Rimaniamo in contatto

Pensieri e parole

Ma dova cazza vi, se sti cuscì?

Published

on

Con  questo slogan, cantato per tutto il viaggio, sono arrivati da noi due anni fa ….

Erano i cantori, a detta loro, del bel calcio; i figli di Galeone, di Di Francesco, di Stroppa, di Zeman e di Oddo…. quelli che … noi giochiamo bene, degli altri ci importa una sega.

In poco più di cinque anni hanno avuto in squadra gente come Verratti, Insigne, Lapadula, Immobile, Verre, Torreira, Benali, Bjarnason, Perin, Quintero, Caprari,… venduti per diverse decine abbondanti di milioni.

Per 45 minuti abbiamo dimostrato loro chi eravamo o chi avremmo dovuto essere… poi, quasi come d’incanto, sono venuti a galla tutti i limiti mentali e fisici che hanno contraddistinto questa sciagurata stagione.

Potevamo  metterli nella merda, sarebbe forse bastato un pullman dentro la nostra area, avremmo potuto menare e scalciare, buttare la palla in tribuna, avremmo potuto costringerli  a soffrire fino alla fine, costringerli a battere l’Ascoli la settimana prossima…. una vittoria sarebbe stata fondamentale per tutto l’equilibrio del campionato.

Siamo zuppi di limiti, più caratteriali che tecnici …. anche se su quelli tecnici, al di là dei tanti nomi sulla carta, non siamo messi bene.

Due allenatori diversi, sia per impostazione che per carattere, non sono riusciti, in dieci mesi, a infondere consapevolezza e ardore… non c’è un cazzo da fare. E questa, come predetto illo tempore, è la peggior situazione in cui ti puoi trovare : una squadra scarica, inconsapevole dei propri mezzi, senza il sacro fuoco della capacità di resistere e di lottare.

Dova cazza vi se sti cusci? Verrebbe spontaneo dircelo da soli….

Ma non si molla un cazzo, non si deve mollare un cazzo adesso, sabato, domenica se perdiamo… fino a venerdì. 

Non si deve mollare un cazzo nonostante i tanti  “coccodrilli” pubblicati sui muri e sui social da tanti, troppi, finti tifosi che, a dispetto della loro notorietà e della loro vicinanza al Novara, hanno preferito nelle ultime ore abbandonare prudenzialmente la barca pronti ad imbarcarsi su altre nel caso in cui tutto vada male.

È questo il momento in cui chi di noi ha un minimo di coglioni li tira fuori e si fa carico di un fardello pesante tacendo in assoluta concentrazione per supportare la squadra. Troppo comodo scappare come topi adesso, troppo comodo …. silenzio, mutismo ma mai rassegnazione … siamo i tifosi del Novara, i conti li faremo dopo, adesso solo partecipazione; parlare non serve un cazzo… ci sono stati momenti, in passato, in cui parlare e fare da eco sarebbe stato importante… ma i topi erano zitti, belli allineati.

Forse, comunque vada, non faremo pulizia l’anno prossimo solo all’interno della  squadra … ma anche fuori.

Adesso andiamo a prenderci questi bei puntoni che ci aspettano con il petto fuori … noi e la squadra, con assoluta concentrazione.

Ciumi 

Analista tecnico delle partite e sfanculatore ufficiale del blog. Convive con una sana passione per le Converse All Star sgualcite e scolorite e per la scarsa considerazione sul genere umano. Severo ma giusto.

Continua a leggere
Clicca per commentare

Lascia un commento

Pensieri e parole

La cordata ….

Published

on

By

Valuteremo, non appena lo stesso sarà depositato, il bilancio del Novara FC per verificarne, come abbiamo fatto con le precedenti gestioni, la bontà; il capitolo della gestione ex Ferranti, di conseguenza, lo affronteremo a tempo debito senza nessuno sconto.

Non è ancora giunto il tempo per tirare le somme anche se i presupposti (ci resta da verificarne solo l’epilogo) non sono dei migliori principalmente per quanto, da puri osservatori a volte completamente disinteressati, abbiamo toccato con mano in questi ultimi 20 mesi.

Venti mesi di disastri gestionali che si sono aggiunti ai 36 del trio meraviglia … una somma di mesi nel corso dei quali i nostri coglioni si sono ingigantiti a dismisura.

Ma anche questo è un argomento su cui ritornare a tempo debito e a mente fredda; una mente e un tempo che tanti di noi non si sono regalati in questi anni pronti a gettarsi nelle braccia di chiunque arrivasse pur di partecipare al banchetto, orgogliosi del  loro ruolo di cortigiani, obnubilati nel contempo da un potere che non avevano perdendo così   il senso della realtà delle cose: sono quattro anni che ci facciamo prendere per il culo da chiunque arrivi e che alzi la mano giurando, su una maglia per tanti di noi ancora sacra, di essere spinto solo da amore e passione.

Ci siamo frantumati i coglioni delle ansie e delle speranze estive così come ci siamo scassati la minchia di dover mostrare gratitudine a chiunque arrivi perché così ci risolve il problema di come gestire il week end.

Il Novara Calcio ( ritorniamo a chiamarlo con il Suo Nome ) merita qualcosa di più per quella che è stata la sua storia … piantiamola di parlare di cordate, da chiunque siano formate, piantiamola …. romani, arabi, americani o indigeni … il Novara non si compra per passione o per amore ma solo per una solida e prospettica lungimiranza da sviluppare nel tempo, senza proclami e senza dichiarazioni di amore… quello ce lo mettiamo noi.

Ciumi

 

 

Continua a leggere

Pensieri e parole

Vendesi, offresi, cercasi

Published

on

La Sampdoria costerà ai nuovi proprietari (Andrea Radrizzani-Matteo Manfredi) qualcosa come 156 milioni: aumento di capitale (40 milioni di euro), saldo dei concordati (26 milioni di euro), pagamento debiti pregressi (90 milioni di euro). Poi ci saranno investimenti valutati in 35 milioni di euro per far ripartire la società Doriana e riportarla prontamente in serie A. Se gli investimenti sono ipotizzati (35 milioni di euro), i 156 milioni di euro spesi per acquistare la società e chiudere il capitolo Ferrero sono certi.

Una cifra enorme se si pensa che a zero euro, il sindaco di Genova, tra qualche settimana, avrebbe potuto affidare alla stessa coppia di imprenditori il titolo sportivo, facendo ripartire la “FC Doria” dalla serie D. In pratica il duo Radrizzani-Manfredi ha pagato 156 milioni di euro per il marchio Sampdoria, per il titolo sportivo, per la sua Storia e per un paio di stagioni calcistiche in categorie inferiori alla serie B. Complimenti.

A Novara per poco meno di 6 milioni di euro di debiti (quasi tutti con lo Stato), la centenaria Storia del Novara Calcio è stata cancellata e a due anni di distanza, rischiamo di ritrovarci nella stessa merda nella quale ci aveva lasciato il trio De Salvo-Rullo-Pavanati. Ne valeva la pena? Non era meglio provare a salvare la Storia piuttosto che la categoria?

In ogni caso oggi il FC Novara è una società sana, con pochi debiti che verranno in ogni caso onorati da Ferranti, con bassi costi di gestione grazie ad una struttura snella con pochi dipendenti, con una rosa di solo 14 giocatori sotto contratto e senza conti da saldare con il Fisco. Uno stadio da 15.000 spettatori, un campo in sintetico in via di rifacimento a spese del Comune ed un centro sportivo pronto per essere utilizzato a costi contenuti.

Per un imprenditore sano (novarese, italiano, straniero o marziano non importa) che volesse investire nel mondo del calcio, oggi il FC Novara è un’occasione unica e irripetibile, un vero grande affare. Sarebbe un affare sia per un investimento che puntasse ad un ritorno economico nel breve-medio termine sia per un investimento a lungo termine di radicamento sul territorio. Purtroppo, per gli stessi motivi è anche la preda ideale per iene ed avventurieri alla Pavanati.

Indipendentemente dall’iscrizione al prossimo campionato la strada ora è tracciata: Il FC Novara è in vendita. E se a queste condizioni, nessuno fosse interessato, sarebbe opportuno meditare seriamente sulla possibilità che a Novara oggi non sia possibile partecipare ad un campionato professionistico.

Lunga vita al Novara Calcio 1908.

Continua a leggere

Pensieri e parole

Cosa posso fare?

Published

on

Nel Novara di Banchieri edizione 2019/20 esordì un sedicenne (Pinotti) e un diciasettenne (Barbieri); giocarono con regolarità due diciottenni (Zunno e Capanni) e ben DODICI under 21. A parte Cagnano e Collodel i giovani azzurri erano tutti alla prima esperienza in un campionato professionistico. Non c’erano fenomeni e ancora oggi, a parte Cagnano e Cassandro giocano tutti al massimo in serie C.

Ricordo bene l’impressione che ebbi nel primo allenamento estivo vedendo tutti quei ragazzini che avevano volto e fisico da bambino. C’era anche un 36enne (Buzzegoli) un 34enne (Gonzalez) e un 30enne (Bianchi) come è giusto che sia in una squadra di giovani.

Quest’anno il FC Novara ha schierato con regolarità OTTO over 30, tra i quali un 37enne (santo subito) un 36enne e un 35enne. In alcune partite siamo entrati in campo con un’età media di 30 anni. E questo pensando di aver ingaggiato i “migliori” vecchietti sul mercato.

Saidi (17 anni) ha giocato 2 minuti come Pinotti nel 2019/20, il diciottenne Lanzarotti 5 minuti, Babacar Diop (19 anni) un’oretta in tutto e solo due under 21 (Marginean e Khailoti) hanno giocato con regolarità.

Il Novara 2019/20 fu costruito (da Zebi) con l’obbiettivo di contenere i costi, valorizzare il settore giovanile e incassare più soldi possibili dal regolamento sull’utilizzo dei giovani calciatori che premia soprattutto i giovani provenienti dal proprio settore giovanile. Arrivò anche un risultato sportivo impensabile come la semifinale play off, non so se con fortuna o grazie agli aiuti dei senatori ma è un fatto incontrovertibile il risultato sportivo che ottenne Banchieri, con la rosa tra le più giovani di tutta la serie C.

Purtroppo, l’anno seguente invece di continuare nel solco della linea tracciata, la nuova proprietà (la banda Rullo) provò la stessa giocata a poker di quest’anno: all inn. Uno per uno i giocatori presi nel 2020/21 così come quelli del 2022/23 erano buoni e con un curriculum interessante. Ma alla prova dei fatti si rivelarono solamente una raccolta di figurine ingestibili, come quest’anno. Banchieri, inizialmente “sopportato” dalla nuova dirigenza, poi messo da parte, poi richiamato, riuscì a raddrizzare una situazione ben peggiore di quella di quest’anno in una situazione societaria che ben conosciamo.

Oggi sarebbe impossibile riproporre la lungimirante strada della stagione 2019/20 perché manca e mancherà per tanto tempo il fondamento sul quale costruire: il settore giovanile. Il confronto tra il giovane Novara 19/20 ed il vecchio Novara 22/23 è significativo per la direzione che una società vuole percorrere. Lecite e condivisibili tutte e due le strade indipendentemente dai risultati poi ottenuti.

Il problema oggi è proprio la direzione da prendere. Il FC Novara mi ricorda un mio amico di tanti anni fa che all’ennesimo rimprovero della compagna sbottava: podi mia bev, podi mia fumà, podi mia ciulà, cusa podi fa alura?

Cosa può fare Ferranti?

Non può puntare sui giovani perché non ha e non avrà il settore giovanile

Non ha contatti ed entrature per avere giovani prestiti di valore

Non può provare un altro all in per mancanza di risorse

Non può programmare una stagione di transizione perché significherebbe erodere inutilmente altre risorse

Non può vendere per mancanza di compratori credibili (Pavanati/Rullo no grazie, abbiamo già dato).

Non può chiudere baracca perché oltre ad essere una brava persona si è impegnato con le Istituzioni cittadine.

Cosa può fare Ferranti? In questo momento una sola cosa: essere sincero e chiarissimo con la gente, dichiarare serenamente intenzioni e direzione qualsiasi esse siano, senza scuse e giustificazioni che conosciamo benissimo: mancanza di pubblico, mancanza di sponsor, mancanza di aiuti pubblici e dell’imprenditoria locale. Non servono le giustificazioni ma solo la direzione, se possibile, con un minimo di speranza per il futuro.

Continua a leggere

NSN on Facebook

Facebook Pagelike Widget

Telegram

Ultimi Articoli

Copyright © 2017 Zox News Theme. Theme by MVP Themes, powered by WordPress.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: