Pensieri e parole
Autocritica
Published
5 anni faon
By
Nonnopipo
L’ attuale crisi costituzionale in cui versa l’ Italia, unitamente alla censura applicata dal Capo redattore Capo ( al Vannu fa piacere la ripetizione di questo termine celebrativo), mi ha allontanato per un lungo periodo dai problemi reali e importanti del paese, guidandomi a una conclusione inoppugnabile che è riuscita nell’impresa storica di mettere d’ accordo perfino Mattarella , Salvini e Di Maio, con l’appoggio esterno di Berlusconi e tutto il PD finalmente unito: questo blog è totalmente astemio in fatto di critiche.
Da oltre un anno, ovvero da quando ha emesso non i primi vagiti, ma bensì i primi vaffanculo, non ho mai letto la minima critica a riguardo di ciò che gli autori (termine abbondantemente esagerato) quivi hanno pubblicato.
Escludendo qualche piccola e innocua, forse infantile, sicuramente velata e allusiva, incursione sul muro da parte dei soliti leoni da tastiera che la mattina si svegliano e sanno che devono correre più forte della gazzella se vogliono entrare gratis al Piola, non ho mai colto una critica che una.
A tal riguardo le possibili spiegazioni non possono essere che due: la prima è che coloro i quali scrivono su queste desolanti pagine, sono talmente bravi e coraggiosi al punto che critiche non se ne possono muover loro, la seconda, invece, è che nessuno ci legge. Ne esisterebbe una terza che si collocherebbe in alternativa alla seconda, ovvero che chi ci legge non ci caga nemmeno di striscio.
Allora qualche pudica criticuccia la butto giù io, pronto a subirne le conseguenze, fosse anche l’epurazione in stile editto bulgaro di Berlusconiana memoria, quando pubblicamente, l’ allora Cavaliere, silurò Biagi, Santoro e Luttazzi.
Paragone esagerato, me ne rendo conto, il Vannu è molto più perfido del Berluscainquisito.
Adesso la redazione ha deciso di regalare a quella manciata di lettori che corrono dietro alle cagate che compaiono purtroppo con frequenza bi-giornaliera come la nomina del candidato Premier in questi giorni, una nuova rubrica che è il frutto delle incazzature di Siviersson contro il sistema che regola il calcio in Italia.
Tale appuntamento è stato battezzato dal vulcanico Capo redattore Capo ( al Vannu fa sempre più piacere la ripetizione di questo termine) “entrata a gamba tesa di Siviersson n.”.
Dispiace annotare che dopo la seconda entrata a gamba tesa il povero autore si sia spezzato una spalla dovendo poi ricorrere a un intervento chirurgico.
Intanto i vaffanculo sparati dalla penna-revolver del Ciumi, se fossero stati acqua avrebbero superato il Moses allagando piazza San Marco.
Tra le altre cose, che volutamente tralascio per non finire nel mirino censorio del Capo Capo (alla terza ripetizione di solito ha una piccola erezione), mi preme sottolineare come una persona seria quanto lo è il Depa, si sia lasciato coinvolgere dal Pulitzer Vannu Pulitzer (impercettibile, piccola eiaculazione), in una rubrica pre gara riguardante precedenti incontri con l’avversaria di turno. A parte il fatto, del tutto irrilevante, che personalmente ritengo questa rubrica interessante quanto una televendita di tappeti persiani, il dramma è che da quando sono stati pubblicati questi articoli, non ne abbiamo più vinta una che una!!!
Non voglio calcare la mano sulla pelata che i due autori sfoggiano con orgoglio, ma confidando che l’ Imperatore Claudio Vannu Imperatore ( emissione di piccoli gemiti di piacere), legga gli articoli prima di pubblicarli, spero non sorvoli su queste segnalazioni e tragga le debite conclusioni.
E che dire poi della foto, che introduce un’altra perla settimanale, raffigurante l’autore della rubrica “ le pagelle ignoranti” che, con disinvoltura, esibisce una più che generosa pancia?
Altrocché “pagelle ignoranti”!!!, per essere in sintonia con la linea editoriale votata con maggioranza bulgara dalla intera redazione e tracciata dal Principal leader Vannucci Principal leader (ragiungimento dell’acme orgasmica), più confacente con tale linea, appunto, si doveva avere il coraggio di chiamarla “padelle ignoranti”
E poi, gli editoriali del Mitico Editor Vannu Mitico Editor (due orgasmi di fila non cela fa più da anni), sono di una noia riscontrabile solo in quelli del Massimo Barbero su forzanovara.net.
Per fortuna che qualche brivido ce lo riserva di tanto in tanto il Ciumi, che dopo aver insultato nell’ordine: società (sportiva e civile), dirigenti, tifosi, giocatori, leoni da tastiera, gazzelle, giornalisti o presunti tali … ma mica quelli avversari eh, i nostri!!!, come d’incanto gli torna il sorriso che al Direttore gli vien voglia subito di limonarlo.
Infine, ma non ultimo in quanto a impegno, abbiamo il dovere di sovrintendere alla buona crescita del più giovane del gruppo, sognatore come è giusto che sia a quell’età, quando gli ideali sono sangue vitale. A spanne promette assai bene, essendosi avviato, seppur con i modi del bravo ragazzo, sulla linea espressiva di stampo Ciumiano, per assomigliare al quale mancano ancora i vaffanculo con la punta avvelenata, pur disponendo di una buona e domestica versione dialettale, ovvero di quel propedeutico e mai a Novara offensivo “va da via ‘l cü.
Poi c’ero io, che non ho sbagliato affatto la coniugazione del verbo essere; “c’ero io” in quanto non credo che il Magnifico Direttore di questo blog Magnifico Direttore, me la farà passare liscia.
Pazienza, vorrà dire che chiederò ospitalità a qualche testata, testina, o testa di cazzo … almeno il passi da mettere al collo e entrare gratis allo stadio è assicurato.
Nonnopipo
Novara perchè è la mia città, il Novara calcio perchè è la squadra della mia città, il dialetto perchè se il futuro è una porta il passato è la chiave per aprirla. Forsa Nuara tüta la vita.

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Adesso ci siamo davvero. Il Tribunale di Novara ha fissato per il 29 novembre l’inizio della vendita all’asta di “CIMELI, PREMI, PUBBLICAZIONI ED AFFINI, tra cui coppe, trofei, raccolte, vestiti mascotte e riconoscimenti vari come da perizia”. L’asta sarà aperta fino al 13 dicembre, poco prima del 115° anniversario della nascita del Novara Calcio 1908.
Sono ormai più di due anni che cerco di stimolare, tramite questo spazio di libertà, istituzioni e associazioni pubbliche e private, facendo nomi e cognomi di chi potrebbe fare qualcosa e sono, forse illudendomi, ancora convinto che qualcuno di questi, nel silenzio, stia organizzando qualcosa per aggiudicarsi l’asta.
13.620 euro (10.000 + IVA + Oneri). Questa è la base d’asta e trattandosi di “aggiudicazione definitiva senza possibilità di rilancio” chi indicherà la cifra più alta vincerà l’asta. Il destino e la Magistratura hanno tolto dalla competizione il Presidente della Pro Novara ma ciò non toglie che collezionisti e speculatori potrebbero essere interessati ad aggiudicarsi il lotto.
Contrariamente al Tribunale di Verona per il Chievo, quello di Novara non ha messo all’asta il “titolo sportivo” e a questo punto, molto probabilmente non lo metterà più all’asta. Questo significa che la matricola storica rimane nella disponibilità della FIGC che potrebbe decidere di chiuderla definitivamente. Se così fosse si concluderebbe senza alcun dubbio la storia del Novara Calcio 1908 e le società che rappresenteranno il calcio cittadino, FC Novara in primis, continueranno la tradizione sportiva del Novara Calcio 1908 così come successo per la maggior parte delle società calcistiche fallite.
Romanticamente ho sempre sperato di recuperare la matricola 33790 per riannodare il filo della nostra storia ma me ne farò una ragione. Ora però riportiamo a casa ciò che nella Storia abbiamo conquistato.
Pensieri e parole
Fino a quando batte il cuore c’è ancora speranza!
Published
3 settimane faon
10 Novembre 2023By
Nonnopipo

Siamo schiavi di una fede.
E la cosa buffa (ma neanche tanto!!) è che non ci dispiace affatto.
Che strano peró, dover riconoscere che il grafico del nostro umore risulta legato all’andamento di una squadra!!!
Ed è a questo punto che la matassa si sbroglia fornendo una veritá indiscutibile: non si tratta solo di una squadra.
Sarebbe intollerabilmente riduttivo e semplicistico se cosí fosse, e tutto venisse attribuito esclusivamente a un discorso legato al tifo.
Perchè il tifo e, conseguentemente il suo interprete principale che è il tifoso, è composto da quegli ingredienti naturali che si chiamano passione e amore.
E la passione e l’amore sono immortali, infiniti, insensibili al dubbio e all’incertezza.
Li trovi negli occhi di chi esulta e nelle lacrime di una delusione, nel pallone che gonfia la rete o nel palo che soffoca in gola l’urlo liberatore.
Perchè, come disse lo scrittore argentino Jorge Luis Borges, “ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per strada, lì ricomincia la storia del calcio”
Forsa Nuara tüta la vita
Nonnopipo
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