Pensieri e parole
Ripigliamoci tutti.
Published
5 anni faon
By
ilVannu
Mancano due giorni alla difficile trasferta di Empoli, a memoria quella che affronteremo probabilmente col minor entusiasmo ed aspettative degli ultimi dieci anni. Il furto di Bari in mezzo alle due vergognose prestazioni contro Ternana e Venezia hanno davvero ucciso le speranze anche dei più ottimisti tifosi e pure il ritiro imposto dalla Società, iniziato solamente ieri, non sembra aver ridato all’ambiente quel pizzico di positività che male non farebbe. Tante volte durante l’anno abbiamo rievocato gli spettri di quella maledetta stagione 2013/2014, tuttavia alla 37esima giornata le cose non sono del tutto speculari; sono molto simili ma con delle differenze importanti. 40 sono i punti in classifica del Novara ottenuti in entrambe le stagioni. I Playout sarebbero comunque stati l’esito qualora la 37esima giornata fosse stata l’ultima allora come oggi. Ma vi sono fondamentali differenze: quattro anni fa, a cinque giornate dalla fine, la possibilità di retrocedere direttamente era solo un’opzione concessa ancora dalla matematica, che teneva in gioco il Padova seppur appariva decisamente spacciato. La stessa matematica che concedeva ancora speranze al Novara di salvarsi alla fine della regoular season, seppur intimamente eravamo già tutti mentalmente predisposti ad affrontare lo spareggio salvezza; mancava solo di capire l’avversaria e se l’avremmo sfidata in una posizione di vantaggio o svantaggio. Queste le due classifiche a confronto:
La realtà odierna dice invece che il Novara ha praticamente le stesse probabilità di retrocedere direttamente, di giocarsi i playout ma anche di salvarsi, perché il numero di squadre coinvolte nella zona retrocessione sono molte di più e i punti di distacco tra loro sono davvero pochi. Inoltre in ognuna delle 5 giornate che mancano alla fine ci saranno incroci diretti che faranno la differenza.
Se abbiamo avuto tutti un po’ ragione a bastonare questo Novara colpevole di essersi messo in questa situazione e di aver ucciso l’entusiasmo generale, è altresì vero che la situazione ad oggi non è affatto compromessa ma anzi la storia deve essere ancora tutta scritta. Questo vuol dire che tutti quanti, io per primo, potremmo e dovremmo fare un ultimo sforzo per concedere quell’ultimo credito di positività e calore fondamentale per affrontare queste ultime 5 partite, in modo da non affrontarle già sconfitti primi di entrare in campo. Come dice giustamente l’amico Legione sul muro, “siamo 5-8 squadre nella merda, perché la dobbiamo pestare proprio noi?”
Ben consci del fatto che possiamo raccontarcela come vogliamo, ma alla fine in campo ci vanno i giocatori che se per primi non crederanno alla salvezza, se non lavoreranno considerando come una ragione di vita l’obiettivo minimo stagionale, se non ci metteranno quel cuore e quell’orgoglio così tanto risparmiati fino ad oggi sarà tutto inutile. In queste situazioni viene facile a chi critica attaccarsi a qualsiasi cosa, pure stupida, per sottolineare le colpe di chi sta indegnamente indossando la nostra maglia, ma sarebbe anche ora che questi giocatori non ci regalassero invitanti assist come quelli di pubblicare ogni giorno sui social foto felici, chi a Montecarlo, chi in al mare in Liguria e chi altrove insieme alla figa di turno. Se è vero che parliamo di ragazzi che sono nel diritto di gestirsi il proprio tempo libero, è altresì vero che sono tutti professionisti profumatamente pagati e che dovrebbero avere il rispetto di una piazza che sta soffrendo questa situazione in una maniera incredibile. C’è chi sta patendo fisicamente, chi solo emotivamente, chi ha smesso di ridere e di divertirsi, e nel rispetto di queste persone, comunque sempre presenti al Piola e in giro per l’Italia, sarebbe opportuno un comportamento più sobrio. Perché fino a quando un ragionamento come quello che ho appena fatto verrà tacciato di populismo non andremo mai da nessuna parte e soprattutto non si troverà un punto di incontro in un’annata disgraziata come questa.
Ripigliamoci un po’ tutti, ognuno torni al proprio posto: la Società faccia quello che deve fare (e che mi pare qualcun’altra nelle nostre stesse situazioni abbia iniziato a fare da qualche partita), i giocatori si comportino da professionisti e vedano nel raggiungimento della salvezza il loro unico scopo di esistenza su questa terra, e i tifosi non uccidano col loro scoramento e pessimismo qualsiasi buona intenzione. Insomma, proviamo a crederci. Non abbiamo alternative.
Claudio Vannucci
Fondatore dei Blog Novara Siamo Noi e Rettilineo Tribuna, Vice Presidente del Coordinamento Cuore Azzurro e fraterno amico di chiunque al mondo consideri lo stadio la sua seconda casa. O addirittura la prima. Editorialista estremista, gattaro.

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Pensieri e parole
… per tirare su un po’ il morale …
Published
2 settimane faon
21 Settembre 2023By
Nonnopipo
Buon giorno Singnor Dottore Eviro Naser Mohamed Ali Mohamed Altamimi, sono Nonnopipo Retired-Dialect Expert- Nonnopipo- Worksite Assistant- Pilato Ponzio.
Intanto la ringrazio per aver concesso questa intervista al Blog “Novara siamo Noi” il cui direttore generale (minuscolo), Vannucci Claudio, sarà penalmente unico responsabile dei contenuti a venire.
Per facilitare la dizione dei suoi nomi e cognomi mi limiterò a riferirmi a Lei chiamandola amichevolmente Eviro, in quanto proveniente dagli Evirati Arabi.
Le chiedo dunque se Ella preferisce rispondere alle mie domande in italiano o inglese o in arabo.
Eviro: Sta mia lì a gni mat, al dialèt nuares al va benone
NSN: Ma allora Lei non solo conosce l’Italiano, ma addirittura il dialetto novarese, sono veramente sorpreso!!
Eviro: Am l’ha mustrà cul che ti ti ciami al “giügastron Milanés” che m’ha ubligà a imparà al dialèt da Milàn, da lì a imparà anca cul da Nuara l’è stai un giöch da fiulìn
NSN: Allora Eviro, da dove nasce questo interesse per il Novara fc?
Eviro: Interèss?? Qual interèss? Al mè ziu che l’è sciùr mè ‘l mar, l’è un grand Eviro parchè gh ha la belèssa da vutantacinq nivùt, tüti lasaròn che i gh han mia voja da lavrà a parte mi. Ben, al mè ziu, sò mia cume, l’è ricevù una cartulina che la rivava da Nuara, spedì da un so amis che al gh ha un negossi d’articul arabi propi in cità, roba pregià eh, mia cume cula bataria che i vendan i cinés. La cartulina la mustrava un campanil alt püssè da cent métar, e lü m’ha urdinà d’andà a Nuara par cumprala. I n’ho parlà cunt al Sindich … ‘mè l’è ch as ciama … ah ècu … ‘dèss im ricordi … Scagnelli, ma pürtrop m’ ha rispundü che sta turr da cemént, par adèss, l’è mia in vendita, magari as na parlarà la prossima legisladüra, ma mi ho mia capì cus’ al vuréva dì, cus’ l’è la legisladüra? Alura al Sindich m’ ha dì: “ Ch’ al senta brav om, igh fo una pruposta: al Giügastron Milanés l’è in vià a cercà un quai povar diavul dispost a cumprà al Nuara dal balòn, cul dal fulbar, parchè al vöra andà in pension e al deva siguì i cantiér di lavùr cume tüti i pensiunà che is rispètan”
NSN Dunque, Eviro, il vostro desiderio non era quello di acquistare il Novara fc. ma bensì la Cupola di San Gaudenzio, se ho ben capito! Lei, caro Eviro, non si rende conto del valore storico, artistico, simbolico, che questa costruzione rappresenta per la città di Novara e per i novaresi, un capolavoro di Alessandro Antonelli!!
Eviro: Si, i la so, ma anca al Nuara d’ un para d’ani fa, prima da quest, l’era un patrimoni dla cità, ma l’è stai rubà da una banda da giargianés senssa vargogna, in cunfrunt dl’ uspedalier, dal rutamat e dal figàt, mi i son una garansia … ma ch’ am disa un po’, in che squadra al giöga stu Alessandro Antonelli che i la cumpri sübit?
NSN: Allora Signor Eviro, lasciamo perdere la Cupola, l’Antonelli e il Sindaco impegnato com’è a far iniziare (?) i lavori del ponte XXV aprile, mi dica: la trattativa è a buon punto?
Eviro: Mia trop! Al Giügastron milanes al vuraria che mi igh dò i sold che l’è spendü l’ han passà par la squadra, cui dal telepass da Milàn a Nuara e anca al rimburs dla bensina e cul di scuntrìn dl’Autogrill. I sold dal regal par la cresima dal so nivut però igh i a dò mia, as na parla gnanca.
NSN: Posso chiederle quali progetti avete riguardo al Novara fc?
Eviro: Prugèt? Quai prugèt? i Prugèt i a fan j ingegnér, cui che duvrian rifà cul punt che al diséva prima, mia i pruprietari di squadri dal fulbar. Nün i vuruma che la squadra la giöga ben, e la fa divertì al püblich, che m’han dì i hin i solit tri gat. Nün dai nostri squadri i vuruma al méj : insuma i vuruma l’ ecelénsa.
NSN: No scusi Eviro Altamimi, cosa intende per Eccellenza? non sarà mica la categoria nella quale finirà il Novara fc, vero?
Eviro: Mah, cus ti vöri ch’ it disi!! Mai limità la forsa dla pruvidénssa, anca la squadra d’un’ isula meravigliusa cume Capri la giöga in Ecelénssa, se la giöga lé, poda giügà anca al Nuara.
NSN: beh, ammetta almeno che non è un bel biglietto da visita quello che sta dicendo …
Eviro: No no, alura ti sè capì na got, no … na got a la disa al giügastron milanes … alura ti capissi gnenta, it la spieghi una volta par tüti: i sold che i servivan par cumprà la cüpula, che da nün l’ avrìan sbatà giò da almenu trent’ani par fa sü un bèl céntar cumercial, i sèrvan par cumprà al Nuara, pagà i vissi dal giügastron, cumprà un palassi cunt la curt che as ciama Brulèt, e una deséna da laghèt che m’ han dì che is ciaman risèri, che i trasfurmarò int una piscina granda granda cun la spiagia. Pö dopu, cul ch’ a rèsta i a dopri par vénd i giügadur.
NSN: Mi scusi Signor Eviro Altamimi Moha … vebbè lasciamo stare le parole crociate, forse voleva dire “acquistare” i giocatori!!
Eviro: no no, véndai, però i paghi mì chi i a cumpra, parchè nissüna al pìa giügadur cusì, ma as sa, cunt i dané as poda fa tüt. Senta un po’, ma cul palassiòn gross in Piassa dla Repüblica ti sè mia quala l’è l’agensìa imubiliar che la vénda? Pö cun calma t’im a spieghi cusa vöra dì “Repubblica”.
NSN: Credo che sarebbe meglio finire qui l’intervista. La ringrazio, ma l’aspetto dopo il “closing” per verificare la bontà delle sue intenzioni, non ci deluda e rispetti la nostra maglia. Le auguro di riuscire ad acquistare il Novara fc anche perchè, altrimenti, il Giügastron milanés se non venderà a Lei, a fine stagione cederà la società al primo che passerà per strada.
Eviro: Ch’ as preocupa mia, ‘ndarà tüt ben … però ch’ a ma spiega una roba: cusa l’è al “closing” sarà mia un quai trüch dal Giügastron?
NSN: No, tranquillo, mi riferivo alla chiusura della contrattazione in corso per l’acquisizione del Novara fc.
Eviro: ah, cusì va bén, però sti bén in campana a mia püblicà futugrafji prutegiü dal “copyright” senssa al mè permès, parchè vüaltar i si fürb e iv fasì püblicità cun la mè facia.
NSN: Caro Eviro non si preoccupi, noi non siamo dei “barlafüs”, forse un po’ giügastron si, lo ammetto. Grazie e a presto.
Nonnopipo
NdR: La fotografia a corredo di questo articolo viene scelta dal capo redazione Vannucci. Mi dissocio se tale foto risultasse protetta da copyright.

Vi ricordate De Salvo padre e figlio? Vi ricordate Rullo padre e figlia? Nespoli, Cianci, Lisi, Inverso, Civitarese, Bonanno ve li ricordate? E Pavanati ve lo ricordate? Li abbiamo visti, li abbiamo conosciuti e sappiamo bene cosa hanno fatto al nostro Novara.
Perché quindi dovrei avere paura o dovrei avere preconcetti su Genny Savastano, Kim Jong-un e Al Tamini?
Cosa può succedere di peggio di quello che già è successo? Quello che c’era da proteggere, da tutelare e da difendere non c’è più. Il 1908 è stato annientato da quelle brave, rispettabili e italianissime persone di cui sopra. Se andrà male ricominceremo nuovamente da zero, ci sarà un nuovo Sporting Novara, un Real Novara oppure una Pro Novara con un nuovo illuminato imprenditore di qualsiasi provenienza ma chiaramente non novarese che ci farà ripartire dalla serie D o magari dalla terza categoria, dalla quale saremmo già dovuti ripartire tre anni fa.
Quindi ben venga Al Tamini che Emiro non è ma che qualche soldino da buttare ce l’ha di sicuro e quasi sicuramente non ha i precedenti penali ed i fallimenti alle spalle di molti ex proprietari del Novara. Ben venga la sua corte di persone pittoresche, ben venga il fatto che non hanno alcun legame con Novara e con i novaresi, ben venga che provenga dall’altra parte del mondo. Che siano benvenuti i nuovi barbari!
Il bottino da depredare non c’è, non ci sono entrate ma solo spese, non c’è storia ma solo presente e futuro. Chi arriverà dovrà investire un sacco di soldi e ricostruire da zero una società senza strutture, senza settore giovanile, senza personale. Nessuna entrata è prevista almeno finché la categoria sarà questa.
Non ci sono alternative, non c’è nulla da perdere ma tutto da guadagnare. Questa storia me la voglio proprio godere, hai visto mai che riusciamo a fare un altro giro di giostra?

L’espressione ‘mettersi sulla mappa’ l’ho sentita per la prima volta dal grande Federico Buffa nelle sue Storie Mondiali. Peccato che parlasse del grande Uruguay del primo Mondiale del 1930 di Nasazzi e Andrade, e sinceramente risentire la stessa espressione ieri dal potenziale nuovo proprietario di una squadra di C al termine di un’amichevole con la Caronnese mi ha provocato la stessa reazione di quando guardo un qualsiasi film della commedia all’italiana: un sorriso tipo quello che si produce per contrazione sul letto di morte e tanta tanta malinconia da decadenza. Le tre parole dette in inglese stentato da Altamimi mi hanno ricordato molto la scena dell’adolescente che esce la prima volta con la tipa e cerca di dire tutto quello che può compiacerla nella speranza di ricavarci almeno un limone e un po’ di petting spinto e ripete a pappagallo tutto quello che vuol sentirsi dire: e allora ‘il Novara non è come le altre nostre società, ‘non cambieremo nome alla squadra’, ‘la qualità della città, dei servizi e della GENTE’ (come se avesse conosciuto un cristiano a parte Ferranti che novarese non è e un paio di esponenti politici locali), e poi il mirabolante ‘we want to put Novara in the world map’. L’ho detto bene? Adesso mi fai almeno una pippa, per favore?
Peccato che il personaggio sia talmente ambizioso da essersi assicurato di fare il potenziale closing a calciomercato finito perché i soldi per svincolare un paio di scarti dello scorso anno e fare spazio in rosa per prendere almeno un elemento di alto livello per la categoria che guadagni più di 50K netti l’anno col cazzo che si è sognato di metterli. Ma sicuramente sono io che non capisco la grande sensibilità di questo Ronn Moss in kandura che, come uniche credenziali nella vita, oltre a una spiccata passione per lo sport ribadita circa 350 volte, ha quella di aver fatto basket a livello professionale e judo, e che evidentemente non ha voluto rompere i delicatissimi equilibri sportivi dietro a questo Novara povero ma bello che sta nascendo.
Aspettiamo dunque, il tempo per metterci sulla mappa ci sarà. Per ora la mappa è quella per andare a far ridere i polli. E, a proposito di personaggi politici locali, io la foto del taglio del nastro accompagnati dal fratello con le ossa grosse di Genny Savastano e da quello che va a tagliarsi i capelli dal parrucchiere di Kim Jong-Un me la sono salvata. Così, per ogni evenienza futura, nel caso in cui alla prossime elezioni di polli non ne avessimo fatti ridere abbastanza.
Jacopo
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