli che voi di “Novara siamo noi” piazzate in continuazione. Anzi vi dico che quelli che mi intervistano dopo le partite sono molto più educati e comprensivi di voi e che in pizzeria si limitano prendendo sempre la margherita con l’acqua minerale per non farmi spendere troppo. Loro si che hanno sensibilità !-

-Si sta avvicinando il Natale, quale regalo della società  vorrebbe trovare sotto l’albero?-

Al fine di poter realizzare il mio gioco pimpante e sbarazzino, che mi ha consentito di conquistare in più di un’occasione i play out, avevo indicato a Charly di prendermi un attaccante giovane, fresco, di buona corsa, affidabile fisicamente, non come Cacia che, come dite dalle vostre parti, l’è sempar rutt, un attaccante italiano che sia in forma da subito, uno che non conoscendo l’ambiente e la città si voglia mettere in gioco per sfondare, e che non frequenti la movida novarese e nemmeno quella vercellese, come capitato a qualcuno tempo fa. Sarebbe meglio non avesse la barba, giusto per non innescare l’ effetto comunista alla Sollier, che non so nemmeno chi cazzo sia, ma però fatanto figo citarlo. Comunque, seguendo fedelmente le mie indicazione mi hanno preso Gonzalez, come del resto da me chiaramente indicato. Se poi la società volesse ringiovanire anche il centrocampo potrebbe fare un pensierino a Buzzegoli che Novara la conosce bene, al punto che potrebbe recarsi autonomamente al distaccamento San Giuliano dell’ Ospedale Maggiore, in via Piazza d’armi, per le consuete visite mediche.- 

-Mister Viali; Non sarebbe ora di dare continuità al gioco e offrire qualche soddisfazione al suo Presidente?-

-Il mio Presidente non ricordo nemmeno che faccia abbia, avendolo incontrato una sola volta quando ho effettuato gli esami del sangue presso la clinica San Gaudenzio di Novara, e lui era in coda dalle 07:15 per il prelievo. Ha dato di matto quando ha saputo che avrebbe dovuto pagare il ticket. Mi pare di ricordare sfoggiasse uno stranissimo taglio di capelli, di quelli che vanno di moda in Corea del Nord-

-Rispondendo alla prossima domanda la prego di essere sincero, così la nomineremo cittadino onorario di Vaprio d’Agogna: dopo la bella vittoria ottenuta finalmente al Piola contro l’Olbia, ritiene di avere messo a tacere le voci che la volevano esonerato?-

Mi avvalgo della facoltà di non rispondere, d’ora in poi parlerò solo in presenza di Barbero, Faranna … e … come si chiama l’altro? … ah si, Peppino Molina.-

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Nonnopipo

 

 

Novara perchè è la mia città, il Novara calcio perchè è la squadra della mia città, il dialetto perchè se il futuro è una porta il passato è la chiave per aprirla. Forsa Nuara tüta la vita.

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Qui ed ora

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Quando eravamo ancora sullo 0-0, confrontandomi su WhatsApp col Sarto e col Vannu scrivevo: “per me fisicamente stiamo meglio di loro: appena calano fisicamente ce li inculiamo, non reggono il nostro ritmo”. A parte gli insulti che mi sono preso quando 5 minuti dopo ha segnato Nicco, credo che non sarei andato troppo lontano dalla realtà se solo fossimo riusciti a tenere quello 0-0 ancora per un po’. Sì, perché un dato a me pare evidente: sarà che è stata da subito una partita ‘aperta’ in cui nessuna delle due squadre per motivi diversi aveva programmato di fare una gara difensiva, sarà perché un derby è sempre un derby, ma è stata una delle partite più divertenti che si sono viste quest’anno, probabilmente seconda solo a livello di calcio al filotto di gloria Vercelli + Vicenza all’andata e alla mezz’ora dopo il gol a freddo preso a Salò. E soprattutto è stata una di quelle in cui alla lunga siamo usciti meglio rispetto agli avversari in quanto a predominio e qualità di gioco. Se solo il pari fosse arrivato un po’ prima sono abbastanza certo che saremmo stati a parlare di un altro risultato.

In definitiva, premesso che una rondine non fa primavera, questa mi pare una squadra che ad oggi sta molto bene fisicamente. Sembra in primis a me una follia dirlo, dopo che abbiamo avuto la più lunga serie di infortuni e il mercato con più inattivi e lungodegenti che si ricordino a memoria d’uomo, per giunta giocando in un turno infrasettimanale. E ammetto di non essere in grado di quantificare quanto questa presunta brillantezza derivi da noi e quanto dall’atteggiamento spregiudicato degli avversari. Ma non mi spiego altrimenti se non anche con una buona condizione fisica un Gonzalez del genere che, alla sua età, al 92’ riesce ancora a trovare la forza per sgroppare e prendere una punizione che con un po’ più di culo e precisione ci avrebbe regalato una vittoria pazzesca. Complice anche l’infortunio di Piu nel finale che li ha lasciati temporaneamente in 10 nel momento più difficile, ho avuto davvero la netta sensazione che i tre punti fossero lì a un passo, tanto che causa il leggero ritardo della mia connessione a Eleven Sports ho portato il cellulare in un’altra stanza per evitare trilli e vibrazioni premonitori che mi anticipassero un gol.

Non sono d’accordo con chi sostiene che loro fossero poca cosa. Se noi eravamo in palla, loro per buona parte della gara hanno dimostrato di esserlo almeno quanto noi, con un Nicco che evidentemente aveva dei sassolini da togliersi dopo gli insulti dell’andata perché ha fatto un primo tempo insensato. E credo che il concetto di essere ‘poca cosa’ stia ormai dimostrando questo campionato essere totalmente relativo: tanto per dire, nel momento in cui sto scrivendo, la Virtus Verona sta vincendo 2-0 sul campo del Vicenza. Se non ci ho capito un cazzo o se qualcosa è cambiato non penso lo vedremo domenica, perché a sensazione sarà un’ altra partita ‘aperta’ in cui il giudizio tecnico potrebbe essere ingannevole e condizionato da una serie di altri fattori legati più alla giocata del singolo, ma più probabilmente lo vedremo a Piacenza. Ma ormai abbiamo imparato che in questo campionato fare programmi, tabelle, simulazioni lascia il tempo che trova. Si vive alla giornata, con la consapevolezza che ogni partita può sgretolare tutte le certezze acquisite fino a quel momento.

Jacopo

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La prima tragica tabella

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E alla fine ci sono riusciti. A otto partite dal termine sono costretto a rispolverare la vecchia e fantozziana tabella salvezza. Anzi visto che la situazione, Marchionni docet, era fino a pochi giorni fa senza speranza, sarà una “tabella retrocessione” dove i pronostici saranno, il più possibile, a nostro sfavore. Non la chiamerò “tabella play off” per scaramanzia ma per inerzia potrebbe trasformarsi anche nella tabella con vista promozione.

Tutte le squadre coinvolte nella lotta retrocessione avranno almeno 3-4 scontri diretti e questo sarà un innegabile vantaggio per chi in questo momento è fuori dalla zona retrocessione.  Altro dato da tenere in considerazione saranno le partite delle ultime due/tre giornate dove le motivazioni delle squadre con obbiettivi da raggiungere saranno determinanti nei confronti di squadre che non avranno più nulla da chiedere al campionato.

La tabella è un gioco, con le stesse probabilità che si realizzi di un sei al superenalotto ma aiuta a formulare alcune considerazioni: con la formula “primo non prenderle” si retrocede. Non basterà giocare per il pareggio perché almeno un paio di partite dobbiamo vincerle a tutti i costi.

Contro il Sangiuliano per vincere con un misero gol abbiamo dovuto tirare verso la porta 14 volte (almeno 6 di questi tiri sono state occasione da gol vere). Nelle ultime sconfitte non arrivavamo a 3-4 tiri verso la porta avversaria in 90 minuti, questo ha fatto la differenza, non la fase difensiva che è stata simile se non uguale alle precedenti partite, con l’unica differenza che non abbiamo subito un gol al primo tiro avversario, anche se al 30’ alla prima occasione i nostri avversari un gol lo avevano segnato, gentilmente trasformato in corner dall’arbitro.

Le partite che dobbiamo vincere a tutti i costi sono contro la Pergolettese in casa (scontro diretto tra un mese) e contro il Trento all’ultima giornata, sperando che sia uno scontro diretto per i play off e non per i play out.

Giocando con l’obbiettivo salvezza e con il minimo sforzo, molto probabilmente alla fine del campionato ci troveremo tra il dodicesimo e l’undicesimo posto che grazie alla finale di Coppa Italia Vicenza-Juve NG potrebbe riservarci l’ultimo posto utile per i play off. A maggio (si spera) recupereremo infortunati e la miglior forma degli ultimi arrivati, forse riusciremo a vedere in campo per 90 minuti anche Laazar e allora sarà tutta un’altra storia.

in neretto le partite in trasferta

pos Squadra pt attuali 31g pt 32g pt 33g pt 34g pt totale punti
10 Padova 40 arzignano 1 pro sesto 1 albinoleffe 0 renate 1 43
11 Trento 40 pro sesto 0 pergolettese 3 virtus verona 1 feralpisalò 1 45
12 Novara 40 juve ng 0 pro patria 1 pordenone 0 piacenza 1 42
13 Virtus Verona 39 sangiuliano 1 vicenza 0 trento 1 pergolettese 1 42
14 Pro Vercelli 36 albinoleffe 0 juve ng 3 pergolettese 0 sangiuliano 1 40
15 Pergolettese 35 renate 3 trento 0 pro vercelli 3 virtus verona 1 42
16 Mantova 35 piacenza 0 arzignano 3 feralpisalò 0 juve ng 1 39
17 AlbinoLeffe 34 pro vercelli 3 sangiuliano 0 padova 3 pro patria 1 41
18 Sangiuliano 34 virtus verona 1 albinoleffe 3 arzignano 1 pro vercelli 1 40
19 Triestina 26 pro patria 3 renate 1 vicenza 0 lecco 0 30
20 Piacenza 25 mantova 3 pordenone 0 lecco 3 novara 1 32
 

 

 

pos Squadra pt alla 34g 35g pt 36g pt 37g pt 38g pt totale punti 
10 Trento 45 vicenza 0 padova 3 albinoleffe 1 novara 0 49
11 Padova 43 sangiuliano 3 trento 0 lecco 3 mantova 1 50
12 Pergolettese 42 novara 0 vicenza 1 pro sesto 0 triestina 0 43
13 Novara 42 pergolettese 3 arzignano 1 feralpisalò 0 trento 3 49
14 Virtus Verona 42 pro sesto 0 albinoleffe 3 renate 0 juve ng 3 48
15 AlbinoLeffe 41 mantova 3 virtus verona 0 trento 1 pordenone 0 45
16 Pro Vercelli 40 arzignano 3 pordenone 0 mantova 3 lecco 0 46
17 Sangiuliano 40 padova 0 juve ng 0 triestina 0 pro patria 3 43
18 Mantova 39 albinoleffe 0 renate 3 pro vercelli 0 padova 1 43
19 Piacenza 32 triestina 0 pro sesto 0 pro patria 3 vicenza 0 35
20 Triestina 30 piacenza 3 feralpisalò 0 sangiuliano 3 pergolettese 3 39

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La VIDEO-MOVIOLA di Novara-Pro Sesto

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Grazie alle immagini in campo aperto di Roberto Fabbrica sulla pagina facebook dei Fedelissimi possiamo verificare la regolarità del gol della Pro Sesto. Il primo dubbio è su un possibile fuorigioco. Non è semplice la valutazione, considerata la velocità dell’azione ed il numero elevato di giocatori sulla stessa linea ma l’impressione è che il giocatore del Novara in basso a destra tenga in gioco l’attaccante della Pro Sesto che riceve il pallone.

Nella stessa azione però, Gerbi compie una scorrettezza evidente tirando oltre il lecito la maglia di Ranieri che cadendo ostacola il suo compagno. Scorrettezza a parte i nostri difensori dovevano gestire meglio quella situazione.

Un altro episodio da analizzare (unicamente perché segnalato da Vannu) è un potenziale rigore non concesso al Novara. Al 37’ Galuppini reclama per un fallo di mano in area che le immagini escludono nella maniera più assoluta.

Infine, il terribile incidente al povero Bonaccorsi. Il portiere Del Frate compie un grande intervento senza commettere fallo. Purtroppo Samu, cade proprio sul suo braccio spezzandolo. Bravo Ranieri, l’unico che rimane al suo fianco.

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