Campionato
I dubbi dell’ amore
Published
5 anni faon
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Nonnopipo
“Se una mattina io
mi accorgessi che con l’alba sei partito
con le tue valigie verso un’altra vita
riempirei di meraviglia la città”
Ho letto qua e là proclami di disimpegno di molti tifosi nei confronti della squadra, dopo il pareggio rimediato a fatica contro il Gozzano.
Attestati di disaffezione attribuibili ai risultati, per altro molto scarsi, ottenuti sin qui dagli azzurri che, affannosamente, arrancano contro tutti gli avversari sin qui imposti dal calendario.
Paradossalmente questo aspetto si manifesta qualunque sia l’esito delle partite, quindi anche in presenza di vittorie raggiunte giocando in modo osceno come quella di Arzachena, o il pareggio stiracchiatio di mercoledì sera in Toscana.
Sia chiaro subito un concetto: ognuno è libero di manifestare come meglio crede la propria delusione: perdere fra le sacre mura amiche contro Albissola e Pro Patria e impattare partite contro Gozzano, che tra l’altro se avesse vinto nulla avrebbe rubato, e Pontedera, lascia increduli e sgomenti. I toscani poi, nel finale, siamo riusciti a schiacciarli nella NOSTRA area e da lì non li abbiamo fatti più uscire.
E allora le critiche sono sacrosante e giustificate, come del resto i fischi, e lo sono ancor di più quando l’aspetto tecnico tattico è il primo ad essere chiamato sul banco degli imputati.
Comprensibile, del resto, questo raffreddamento emozionale nei confronti della squadra, anche se spingere il piede sull’acceleratore di qualche buon “ma andì tüti a da via al cü”, che fa parte di quelle reazioni da cuore ferito e da pugno nello stomaco, sarebbe più che giustificabile.
Ecco, ritengo però sensato fermarsi qui, alla rabbia e alla frustrazione provata nel riconoscere l’inadeguatezza attuale della società e dei giocatori, Mister compreso, senza uscire dal rapporto di amore che ci lega alla squadra che indossa i nostri colori, non ai nomi che la compongono; del resto quando il fuoco nel camino si è spento, immediatamente dopo aver tolto la “scendra”, sei pronto ad accenderne un altro di fuoco, no? Mica cambi il camino!! Magari la legna, si, certo, ne scegli una che bruci meglio, ma il camino no, lui rimane quello, lo stesso strumento che una infinità di volte ha fatto il suo dovere riscaldandoti la pelle, le membra e sovente anche il cuore, proprio come la nostra maglia azzurra.
Esiste un’ altra possibilità, però, ed è quella che pare essere al momento la più gettonata: ci si va a scaldare da un’altra parte, dove brucia il fuoco fatuo alimentato da un carburante di recente scoperta, quindi altre squadre più o meno blasonate o addirittura altre discipline, occuperanno quegli spazi sin qui destinati all’ azzurro colore. Molti saranno poi i doppiosciarpisti che, da sempre incerti tra l’ azzurro e le strisce, ora potranno esibire il tanto agognato certificato unico di appartenenza!! Altri, poi, non tarderanno a salire su qualche carro, magari meno prestigioso ma attualmente vincente da poco messosi in moto, come se il cuore lo comandassi con lo stesso telecomando con cui cambi canale al televisore.
Pretesti e momenti da cogliere al volo per salutare tutti e scappare, congedando frettolosamente i sentimenti, sin qui ce ne sono stati e probabilmente ce ne saranno molti altri, forse qualcuno anche faticosamente comprensibile, a patto che, a ogni buon conto, non si venga a fare prediche o cercare giustificazioni improbabili sulla dignità lesa del tifoso ferito che non può farcela più ad assistere a un’ agonia così straziante, finendo a tal punto con l’ assomigliare a quel bambino che per giustificare un brutto voto ricorre al mal di pancia.
D’ altro canto l’aria che tira è testimoniata anche da ciò che si può leggere sul Muro, dove battute più o meno esilaranti si contendono la palma del vincitore.
Quando ci restano solo le lacrime, meglio sarebbe poter sorridere … speriamo che i nickautori, che saranno certamente tutti presenti a Chiavari, possano trarre spunti per deliziarci almeno fino a mercoledì quando incroceremo il Pisa.
A proposito di incroci: quello che si giocherà oggi sarà importantissimo proprio contro una squadra a me personalmente simpatica quanto può esserlo una rettoscopia, per giunta in uno stadio in grado di competere con quello di Modena su quale dei due ci porta più sfiga, ebbene stasera, appunto, sapremo se i propositi di chi vuol cancellare il Novara dalle proprie prerogative, verranno messi in dubbio da un risultato positivo e convincente.
E a quel signore bardato d’azzurro che domenica scorsa uscendo dal Piola sosteneva che mai più si sarebbe seduto sui gradoni del nostro stadio, traendo spunto e giustificazione dal fatto che anche il proprietario del Novara da ormai troppo tempo non si vede più in tribuna, ricordo che il Dottor De Salvo è sì il proprietario della società, ma noi siamo i custodi di quel patrimonio d’amore che si chiama Novara Calcio, e che della presenza del Presidente al Piola, personalmente, me ne può interessare quanto il bollito misto a ferragosto.
Sono purtroppo tanti i tifosi affetti dalla sindrome di Schettino, che con la ricetta della cura in mano scritta con l’inchiostro simpatico, sarebbero pronti ad abbandonare la nave, giurando di aver perduto l’ interesse, così, come se il Novara non appartenesse un poco anche a loro. Sarebbero capaci quindi di rispondere “rangiat” a un figlio bisognoso di aiuto!!
E pensare che non esistono emozioni più ricche di densità e intensità (queste sì, non quelle citate ad ogni intervista da Mister Viali) che si possono provare quando il verificarsi di piccoli particolari, ti suggeriscono, bisbigliandoti all’orecchio, che le cose stanno per cambiare. E se nessun cambiamento si verificasse, ci sarà presto un’altra partita in cui sperare.
Torneranno questi tifosi, prima o poi tornreranno, perchè … “certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano amori indivisibili indissolubili inseparabili …”
Chissà perchè quando si cercano le parole giuste si finisce sempre per inciampare in qualche canzone!!
Nonnopipo
Novara perchè è la mia città, il Novara calcio perchè è la squadra della mia città, il dialetto perchè se il futuro è una porta il passato è la chiave per aprirla. Forsa Nuara tüta la vita.

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Se lasci il controllo della palla al tuo avversario per 25 minuti, non superi più la metà campo e non hai la difesa dell’Inter è molto probabile che il tuo avversario anche se di basso livello come la Giana Erminio segni un gol impossibile al novantesimo. Errore da matita rossa per Buzzegoli che, come tutta la squadra, deve crescere ed imparare dagli errori.
Per la prima volta quest’anno i nostri avversari hanno avuto un possesso palla superiore (54% Giana 46% Novara). La differenza comunque è minima ed indica un equilibrio tra le due squadre.Il Novara ha tirato di più verso la porta avversaria (13 tiri del Novara contro 6 della Giana) ma l’indice XG nonostante un lieve vantaggio del Novara, spiega che il pareggio non è stato così ingiusto: Novara 1,56 Giana 1,24.
Il Novara si conferma una squadra che crea molte occasioni da gol, è addirittura al vertice nella classifica generale dei gol attesi e nettamente prima in quella dei gol attesi in casa (vedi tabella). Probabilmente non apprezziamo abbastanza questa dote degli azzurri, giustamente offuscata dai pessimi risultati ma il confronto con i dati delle nostre rivali, quelle in lotta per non retrocedere, induce ad un certo, flebile ottimismo. Creare occasioni da gol è merce rara nella terza serie: Alessandria, Pro Sesto, la stessa Giana creano pochissimo e raccolgono di conseguenza. Al Novara manca lo step successivo: freddezza sotto porta (Scappini deve mangiarsi tre gol per farne uno) e un pizzico di fortuna, quattro legni in cinque partite fanno oggettivamente la differenza, soprattutto sul fondo della classifica.
La prossima avversaria del Novara sarà la Virtus Verona che normalmente gioca con un 3-4-1-2 ed un trio d’attacco molto insidioso (Danti – Casarotto – Gomez). Alla Virtus non interessa il possesso palla, lasciato spesso e volentieri all’avversario, non eccelle in nessun indice, tira in porta molto meno del Novara e subisce mediamente molti più tiri in porta del Novara; eppure, la classifica parla chiaro, i veneti hanno già otto punti in più del Novara. È una squadra cinica che gioca a memoria, una vera montagna da scalare per questo Novara.

Se nelle prime tre partite i numeri raccontavano una storia diversa da quella del campo, contro il Padova anche i numeri certificano la disfatta azzurra.
Il possesso palla è stato pressoché identico (51% Novara 49% Padova). Soprattutto nel primo tempo il Padova ha lasciato il pallino del gioco al Novara per poi colpirlo al momento giusto, come da programma. La preparazione della partita dei nostri avversari sta diventando fin troppo semplice per la ripetitività delle lacune difensive del Novara.
Il Novara è stato inesistente in fase offensiva: solo quattro tiri verso la porta avversaria in novantacinque minuti anche se due di questi sono stati occasioni da gol importanti (indice XG 0,71). Il nuovo modulo proposto da Buzzegoli oltre a non migliorare per niente la fase difensiva ha annullato il peso offensivo della squadra.
In fase difensiva il Novara ha subito tredici tiri con un indice XGa di 1,71. È troppo facile segnare a questa squadra, ormai i nostri avversari conoscono i difetti del nostro assetto e con calma aspettano il momento giusto per punirci. Nelle ultime tre partite i nostri avversari hanno overperformato approfittando della fragilità del Novara.
Il nostro prossimo avversario, la Giana Erminio si può considerare come una squadra del nostro livello. Ha un bassissimo potenziale offensivo (tira mediamente 7,5 volte in porta a partita con un indice XG di 1,24) il più basso della categoria insieme all’Alessandria ma subisce mediamente poco con un indice XGa tra i migliori della categoria anche se ha già preso undici gol, indice di una certa fragilità difensiva. Gioca con un 3-5-2 classico con due punte centrali.
La classifica generale dei vari indici comincia a gratificare le squadre di vertice. Il Mantova fa del possesso palla il suo punto di forza (72% contro la Giana, 67,50% di media in quattro partite). Il Vicenza ed il Padova dominano in fase difensiva mentre in fase offensiva troviamo ai vertici Vicenza e Triestina insieme a Novara e Pergolettese. Anomali i dati della Virtus Verona che non eccelle in nulla ma ha ben dieci punti in classifica.
Il Novara è una squadra giovane ma è da sfatare il mito che i giovani stanno giocando per la regola del minutaggio. Alessandria, Pro patria e addirittura Trento hanno affrontato il Novara con un minutaggio di giocatori giovani superiore agli azzurri. Nelle prime quattro partite il Novara non si è mai avvicinato al minutaggio massimo consentito (450 minuti) contrariamente a quanto avveniva al Novara di Banchieri che si avvicinava sempre al massimo minutaggio consentito. Con questa tendenza anche l’obbiettivo di incassare soldi con la regola del minutaggio è vanificato.
I giovani giocano per scelta e non per convenienza. Questo è un altro problema.

Nel primo tempo dell’ultimo derby, il Milan ha avuto il 72% di possesso palla e l’Inter ha tirato in porta due volte (di solito ci vogliono quasi otto tiri per fare un gol). Risultato? Due a zero meritato per l’Inter.
Potrei chiudere qui la rubrica sull’analisi dei numeri perché spesso portano a considerazioni opposte alla realtà della singola partita. Statisticamente però, nel lungo periodo i numeri difficilmente mentono e se una squadra ha l’attitudine a costruire, tirare in porta e a subire poco i risultati dovranno arrivare.
Anche contro il Trento, come nelle precedenti partite, il Novara ha avuto un possesso palla superiore all’avversario (58%) ma la sensazione è che ormai gli avversari lascino volentieri il possesso del pallone al Novara perché considerano molto sterile il nostro attacco e aspettano la ripartenza giusta per punirci.
In attacco il Novara ha tirato verso la porta del Trento 19 volte (un numero statistico elevatissimo) e ha ottenuto un indice XG di 2,33. Ovvero, per quanto costruito il Novara avrebbe dovuto realizzare almeno due gol. Questo è sicuramente un dato molto preoccupante perché difficilmente la squadra di Buzzegoli riuscirà a costruire sempre così tanto come in queste prime partite. Un solo gol realizzato in tre partite a fronte di 44 tiri fatti certificano la nullità del nostro attacco: Scappini dovrebbe fare la guerra ed invece è sempre in ritardo e mai combattivo. Gli esterni di attacco dribblano, si propongono, attaccano gli spazi esterni ma sono sempre lontani da Scappini e/o Rossetti e quindi raramente pericolosi. Nessuno fino ad ora ha dimostrato cattiveria e abilità sottoporta. Il materiale tecnico è questo ma Buzzegoli deve trovare la strada per portare la squadra al gol.
In difesa il Novara ha subito 11 tiri con un indice XGa di 1,57. Avrebbe dovuto subire un gol ed invece ne ha presi tre. Quando una squadra underperforma in attacco e underperforma in difesa la sconfitta è automatica. Gli errori individuali e di squadra sono evidenti e confermano la pochezza tecnica e di esperienza della squadra.
In generale queste sono le classifiche del girone A:
Possesso palla (media sulle tre partite):
Mantova 1911 66%
Novara FC 62,3%
US Pergolettese 59%
LR Vicenza 56,3%
Tiri fatti (totali in tre partite):
Novara FC 44
US Triestina Calcio 35
AC Renate 33
LR Vicenza 33
Indice XG (media sulle tre partite):
Novara FC 1,99 (sei gol “aspettati” uno realizzato)
US Triestina Calcio 1,70 (cinque gol “aspettati” quattro realizzati)
US Pergolettese 1,58 (quattro gol “aspettati” cinque realizzati)
LR Vicenza 1,52 (quattro gol “aspettati” sei realizzati)
Tiri subiti (totali in tre partite):
LR Vicenza 17
Atalanta U23 22
AC Renate 22
Novara FC 23
Indice XGa (media sulle tre partite):
LR Vicenza 0,92 (tre gol “aspettati” un gol subito)
Novara FC 1,09 (tre gol “aspettati” cinque gol subiti)
Calcio Padova 1,11 (tre gol “aspettati” due gol subiti)
US Fiorenzuola 1,12 (tre gol “aspettati” cinque gol subiti)
I numeri continuano a dire che il Novara gioca, costruisce, crea molto e subisce poco. È al vertice di tutte le classifiche (possesso palla, tiri fatti e subiti, indici vari) ma l’unica classifica che conta è quella dei punti in classifica e i numeri amplificano il momento negativo.
Il Padova, prossimo avversario del Novara ha un possesso palla medio del 52%, tira in porta 10 volte a partita e ne subisce mediamente 8 a partita. Indice XG 1,43 indice XGa 1,11. La sensazione è che anche il Padova a dispetto di ambizioni e qualità della rosa, giocherà molto chiuso in attesa dell’occasione buona che prima o poi gli azzurri concederanno. Forza Buba, forza ragazzi siamo a due punti dalla salvezza, solo questo conta.
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