
Siamo in C2 nel dicembre 1986, la categoria è la quarta serie ma l’entusiasmo è tornato e la squadra di Nicolazzi ha tutto per tornare in C1.
Nel girone di andata siamo a ridosso delle prime e la partita con l’Entella è programmata dopo due big match: il derby con la Pro Vercelli, perso due a uno, battagliando anche contro l’arbitro che concede due rigori alle bianche casacche nei primi 12 minuti e lo scontro diretto con il Derthona capolista, disputato e pareggiato sotto una fitta nevicata.
E così il Novara prepara la partita contro i liguri mentre finisce l’esilio di Sacharov, primo segno del lento crollo del muro e si immaginano le macchine del futuro anche se si guidano le ALFA 33.
Il Derthona ha 18 punti, il Novara e l’Entella 17 e la Torres 15. “Il Novara punta al primato” sentenzia La Stampa e ci deve arrivare con una vittoria in uno scontro diretto e sperando in un passo falso del Derthona.
“Sfoderando la miglior prestazione stagionale, il Novara supera l’Entella 2-0 con un gol per tempo e riconquista il primato in classifica, che condivide con il Derthona”
La partita è dominata dagli azzurri davanti a 5.000 spettatori. I due gol vengono siglati da Cortesi e Mazzeo, che insieme a Scienza formano un tridente che non sfigurerebbe nell’attuale serie B
“dalla bandierina, Dolcetti batte lungo per Balacich che rimette al centro, Cortesi arrivando in corsa, corregge di testa la traiettoria ed è gol”
“il suggello ad una prestazione maiuscola della squadra lo mette Mazzeo (85’) scattando tempestivamente dalla sua metà campo, liberato da Dolcetti, per andare a saltare il portiere e depositare in gol”
Il clima attorno alla squadra è veramente ottimo, c’è grande fiducia ma anche la consapevolezza delle difficoltà che si andranno ad affrontare. Ancora oggi a distanza di tanti anni è difficili capire i motivi che non hanno consentito a quella squadra di trionfare.
Forse la previsione del Mago di Oleggio doveva allarmare maggiormente la società ed i tifosi. Il Mago pronostica contemporaneamente la promozione del Novara e lo scudetto della Roma, e la sua è sempre stata una sentenza…
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