Pensieri e parole
Dopo queste righe per voi solo il silenzio. A mai più.
Published
4 anni faon
By
Nonnopipo
Avrei voluto scrivere in dialetto
tre o quattro righe piene di dolore
perchè ho ancora forte dentro al petto
una grande rabbia che morir non vuole
ma poi ho pensato con dispetto
ai giocatori … a quei quattro cessi,
mi son detto: “non capiscono il dialetto”
son solo dei somari un poco fessi …
Così ho preso in prestito al Pierangelo
una canzone tra le sue più belle
e ora che tra le stelle lui è un angelo
la modifico per descriver certe brelle …
… Canterò il mio Novara per la strada
ed affronterò la C a muso duro
senza più ascoltar guerrieri con la spada
con lo sguardo sempre in alto
e la fede proiettata nel futuro …
… ed avrò con mè gli amici a fare il coro
e le voci di chi mai ho incontrato
e alla fine di tutte di queste rime
potrò dire che il Novara l’ ho amato.
… e adesso io non so non so che dire
sarà che mi son rotto un poco il cazzo
sarà che non c’è punto da cui partire
per dirvi quanto sono in imbarazzo
tra un po’ di tempo inizia il campionato
e non ho smaltito ancor la delusione
ho provato ma non sono ancor uscito
da questa ormai latente depressione
andrò di certo a rifar l’abbonamento
che volete!! non potrei mai rinunciare
lo vivrei come fosse un tradimento
sol per colpa di gentaglia da dimenticare …
… Canterò il mio Novara per la strada
ed affronterò la C a muso duro
senza più ascoltar guerrieri con la spada
con lo sguardo sempre in alto
e la fede proiettata nel futuro …
… ed avrò con mè gli amici a fare il coro
e le voci di chi mai ho incontrato
e alla fine di tutte di queste rime
potrò dire che il Novara l’ ho amato
punito e offeso da sporchi mercenari
capaci solo di rubare uno stipendio
brutta gente losca e pavida senza pari
che al lor schifo non riuscirà a porvi rimedio
e riportare a mente la difesa
un brutto incubo mi par di attraversare
per poi trovarmi solo come un coglione
a chiedermi in quale cesso li puoi trovare
Sciaudone dai piedi tristi di carta velina
invertebrato di cuore e di coraggio
frequentando sia il campo e la panchina
lascia il ricordo d’ esser un brutto personaggio …
… Canterò il mio Novara per la strada
ed affronterò la C a muso duro
senza più ascoltar guerrieri con la spada
con lo sguardo sempre in alto
e la fede proiettata nel futuro …
… ed avrò con mè gli amici a fare il coro
e le voci di chi mai ho incontrato
e alla fine di tutte di queste rime
potrò dire che il Novara l’ ho amato
e Orlandi sempre impegnato coi capelli
la maglia linda, pulita e mai sudata
al punto che i passaggi suoi più belli
in orizzontal son sempre stati una cagata
e per finire con ste figure di squallore intriso
non vorrei tralasciar di scriver di Ronaldo
personaggio senza coglioni e assai inviso
disposto a vendere la sua dignità in saldo
ma ora mi sovvien di declamare
del centroattacco le gesta di Maniero
che al calcio preferisce di più magnare
ed è è grasso più di un maiale tutto intero …
… Canterò il mio Novara per la strada
ed affronterò la C a muso duro
senza più ascoltar guerrieri con la spada
con lo sguardo sempre in alto
e la fede proiettata nel futuro …
… ed avrò con mè gli amici a fare il coro
e le voci di chi mai ho incontrato
e alla fine di tutte di queste rime
potrò dire che il Novara l’ ho amato
e una rima la indirizzo al capitano
di sicuro capitan mai coraggioso
la fascia tienla pure stretta in mano
e che ti punga il mio augurio velenoso
e a quel bestemmiatore incallito
col dieci impataccato sulla schiena
che come calciatore è un fallito
e come uomo mi fa alquanto pena
poi c’è Sansone mitologico guerriero
che ahimè non è capace a far la guerra
più fumo che arrosto per davvero
assai è il tempo che lui lo passa a terra
mentre a Dickman qualcun altro ha già spedito
una lettera di saluti e di commiato
tanto lui che di categoria è già salito
ha lasciato solo noi ad aver pagato
or la chiusura la riservo al proprietario
che certamente di colpe ne ha più d’una
si prenda in mano un grosso calendario
e con il dito la smetta di puntar la luna …
… Canterò il mio Novara per la strada
ed affronterò la C a muso duro
senza più ascoltar guerrieri con la spada
con lo sguardo sempre in alto
e la fede proiettata nel futuro …
… ed avrò con mè gli amici a fare il coro
e le voci di chi mai ho incontrato
e alla fine di tutte di queste rime
potrò dire che il Novara lo amo ancora.
Nonnopipo
Novara perchè è la mia città, il Novara calcio perchè è la squadra della mia città, il dialetto perchè se il futuro è una porta il passato è la chiave per aprirla. Forsa Nuara tüta la vita.

Scelti per te

Chissà dove si trovavano domenica sera, verso le 20 circa, i tre sfasciacarrozze!
Uno, il più pirla, nonostante la giornata festiva, ripassava sul libro di grammatica l’alfabeto, libro in cui non si sa perchè, mancava la pagina relativa alla lettera A.
Povero rimba, rivolgendosi al libro che teneva tra le mani e vagando da una clinica all’altra, con indosso un’ armatura da Guerriero in puro PVC riciclato dall’altro pirlone che gli è succeduto, ripeteva ossessivamente “io te l’ ho tolta io te la dovrò ridare”. Pare che il volume lo avesse mandato a cagare poco prima che il camioncino dell’ ASSA locale, preposto alla racolta della plastica, lo caricasse nel vano posteriore, dove lui per altro, si trova da dio, anche se la tipologia di rifiuto di cui lui fa parte, non viene raccolta da nessun automezzo in quanto è sufficiente tirare l’acqua.
E poi, inevitabilmente, ci si domanda che cosa facesse il ventidue sera quello che da grande aspirava a diventare “al rutamàt da Nuara”, ma per nostra sfortuna, aggiungendo solo la lettera “L“ alla preposizione semplice “da”, trasformandola in preposizione articolata, si intuisce immediatamente che la definizione così variata non lascia spazio a dubbi: “al rutamàt dal Nuara”.
In fin dei conti come per il pirla di cui sopra, sempre di alfabeto si tratta.
Del fu presidente successivamente nominato invece non voglio parlare, in quanto non vorrei sparare sulla crocerossa.
Presidente!!! Presidente come lo fu Santino Tarantola, ma vi rendete conto??!! Il Pirla di cui sopra, in pratica il Bimbominchia , ha venduto il Novara Calcio nato nel 1908, a uno che ha successivamente nominato Presidente un personaggio che definire stravagante è il minimo sindacale. Un po’ come se l’Avis incaricasse il Conte Dracula di custodire e gestire le sacche di sangue offerte dai donatori. Per fortuna ci ha pensato la guardia di finanza a controllare la busta della spesa dell’ ignobilmente nominato presidente, il cui nome solo per caso o per culo non è Mino, togliendocelo dai coglioni.
Ma l’ultimo arrivato in termini di tempo e di farsa e bizzarria è senza dubbio il “figàt da prima categuria”.
Uno che pone la gnocca al centro dell’universo, mica come il pirla che in testa ci ha solo le cliniche italorumene e il rutamàt che invece gode come un riccio a sfasciare tutto ciò che contiene ferro, oltre alla squadra di cui era proprietario.
Lo sgherro con la faccia di Eli Wallach in “il buono il brutto e il cattivo”, titolo che con la sua eventuale presenza nel cast sarebbe cambiato in “lo stronzo il brutto e il cattivo”, è uno che non scherza mica eh!
Con la sostanziale differenza che Tuco era simpatico, mentre il figàt in fatto di simpatia, faceva concorrenza agli effetti del vaiolo sul culo rosa delle scimmie.
Pare che, secondo alcune voci provenienti dal segmento Auto-figa, il figàt di prima categoria avesse scelto il Novara per compiere in un colpo solo il salto quadruplo dalla prima categoria alla serie C, bypassando promozione, eccellenza, serie D, per fregiarsi della nomea di “figàt” di serie C anche nel mondo del calcio, per poi contendere il titolo di figàt di serie A al mitico Silvio, nel frattempo divenuto proprietario, con il suo preservativo personale, del Monza militante in serie B.
Pare che il new figàt avesse già da qualche tempo assunto a tempo pieno una igienista dentale.
Simpaticone il Pavaminchia, uno che sceglie il colore della fuoriserie con cui uscire, in funzione del colore dei capelli della gnoccolona che siederà sul sedile del passeggero.
Vi chiederete il motivo per cui, ultimamente, in qualsiasi mio articolo che appare su questo blog, sia esso sottoforma di poesia dialettale o in dolce stil novo, o semplicemente in chiave ironica (ma non troppo) come questo, i protagonisti risultano essere sempre loro.
Ebbene, uno di questi ultimi pezzi si intitolava “Per non dimenticare”, ecco, io che ho imparato dal tempo trascorso a dimenticare in fretta torti subiti e anche grossolane ingiustizie, nonché a passare sopra a scorrettezze varie usando pazienza e comprensione, con questi tre o quattro personaggi proprio non ce la faccio, chissà, magari un giorno riuscirò a dimenticarli serenamente, per ora posso solo dire loro che, prima o poi, un sorriso li seppellirà.
Nonnopipo

Sarà anche lapalissiano ma vincere non è mai facile, ed al riguardo cito una lista di società che non potevano non vincere ed invece sono rimaste al palo: Casale, Sanremese, Legnano, Ravenna, Athletic Carpi, Arezzo, Torres, Casertana, Sambenedettese. Forse ne ho anche dimenticata qualcuna ma il concetto non cambia, nulla è dovuto ed il solito refrain che recita “questa squadra non c’entra niente con la serie D” è pura sterile retorica. I successi si conquistano sul campo attraverso la costruzione di una società seria e competente e questo il Novara FC lo ha fatto.
Qui non si tratta di autoincensarsi ma di riconoscere i meriti con la consapevolezza che qualche critica ci possa essere senza essere tacciati di pessimismo. Il presidente Ferranti ha ragione quando dice “godiamoci la festa” perché il carpe diem non può essere posposto ad altri
momenti. L’entusiasmo genera entusiasmo ed il vero obiettivo è non disperdere questa carica positiva e sono convinto che
l’empatia di Massimo Ferranti possa portarci ad altre soddisfazioni. Forti e convinti per raggiungere obiettivi importanti senza facili proclami ma con la certezza e la solidità del Novara FC.
Siviersson

Il coro “torneremo in serie C” è come la mano di Mario Brega: “po esse fero e po esse piuma: oggi è stata piuma”. Domenica è stato bellissimo pensare al coro torneremo in serie C, quella serie C che quattro balordi senz’anima ci hanno fatto perdere un anno fa insieme alla nostra storia che ancora ci devono restituire.
Ma come sarà la serie C 2022/23? Ipotizzando il mantenimento del format attuale, saremo inseriti nel girone A e anche se i play off e play out sono ancora in corso possiamo già prevedere quali saranno le nostre rivali:
Padova (se non riuscirà a vincere i play off)
FeralpiSalò
Renate
Triestina
Lecco
Pro Vercelli
Juventus U23
Piacenza
Fiorenzuola
Pergolettese
Pro Patria
AlbinoLeffe
Virtus Verona
San Giuliano City (promossa dalla serie D)
Mantova
Trento – Pro Sesto – Seregno – Giana Erminio (due di queste retrocederanno ai play out)
Pordenone
Alessandria/Vicenza (una delle due retrocederà anche se c’è la possibilità che retrocedano entrambe)
Si prospetta quindi un campionato molto competitivo con il Padova nettamente favorito insieme ad Alessandria o Vicenza oppure ad entrambe ma anche la Triestina con la nuova proprietà da un miliardo di dollari e la solita FeralpiSalò da anni ai vertici del campionato di serie C che potrebbe essere il nuovo Sud Tirol.
Non vorrei mettere pressione al Presidente Ferranti in un momento così bello e giustamente di grande festa ma se vuole mantenere la promessa fatta a febbraio e ripetuta in queste ore di puntare senza esitazione alla serie B già il prossimo anno, deve correre perché il Padova ha fallito l’obbiettivo del primo posto pur avendo in rosa gente come Ceravolo, Bifulco, Jelenic, Chiricò, Dezi, Germano, Donnarumma (il fratello) per non citare Ronaldo Pompeu da Silva che da noi ha fatto disastri ma che a Padova ha avuto un rendimento da top player. Per puntare alla serie B il livello dei giocatori deve essere alto quanto quello del Padova. Quello di Alessandria e/o Vicenza e Triestina non sarà più basso, anzi.
Ho amato la banda di ragazzini guidata da Banchieri che si barcamenava per un posto nei play off e mi andrà bene qualsiasi squadra che onorerà la maglia e batterà la Pro Vercelli. Il gruppo che ha conquistato la serie C merita riconoscenza e fiducia e bisogna solo ringraziare il Pres per la passione e i soldi che sta mettendo dentro la nostra maglia ma visto che l’obbiettivo della promozione in serie B è stato fissato da lui è lecito chiedersi quanti dei giocatori dell’attuale rosa sono pronti ad affrontare un campionato professionistico (per molti sarà il primo) e soprattutto quanti dell’attuale rosa hanno le qualità per vincerlo.
Vincere il campionato di serie C è una cosa seria e molto costosa, ci vogliono quelli come Motta e Tesser, Lisuzzo e Fontana, Gemiti e Shala e soprattutto una base di giocatori seri e affidabili forgiati da anni di delusioni, vittorie e strizzate di palle di un certo Sergio Borgo.
Ora è tempo di festeggiare e ringraziare chi ci permette di andare allo stadio a tifare per i colori azzurri. È tempo di lasciare per sempre questa categoria di merda con campi e squadre di merda, magari vincendo lo scudetto, giusto per lasciare un ricordo definitivo ma una riflessione sull’opportunità di un all in immediato o una costruzione dal basso, forse sarebbe opportuno farla.
Depa
Cerca nel blog
Telegram

Quelli dell’ alfabeto

Orgogliosamente nicchia

Bastardi disonesti, la moviola 2021/22

Un’ estate da libidine

Lascia un commento