
Tocca a lui il secondo posto delle occasioni perdute … più per noi che per lui.
Quando è arrivato si è subito dimostrato esplosivo sia in campo che, ci riferiscono, nello spogliatoio… una ventata di aria fresca in una squadra di mummie impunite .
Grinta, determinazione, senso del gol, forza fisica .. ed un po’ di culo … ci avevano fatto credere che fosse la panacea per tutti i mali che ci affliggevano lo scorso anno.
Poi, piano piano, anche lui si è dovuto adattare a quella aria soporifera di sufficienza che aleggiava in campo e fuori … spegnendosi piano piano; più per demeriti degli altri che propri.
È per questo che gli lasciamo il colore della maglia, ed è per questo che, se un giorno la “banda bassotti” ci consentirà di tornare a casa, e lui tornerà al Piola da avversario sarà l’unico, assieme a Chaja, a non prendersi bordate di fischi o la schiena rivolta in rettilineo in segno di disprezzo.
Quella schiena che speriamo di poter girare, quanto prima, a quelli che sono ancora rimasti e che non vogliamo più vedere.
Ciumi
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