Ci sono dei momenti nell’arco di un campionato in cui la critica, anche la più becera, è importante… la critica stimola, non consente a nessuno di rilassarsi, è l’espressione della libertà di pensiero e della democrazia.
Ci sono altri momenti, sempre nello stesso campionato, nei quali invece la critica non può e non deve essere ammessa… sono quei momenti nei quali, obtorto collo, la coesione del popolo tifoso è determinante, necessaria, indispensabile.
In quei momenti, come quello che stiamo vivendo, tutto deve essere lasciato alle spalle, magari col naso turato, perché il risultato finale è più importante di qualsiasi cosa; momenti in quali il fine giustifica sempre i mezzi… poi, a risultato raggiunto, si vedrà.
C’è stato un momento in cui ( con i social che stavano facendo capolino e non erano ancora fenomeno di massa) il Muro di Forza Novara era centro di aggregazione, informazione, passione. Non sono momenti lontani … momenti in cui, pur se vissuti senza palcoscenici importanti, il Muro era un laboratorio di idee, fonte di coesione, fucina di ironie illuminate e di sani vaffanculo.
Era forse il momento in cui il popolo azzurro si autoalimentava non piangendosi addosso ma caricandosi sia negli anni della consapevole rassegnazione sia in quelli della massima esaltazione.
È arrivato purtroppo il momento in cui il Muro ( quello con la M maiuscola ) ha perso tutte le sue caratteristiche principali ( e probabilmente anche la sua ragione di esistere ) diventando espressione di quella che il Vannu ha definito bene nel suo editoriale post partita : una classe da serie C.
Un muro popolato da una buona percentuale di pigiamati con culo quadrato, gente che le trasferte se le sogna, che in buona parte ( il bambino, la famiglia, gli impegni, la distanza) sono anni che non vede una partita in casa… ma che ( e un bello esticazzi non lo vogliamo dire?) sente dentro di se il sacro ardore del fine cronista, dell’analista raffinato, del reporter d’assalto che analizza bilanci e plusvalenze…
Un muro popolato da gente che negli ultimi giorni , nonostante la merda in cui siamo immersi, invece di compattarsi e fare e farsi coraggio vomita insulti, straccia abbonamenti ( … che non ha mai sottoscritto), sa tutto di scommesse e risultati combinati, minaccia di non venire più in uno stadio ( dove forse ha messo piede tre volte ) …. un muro insomma ( la m è diventata minuscola ) che rappresenta fedelmente il campione della ignoranza del popolo novarese.
Noi siamo stati tra i primi a criticare il Novara quest’anno e lo abbiamo fatto a volte in maniera discutibile e pesante…. ma adesso no!
Adesso vanno bene i biscotti con l’Empoli, i gol di pancia di Baclet, le autoreti, qualsiasi cosa pur di salvarsi. Non c’è da scandalizzarsi per nessun elemento, anche sporco, che possa portarci a raggiungere quel traguardo.
Spero che tutti questi professori che “di tutto sanno e di tutto parlano” vista la concomitanza della festività di martedì abbiano già preso il biglietto e siano tutti presenti a Cremona ….
NOI ci saremo, pronti a tirare le somme a fine campionato, ma altrettanto pronti a sostenere tutto e tutti fino a quel momento.
Ad majora
Ciumi
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