Campionato
I dubbi dell’ amore
Published
4 anni faon
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Nonnopipo
“Se una mattina io
mi accorgessi che con l’alba sei partito
con le tue valigie verso un’altra vita
riempirei di meraviglia la città”
Ho letto qua e là proclami di disimpegno di molti tifosi nei confronti della squadra, dopo il pareggio rimediato a fatica contro il Gozzano.
Attestati di disaffezione attribuibili ai risultati, per altro molto scarsi, ottenuti sin qui dagli azzurri che, affannosamente, arrancano contro tutti gli avversari sin qui imposti dal calendario.
Paradossalmente questo aspetto si manifesta qualunque sia l’esito delle partite, quindi anche in presenza di vittorie raggiunte giocando in modo osceno come quella di Arzachena, o il pareggio stiracchiatio di mercoledì sera in Toscana.
Sia chiaro subito un concetto: ognuno è libero di manifestare come meglio crede la propria delusione: perdere fra le sacre mura amiche contro Albissola e Pro Patria e impattare partite contro Gozzano, che tra l’altro se avesse vinto nulla avrebbe rubato, e Pontedera, lascia increduli e sgomenti. I toscani poi, nel finale, siamo riusciti a schiacciarli nella NOSTRA area e da lì non li abbiamo fatti più uscire.
E allora le critiche sono sacrosante e giustificate, come del resto i fischi, e lo sono ancor di più quando l’aspetto tecnico tattico è il primo ad essere chiamato sul banco degli imputati.
Comprensibile, del resto, questo raffreddamento emozionale nei confronti della squadra, anche se spingere il piede sull’acceleratore di qualche buon “ma andì tüti a da via al cü”, che fa parte di quelle reazioni da cuore ferito e da pugno nello stomaco, sarebbe più che giustificabile.
Ecco, ritengo però sensato fermarsi qui, alla rabbia e alla frustrazione provata nel riconoscere l’inadeguatezza attuale della società e dei giocatori, Mister compreso, senza uscire dal rapporto di amore che ci lega alla squadra che indossa i nostri colori, non ai nomi che la compongono; del resto quando il fuoco nel camino si è spento, immediatamente dopo aver tolto la “scendra”, sei pronto ad accenderne un altro di fuoco, no? Mica cambi il camino!! Magari la legna, si, certo, ne scegli una che bruci meglio, ma il camino no, lui rimane quello, lo stesso strumento che una infinità di volte ha fatto il suo dovere riscaldandoti la pelle, le membra e sovente anche il cuore, proprio come la nostra maglia azzurra.
Esiste un’ altra possibilità, però, ed è quella che pare essere al momento la più gettonata: ci si va a scaldare da un’altra parte, dove brucia il fuoco fatuo alimentato da un carburante di recente scoperta, quindi altre squadre più o meno blasonate o addirittura altre discipline, occuperanno quegli spazi sin qui destinati all’ azzurro colore. Molti saranno poi i doppiosciarpisti che, da sempre incerti tra l’ azzurro e le strisce, ora potranno esibire il tanto agognato certificato unico di appartenenza!! Altri, poi, non tarderanno a salire su qualche carro, magari meno prestigioso ma attualmente vincente da poco messosi in moto, come se il cuore lo comandassi con lo stesso telecomando con cui cambi canale al televisore.
Pretesti e momenti da cogliere al volo per salutare tutti e scappare, congedando frettolosamente i sentimenti, sin qui ce ne sono stati e probabilmente ce ne saranno molti altri, forse qualcuno anche faticosamente comprensibile, a patto che, a ogni buon conto, non si venga a fare prediche o cercare giustificazioni improbabili sulla dignità lesa del tifoso ferito che non può farcela più ad assistere a un’ agonia così straziante, finendo a tal punto con l’ assomigliare a quel bambino che per giustificare un brutto voto ricorre al mal di pancia.
D’ altro canto l’aria che tira è testimoniata anche da ciò che si può leggere sul Muro, dove battute più o meno esilaranti si contendono la palma del vincitore.
Quando ci restano solo le lacrime, meglio sarebbe poter sorridere … speriamo che i nickautori, che saranno certamente tutti presenti a Chiavari, possano trarre spunti per deliziarci almeno fino a mercoledì quando incroceremo il Pisa.
A proposito di incroci: quello che si giocherà oggi sarà importantissimo proprio contro una squadra a me personalmente simpatica quanto può esserlo una rettoscopia, per giunta in uno stadio in grado di competere con quello di Modena su quale dei due ci porta più sfiga, ebbene stasera, appunto, sapremo se i propositi di chi vuol cancellare il Novara dalle proprie prerogative, verranno messi in dubbio da un risultato positivo e convincente.
E a quel signore bardato d’azzurro che domenica scorsa uscendo dal Piola sosteneva che mai più si sarebbe seduto sui gradoni del nostro stadio, traendo spunto e giustificazione dal fatto che anche il proprietario del Novara da ormai troppo tempo non si vede più in tribuna, ricordo che il Dottor De Salvo è sì il proprietario della società, ma noi siamo i custodi di quel patrimonio d’amore che si chiama Novara Calcio, e che della presenza del Presidente al Piola, personalmente, me ne può interessare quanto il bollito misto a ferragosto.
Sono purtroppo tanti i tifosi affetti dalla sindrome di Schettino, che con la ricetta della cura in mano scritta con l’inchiostro simpatico, sarebbero pronti ad abbandonare la nave, giurando di aver perduto l’ interesse, così, come se il Novara non appartenesse un poco anche a loro. Sarebbero capaci quindi di rispondere “rangiat” a un figlio bisognoso di aiuto!!
E pensare che non esistono emozioni più ricche di densità e intensità (queste sì, non quelle citate ad ogni intervista da Mister Viali) che si possono provare quando il verificarsi di piccoli particolari, ti suggeriscono, bisbigliandoti all’orecchio, che le cose stanno per cambiare. E se nessun cambiamento si verificasse, ci sarà presto un’altra partita in cui sperare.
Torneranno questi tifosi, prima o poi tornreranno, perchè … “certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano amori indivisibili indissolubili inseparabili …”
Chissà perchè quando si cercano le parole giuste si finisce sempre per inciampare in qualche canzone!!
Nonnopipo
Novara perchè è la mia città, il Novara calcio perchè è la squadra della mia città, il dialetto perchè se il futuro è una porta il passato è la chiave per aprirla. Forsa Nuara tüta la vita.

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Siamo arrivati allo sprint finale: cinque giornate al termine del campionato, quindici punti a disposizione. È un campionato spettacolare, tutt’altro che mediocre, secondo me di buon livello se immerso nel calcio italiano attuale e non confrontato con il calcio italiano di vent’anni fa. Il confronto tecnico si deve fare con gli altri gironi e al limite con la serie B attuale non con la serie C2 del 1996 o con la Premiere League.
Il Vicenza che doveva vincere il campionato con 20 punti di distacco è ormai tagliato fuori dalla lotta per il primo posto. Forte della probabile vittoria in Coppa Italia (vittorioso in trasferta 1-2 nella gara di andata) che gli garantirebbe l’ingresso ai play off come se arrivasse terzo in classifica, può utilizzare questi ultimi turni per prepararsi al meglio agli spareggi.
Il Feralpisalò ha lanciato la volata: per la prima volta in questo campionato la prima in classifica ha un vantaggio di quattro punti sulla seconda in classifica. I lombardi hanno un calendario sulla carta semplice anche se le ultime due partite saranno molto rischiose: Novara in trasferta e Pro Sesto in casa. La sua solidità difensiva (miglior difesa del campionato) e l’andamento regolare (solo a inizio campionato ha perso due partite di fila) ne fanno a questo punto la grande favorita.
La Pro Sesto, protagonista di un campionato favoloso soprattutto in rapporto alle risorse a disposizione (ad inizio anno era penultima come valore squadra secondo Transfermarkt), è chiamata all’ultimo sforzo. Dovrà affrontare in trasferta Pordenone e Feralpisalò (all’ultima giornata). Vedremo se avrà la volontà e la forza di crederci fino alla fine. Piccola annotazione: la squadra lombarda ha fatto gli stessi gol (43) e ha subito gli stessi gol (39) del Novara ma ha dieci punti in più.
Il Pordenone visto al Piola non può ambire alla vittoria finale anche se questo campionato ha abituato tutti a continui cambi di prospettiva. La prossima sfida con la Pro Sesto potrebbe essere l’ultima possibilità per i ramarri ma contemporaneamente potrebbe essere decisiva per la vittoria finale della Feralpisalò.
E il Novara? Siamo ancora lì, nella stessa posizione di classifica del giorno dell’arrivo di Marchionni ma con molte più certezze. La splendida vittoria con il Pordenone toglie il pensiero dei play out e apre la stagione dei rimpianti.
Se avessimo impattato anche solo una decina di volte, magari con dei noiosi zero a zero al posto di perdere, saremmo ancora in corsa per il primo posto, certo, così come se avessimo pareggiato una decina di volte al posto di vincere, saremmo dietro al Piacenza. Insomma, con questi ragionamenti, Catalano è sempre dietro l’angolo e quindi è molto meglio essere allegri che tristi. Godiamoci queste ultime cinque partite e vedremo come andrà a finire.
Contro il Pordenone abbiamo avuto ritmo e propensione offensiva come nelle prime sei giornate e questo oltre a riempici il cuore ci induce a pensieri onirici. Ma dalla sesta posizione (Virtus Verona, 48pt) alla dodicesima (Pro Patria, 45pt) ci sono sette squadre in tre punti. Prima di accreditarci come mina vagante dei play off, dobbiamo conquistarli e non sarà semplice.
Ci sarà tempo per fare dei bilanci definitivi ma possiamo fin da ora concludere che non sempre i soldi fanno la felicità. È impressionante verificare come tante società abbiano bruciato milioni di euro, Novara compreso, alla rincorsa di un traguardo che alla fine solo una società, a volte due riescono a raggiungere.
Questa è la classifica per valore delle rose del girone A fatta a fine mercato estivo da Transfermarkt:

Quando eravamo ancora sullo 0-0, confrontandomi su WhatsApp col Sarto e col Vannu scrivevo: “per me fisicamente stiamo meglio di loro: appena calano fisicamente ce li inculiamo, non reggono il nostro ritmo”. A parte gli insulti che mi sono preso quando 5 minuti dopo ha segnato Nicco, credo che non sarei andato troppo lontano dalla realtà se solo fossimo riusciti a tenere quello 0-0 ancora per un po’. Sì, perché un dato a me pare evidente: sarà che è stata da subito una partita ‘aperta’ in cui nessuna delle due squadre per motivi diversi aveva programmato di fare una gara difensiva, sarà perché un derby è sempre un derby, ma è stata una delle partite più divertenti che si sono viste quest’anno, probabilmente seconda solo a livello di calcio al filotto di gloria Vercelli + Vicenza all’andata e alla mezz’ora dopo il gol a freddo preso a Salò. E soprattutto è stata una di quelle in cui alla lunga siamo usciti meglio rispetto agli avversari in quanto a predominio e qualità di gioco. Se solo il pari fosse arrivato un po’ prima sono abbastanza certo che saremmo stati a parlare di un altro risultato.
In definitiva, premesso che una rondine non fa primavera, questa mi pare una squadra che ad oggi sta molto bene fisicamente. Sembra in primis a me una follia dirlo, dopo che abbiamo avuto la più lunga serie di infortuni e il mercato con più inattivi e lungodegenti che si ricordino a memoria d’uomo, per giunta giocando in un turno infrasettimanale. E ammetto di non essere in grado di quantificare quanto questa presunta brillantezza derivi da noi e quanto dall’atteggiamento spregiudicato degli avversari. Ma non mi spiego altrimenti se non anche con una buona condizione fisica un Gonzalez del genere che, alla sua età, al 92’ riesce ancora a trovare la forza per sgroppare e prendere una punizione che con un po’ più di culo e precisione ci avrebbe regalato una vittoria pazzesca. Complice anche l’infortunio di Piu nel finale che li ha lasciati temporaneamente in 10 nel momento più difficile, ho avuto davvero la netta sensazione che i tre punti fossero lì a un passo, tanto che causa il leggero ritardo della mia connessione a Eleven Sports ho portato il cellulare in un’altra stanza per evitare trilli e vibrazioni premonitori che mi anticipassero un gol.
Non sono d’accordo con chi sostiene che loro fossero poca cosa. Se noi eravamo in palla, loro per buona parte della gara hanno dimostrato di esserlo almeno quanto noi, con un Nicco che evidentemente aveva dei sassolini da togliersi dopo gli insulti dell’andata perché ha fatto un primo tempo insensato. E credo che il concetto di essere ‘poca cosa’ stia ormai dimostrando questo campionato essere totalmente relativo: tanto per dire, nel momento in cui sto scrivendo, la Virtus Verona sta vincendo 2-0 sul campo del Vicenza. Se non ci ho capito un cazzo o se qualcosa è cambiato non penso lo vedremo domenica, perché a sensazione sarà un’ altra partita ‘aperta’ in cui il giudizio tecnico potrebbe essere ingannevole e condizionato da una serie di altri fattori legati più alla giocata del singolo, ma più probabilmente lo vedremo a Piacenza. Ma ormai abbiamo imparato che in questo campionato fare programmi, tabelle, simulazioni lascia il tempo che trova. Si vive alla giornata, con la consapevolezza che ogni partita può sgretolare tutte le certezze acquisite fino a quel momento.
Jacopo

E alla fine ci sono riusciti. A otto partite dal termine sono costretto a rispolverare la vecchia e fantozziana tabella salvezza. Anzi visto che la situazione, Marchionni docet, era fino a pochi giorni fa senza speranza, sarà una “tabella retrocessione” dove i pronostici saranno, il più possibile, a nostro sfavore. Non la chiamerò “tabella play off” per scaramanzia ma per inerzia potrebbe trasformarsi anche nella tabella con vista promozione.
Tutte le squadre coinvolte nella lotta retrocessione avranno almeno 3-4 scontri diretti e questo sarà un innegabile vantaggio per chi in questo momento è fuori dalla zona retrocessione. Altro dato da tenere in considerazione saranno le partite delle ultime due/tre giornate dove le motivazioni delle squadre con obbiettivi da raggiungere saranno determinanti nei confronti di squadre che non avranno più nulla da chiedere al campionato.
La tabella è un gioco, con le stesse probabilità che si realizzi di un sei al superenalotto ma aiuta a formulare alcune considerazioni: con la formula “primo non prenderle” si retrocede. Non basterà giocare per il pareggio perché almeno un paio di partite dobbiamo vincerle a tutti i costi.
Contro il Sangiuliano per vincere con un misero gol abbiamo dovuto tirare verso la porta 14 volte (almeno 6 di questi tiri sono state occasione da gol vere). Nelle ultime sconfitte non arrivavamo a 3-4 tiri verso la porta avversaria in 90 minuti, questo ha fatto la differenza, non la fase difensiva che è stata simile se non uguale alle precedenti partite, con l’unica differenza che non abbiamo subito un gol al primo tiro avversario, anche se al 30’ alla prima occasione i nostri avversari un gol lo avevano segnato, gentilmente trasformato in corner dall’arbitro.
Le partite che dobbiamo vincere a tutti i costi sono contro la Pergolettese in casa (scontro diretto tra un mese) e contro il Trento all’ultima giornata, sperando che sia uno scontro diretto per i play off e non per i play out.
Giocando con l’obbiettivo salvezza e con il minimo sforzo, molto probabilmente alla fine del campionato ci troveremo tra il dodicesimo e l’undicesimo posto che grazie alla finale di Coppa Italia Vicenza-Juve NG potrebbe riservarci l’ultimo posto utile per i play off. A maggio (si spera) recupereremo infortunati e la miglior forma degli ultimi arrivati, forse riusciremo a vedere in campo per 90 minuti anche Laazar e allora sarà tutta un’altra storia.
in neretto le partite in trasferta
pos | Squadra | pt attuali | 31g | pt | 32g | pt | 33g | pt | 34g | pt | totale punti | |
10 | Padova | 40 | arzignano | 1 | pro sesto | 1 | albinoleffe | 0 | renate | 1 | 43 | |
11 | Trento | 40 | pro sesto | 0 | pergolettese | 3 | virtus verona | 1 | feralpisalò | 1 | 45 | |
12 | Novara | 40 | juve ng | 0 | pro patria | 1 | pordenone | 0 | piacenza | 1 | 42 | |
13 | Virtus Verona | 39 | sangiuliano | 1 | vicenza | 0 | trento | 1 | pergolettese | 1 | 42 | |
14 | Pro Vercelli | 36 | albinoleffe | 0 | juve ng | 3 | pergolettese | 0 | sangiuliano | 1 | 40 | |
15 | Pergolettese | 35 | renate | 3 | trento | 0 | pro vercelli | 3 | virtus verona | 1 | 42 | |
16 | Mantova | 35 | piacenza | 0 | arzignano | 3 | feralpisalò | 0 | juve ng | 1 | 39 | |
17 | AlbinoLeffe | 34 | pro vercelli | 3 | sangiuliano | 0 | padova | 3 | pro patria | 1 | 41 | |
18 | Sangiuliano | 34 | virtus verona | 1 | albinoleffe | 3 | arzignano | 1 | pro vercelli | 1 | 40 | |
19 | Triestina | 26 | pro patria | 3 | renate | 1 | vicenza | 0 | lecco | 0 | 30 | |
20 | Piacenza | 25 | mantova | 3 | pordenone | 0 | lecco | 3 | novara | 1 | 32 | |
|
||||||||||||
pos | Squadra | pt alla 34g | 35g | pt | 36g | pt | 37g | pt | 38g | pt | totale punti | |
10 | Trento | 45 | vicenza | 0 | padova | 3 | albinoleffe | 1 | novara | 0 | 49 | |
11 | Padova | 43 | sangiuliano | 3 | trento | 0 | lecco | 3 | mantova | 1 | 50 | |
12 | Pergolettese | 42 | novara | 0 | vicenza | 1 | pro sesto | 0 | triestina | 0 | 43 | |
13 | Novara | 42 | pergolettese | 3 | arzignano | 1 | feralpisalò | 0 | trento | 3 | 49 | |
14 | Virtus Verona | 42 | pro sesto | 0 | albinoleffe | 3 | renate | 0 | juve ng | 3 | 48 | |
15 | AlbinoLeffe | 41 | mantova | 3 | virtus verona | 0 | trento | 1 | pordenone | 0 | 45 | |
16 | Pro Vercelli | 40 | arzignano | 3 | pordenone | 0 | mantova | 3 | lecco | 0 | 46 | |
17 | Sangiuliano | 40 | padova | 0 | juve ng | 0 | triestina | 0 | pro patria | 3 | 43 | |
18 | Mantova | 39 | albinoleffe | 0 | renate | 3 | pro vercelli | 0 | padova | 1 | 43 | |
19 | Piacenza | 32 | triestina | 0 | pro sesto | 0 | pro patria | 3 | vicenza | 0 | 35 | |
20 | Triestina | 30 | piacenza | 3 | feralpisalò | 0 | sangiuliano | 3 | pergolettese | 3 | 39 |
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