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Cuori azzurri

L’estate degli autori

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Suma diventà tüti püssè gnürant di pübii ‘d l’ Agogna.

Il dialetto novarese ricorre spesso all’ uso di eufemismi per spiegare in termini concreti particolari situazioni.

Questa, paradossalmente, vuole evidenziare il prezzo che abbiamo sin qui pagato per aver tentato, vanamente, di fare valere legalmente quello che ci è stato riconosciuto come un diritto stabilito da due gradi di giudizio, senza averci guadagnato nulla, anzi!!

In tal senso si spiega la frase dialettale qui sopra.

Un’ estate allucinante, dunque, ma non è questo ciò di cui vorrei parlare. Vorrei invece descrivere il modo in cui alcuni componenti di questo blog, e non solo loro, hanno trascorso questa estate, il tutto sotto l’effetto di uno stordimento generalizzato.

Il Vannu : Di buono c’è che questa estate ha finalmente, parzialmente, imparato a fare la differenziata, buttando le bottiglie di birra che trangugia, mentre di pugno verga gli editoriali che poi voi leggete, nell’apposito cassonetto, nel momento in cui la carta su cui scrive le bozze, continua a buttarla in quello della plastica. Si noti che l’editoriale su questo blog viene pubblicato alle 07:00 della domenica, dunque …

Il Sartorio : Senza le pagelle ignoranti su cui scaricare la sue ansie e frustrazioni, ha sostituito i giudizi sui giocatori con quelli degli amici dei molti bar che frequenta. Lo hanno visto poi gironzolare bollato come un pacco postale e incerottato peggio di Rocky Balboa dopo l’incontro con Ivan Drago ti spiezzo in due.

L’ Andy  :  Quando inizia a parlare continua fino al momento in cui trova qualcosa da dire. Dall’ultima partita dello scorso campionato è entrato in una fase di preoccupante e totale silenzio che è terminata al fischio d’inizio domenica sera quando ha ripreso a interloquire con i vicini che prontamente si sono infilati i tappi di cera nelle orecchie. A fine partita tutti gli hanno confermato di essere completamente d’accordo con tutto ciò che ha detto.

Il Lupo  :   Di solito nel proverbio perde il pelo, lui invece ha perso la serie B, entrando poi in una profonda crisi di astinenza da calcio che lo ha spinto a vagare nei week end alla ricerca di un buon pusher che gli spacciasse DVD o videocassette contenenti almeno dieci minuti di qualsiasi partita di calcio, anche dei pulcini. Pare che in seguito ai continui rinvii imposti dalla Lega Pro, abbia più volte tentato di impiccarsi alla panchina degli ospiti del campo comunale di calcio di Cerano.

Il Ciumi  :  Ha passato l’estate a studiare il codice civile, penale e sportivo. Ha sfoderato una sequenza impressionante di previsioni sulle sentenze ogni volta che veniva discusso un ricorso o si dibatteva un processo, senza mai beccarne una proprio come Di Cintio.

Il Siviersson  :  Ha scritto e pubblicato tutte le notizie infondate che il Ciumi consapevolmente gli passava. Ha sempre creduto e sperato in un ripescaggio o riammissione, compiendo al riguardo continui pellegrinaggi in Islanda dove organizzava riti vichinghi propiziatori che non hanno prodotto nessun risultato positivo, essendo stati interrotti, proprio sul più bello, da improvvise eruzioni di geyser. Pare che sia rientrato in Italia dopo essere stato sottoposto a una disintossicazione da “brennivin” (letteralmente “vino che brucia” ed è un distillato di patate con l’aggiunta di cumino) praticamente uno schifo.

Il Guido  :  Alla fine ce l’ ha fatta. Ha contrattato con il suo principale il costo del noleggio del pulmino per le trasferte portando a casa, dopo un estenuante confronto, un buon risultato, come per il prezzo al kg. dei gratòn con il suo salumiere.

Il Tano  :  Ha girato la Grecia in lungo e in largo alla ricerca di un Katidis o un Potouridis da proporre a Charly, trovando però una serie infinita di trattorie dove mangiare a buon prezzo, contribuendo da solo ad alzare di un punto percentuale il PIL. Voci di corridoio affermano che si è iscritto in palestra a un corso di Zumba e a un corso di sirtaky con l’intento di perdere qualche etto.

Il Gian Franco  :  Ha viaggiato negli States per circa due mesi postando su Facebook ogni spostamento, anche quello da un marciapiede all’altro e mangiando bistecche di qualunque cosa a quattro zampe si muovesse, dal bisonte del nord America al cammello del Minnesota, come se non ci fosse un domani. Rientrato in Italy è prontamente rientrato nei ranghi ordinando un hamburgher vegano.

Il Sergio  :  È da poco tornato dalla Germania dove ha contratto un virus influenzale che, visto al microscopio, aveva la faccia di Rummenigge. È stato ripreso dal cameriere dell’hotel mentre faceva colazione puciando nel milck i Bund tedeschi credendo fossero i Buondì della Motta. Ha presentato immediatamente ricorso alla reception che pare sia stato respinto con la formula “inaudita altera parte”

Il Nino  :  Di ritorno dalla Trinacria ha sfoggiato una abbronzatura il cui pallore testimoniava che il mare non lo ha visto nemmeno da lontano. Ha avanzato immediata richiesta di ripescaggio una volta caduto accidentalmente in piscina, richiesta respinta dal bagnino che gli ha fatto capire di non rompere le balle. Pare ricorrerà presso il TAR della Trinacria.

Il MC  :  Dopo aver fatto i conti con la sua coscienza ha capito di avere in due circa dieci euro. Così a Renate, scavalcando la rete con il filo spinato per entrare gratis allo stadio, è stato sorpreso da un addetto di colore di nome Steward e costretto a pagare l’ingresso. Lo ha pagato per sè e la coscienza è rimasta fuori. Che i due non si siano più ricongiunti è testimoniato dal fatto che sabato scorso ha cucinato un brasato al Barolo usando una bonarda del 1972 che il Vannu gli ha venduto la scorsa settimana.

Nonnopipo  :  Ha visto scorrere l’estate facendosi crescere i capelli contro il parere di Nonnalanto che gli ha promesso lo stesso trattamento riservato a naia dai “nonni” alle “burbe”. In seguito a questa minaccia il Nonno ha promesso di tagliarli l’ indomani della prima partita disputata dal Novara in questo campionato … oh, ci credete che non ha trovato un parrucchiere aperto!!

Nonnopipo

Novara perchè è la mia città, il Novara calcio perchè è la squadra della mia città, il dialetto perchè se il futuro è una porta il passato è la chiave per aprirla. Forsa Nuara tüta la vita.

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Cuori azzurri

Pierluigi Frosio, quando la C1 era un sogno

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15 partite, solo 15 partite unirono Pierluigi Frosio al Novara Calcio. Nove vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta nella sua prima partita sulla panchina azzurra.

Sono state sufficienti quindici partite per far entrare Frosio nella storia del Novara e nel cuore di tanti tifosi.

Arrivò a Novara per sostituire Ferrario con un unico obbiettivo imposto dal Presidente Armani: vincere. In realtà Frosio aveva in testa una doppia strada per arrivare alla promozione: quella più probabile tramite i play off e quella meno probabile perché dipendente dai nostri avversari della promozione diretta. Sappiamo bene come andò a finire: promozione diretta con la vittoria del campionato giunta all’ultima giornata in quel di Busto.

Frosio portò a Novara un livello di professionalità sconosciuto dalle nostre parti: un allenatore moderno dentro e furi dal campo. Il suo rapporto con l’ambiente novarese fu speciale e ancora oggi a tanti anni di distanza il suo ricordo è rimasto vivo in tutti noi.

Ciao Mister, grazie per quel breve, straordinario tratto di strada fatto con noi.

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Ciao Bart

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Evidentemente è il nostro destino quello di non poter mai completamente abbandonarci alla gioia e ai festeggiamenti, perché succede puntualmente qualcosa che ci ricorda quanto la vita sia amara. Oggi sarebbe dovuto essere il giorno non solo dell’editoriale post vittoria, ma anche quello in cui inauguravamo la veste del nuovo sito. Ma oggi è un giorno triste, perché nella notte è mancato l’amico Bart, grandissimo cuore azzurro sempre presente anche in trasferta. Bart era la classica brava persona, al di fuori dei gruppi organizzati ma amico di tutti. Era quello che in qualsiasi posto d’Italia andavi, anche se ti trovavi in 30 nel settore ospiti, ti voltavi e lui era lì insieme al suo gruppetto di amici. Mai una parola fuori posto, mai un sorriso negato nonostante certi risultati e certi fatti che avrebbero autorizzato il broncio. Impossibile non essere dispiaciuti, saremo tutti un po’ più soli, soprattutto in trasferta, anche se siamo certi che il Novara Club Angeli del Paradiso lo accoglierà insieme a tutti gli altri nostri amici che ci vedono da lassù.

Un Novara nuovo meritava un sito nuovo, un po’ più moderno. C’è ancora qualcosina da sistemare, ma grazie a quel genio di Andy, che non vedete più sui Social perché come tutti gli Hacker professionisti e i più temuti criminali sul web ovviamente non può mostrarsi in prima persona, siamo riusciti in tempi brevi ad implementare una piattaforma che, finalmente, sarà più leggibile anche dagli smartphone, visto che oltre l’80% di chi legge Novara Siamo Noi lo fa dal propio telefonino o iPad. Le novità non finiscono qui. Conoscete Telegram? Lo avete? Ecco, il suggerimento è di scaricarlo, perché a brevissimo ci saranno grosse novità per unire sempre più i nostri lettori ma soprattutto i tifosi del Novara.

Quanto alla partita di ieri, se sosteniamo che la serie D sia assolutamente romantica allora questo deve valere per tutto ciò che questo comporta, compreso l’impossibilità di vedere certe partite o di seguirle se non grazie a Radio Azzurra. Settimana non certo epica per tutti i social e per l’intrattenimento sul web, perché dopo il blocco di lunedì di Facebook e Whatsapp, ieri abbiamo avuto anche le principali App di live score di partite che sono impazzite. Ed è così che più o meno alle 15:18, mentre al lavoro mi trovavo davanti ad un cliente, mi è partito un “ma Cristo” a causa della notifica del vantaggio dell’Imperia, rivelatasi poi falsa. Ma tutto bene ciò che finisce bene. Siviersson, presente in Liguria, riferisce che la svolta del match sia avvenuta nell’intervallo, quando mister Marchionni ha riunito la squadra (tipo come fa sempre alla fine) ed evidentemente ha toccato le corde giuste. Due considerazioni senza aver nemmeno ancora visto i goal: Pablo (sempre in versione assist man), Vuthaj, Benassi, Capano, oltre al solito Di Masi, Bonaccorsi e sempre più Paglino, rappresentano un capitale umano che poche altre squadre hanno. E chissà quanti altri giocatori ancora devono esplodere colpendoci favorevolmente.

Domenica scontro al vertice col Bra, ed è meraviglioso che non sia contro lo scontato Casale ( probabilmente la vera avversaria) perché sarebbe stata una partita percepita in maniera differente vista la storica rivalità. No, invece è giusto e meraviglioso giocare contro il Bra, che è l’emblema della nostra categoria, la tipica squadra da amichevole il mercoledì a Novarello o la domenica di Luglio ad inizio preparazione. L’ho detto all’inizio: se vogliamo fare i romantici, facciamolo per bene e fino alla fine. Che scontro al vertice col Bra sia, come sempre con Bart in qualche modo presente al Piola.

Claudio Vannucci

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Cuori azzurri

“Prova ciaparla, can del porco…”

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Una delle tante imprecazioni a cui ci aveva abituato, noi ragazzini o adolescenti, quando cominciava il suo interminabile tiro a segno contro i poveri Pinotti o Petrovic nel campetto del vecchio stadio comunale.

Noi eravamo lì, tutti con gli occhi sgranati, abbeverati  dalla potenza di quei tiri che rombavano tonanti con la luce che cominciava a lasciare il posto alle tenebre.

Fabio Enzo era tutto ciò che avremmo voluto essere : tanto potente e incazzoso in campo quanto tenero e bizzarro fuori … il perfetto guascone .. il sogno di ogni bimbo.

Lui è stato senza possibilità di contraddittorio il più grande attaccante della storia del Novara Calcio degli ultimi 50 anni … per tutti gli altri mi dispiace non ce n’è.

Il più grande perché oltre ad incarnare il sogno di ciascuno di noi in campo ha saputo trascinarci in sfide entusiasmanti dandoci ogni domenica la sicurezza che con lui ce l’avremmo sempre fatta.

La sua scomparsa oggi, per quanto triste sia,  ci ha regalato più di un sorriso; ci ha accompagnato per mano nella memoria dei nostri ricordi facendoci recuperare momenti di assoluta gioia e spensieratezza.

ciao “fabioenzo”, grazie di tutto.

ciumi

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