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La polisemia

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Il fatto che siamo stati i primi, se non gli unici, a lanciare segnali di estrema preoccupazione già dall’inizio di dicembre prevedendo un finale di campionato drammatico non ci da nessuna soddisfazione.

Boriosi, rompi coglioni, ingrati e con interessi personali ( come evidenziato dal Vannu oggi ) è riduttivo …. il pensiero dell’esercito dei bimbiminkia che affollano un muro sempre più sbiadito,     che postano sui social o che scrivono articoli sugli Organi di Stato (pallidi come il controllo di palla di Calderoni), pensiero non manifestato a volte per evidente codardia, è che siamo una massa di schizzati che se la cantano e la suonano…  soloni con la puzza sotto il naso.

Da martedì sera “l’esercito dei bimbiminkia”, invece di concentrarsi sul fatto che era demenziale lasciare Floro Flores da solo in mezzo all’area, ha lanciato strali contro la legge dei poteri forti per un rigore (lampante) che sarebbe stato comunque frutto del caso in una partita giocata bene contro una squadra frastornata per le troppe assenze. Qualcuno ha anche sottolineato il fatto che con due o tre rigori dati, vista la squadra che abbiamo, saremmo stati senza dubbio dalla parte sinistra della classifica.

Ma NOI non capiamo un cazzo, così come non capivamo un cazzo quando abbiamo cominciato a dire che ci eravamo rotti i coglioni di sentire Corini che ci raccontava palle; cosi come non capivamo un cazzo quando abbiamo iniziato a sottolineare che Teti non valeva una minchia come direttore sportivo; così come quando abbiamo evidenziato che un cambio di allenatore a giochi di mercato fatto ci avrebbe messo in enorme difficoltà in primavera; così come la distanza della Società dalla realtà era un elemento di forte preoccupazione. 

Sta nelle caratteristiche polisemiche della parola Novara la differenza di visione …. per la stampa di regime, i bimbiminkia, quelli che “trent’anni di serie c MDS tanta roba” la parola Novara significa speranza, lotta, ottimismo infondato ed anche un po’ di schiena piegata ….

per il resto del mondo, noi compresi, la parola Novara significava, quest’anno, sin dalla prima partita con il Piacenza, mancanza di insieme, mancanza di carattere, incapacità di gestire il cambiamento… una massa di stronzi insomma, dirigenza in testa.

Tutte queste nefaste previsioni si sono concretizzate sabato pomeriggio quando, dopo un primo tempo giocato con dignitosa personalità, il Novara si è sciolto come neve al sole con le sgroppate insulse  di Calderoni, il solito cambio di marcia di Dickmann ( che ormai lo fermerebbe anche Scarda se fosse in campo), i cali di memoria – ormai reiterati – di Montipò che sui palloni lenti si muove come un gatto di marmo, la incapacità di Casarini di velocizzare o di tenere palla… ed abbiamo evidenziato quelli che, sulla carta, avrebbero dovuto essere i punti fermi nell’ossatura della squadra.

… squadra …. anche qui c’è una polisemia : per quei “dirigentoni” che la gestiscono squadra significa prendere dodici o tredici uomini a cazzo, magari con qualche nome importante, ed il gioco è fatto….

per  noi, come per il resto del mondo, squadra significa reparti coesi, comunione di intenti, un leader per ogni reparto che, dentro e fuori del campo, gestisca momenti facili e difficili con i coglioni di filo spinato.

Questo è quanto ci è mancato quest’anno e le responsabilità stanno tutte in chi questa squadra l’ha creata ed avallata … gli stessi che, nel corso dell’anno, ci hanno scassato la minchia quasi ogni settimana perché eravamo distanti e non supportavamo la squadra, perché scrivevamo cose negative mentre, classifica alla mano, la squadra era assolutamente in linea con gli obiettivi…

Dove siete adesso? Incapaci l’avete vista la classifica? Avete provato ad elaborare una tabella simulando i risultati possibili da qui alla fine? …. play out in questo momento … play out….

Ma in ogni società c’è una catena di comando per cui le responsabilità di gestione vanno equamente condivise tra Teti, De Salvo e Morganti … dalla prossima volta, invece di farci chiamare da quel povero cristo di Somma o da qualche giornalista (parola forte) compiacente …. chiamateci direttamente voi.

Ciumi

Analista tecnico delle partite e sfanculatore ufficiale del blog. Convive con una sana passione per le Converse All Star sgualcite e scolorite e per la scarsa considerazione sul genere umano. Severo ma giusto.

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I numeri di Virtus Verona-Novara

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La Virtus Verona affronta il Novara con un modulo diverso da quello utilizzato fino ad ora schierando un 4-3-2-1. Il Novara gioca con due punte e la sottopunta Donadio che si posiziona sulla fascia sinistra senza mai esercitare il ruolo di trequartista, in un 4-3-3 anomalo, ancora più offensivo del solito, ma funzionale. Nel secondo tempo la Virtus tornerà al 3-4-1-2 prendendo possesso del centrocampo.

È stata una bella partita, entrambe le squadre hanno giocato a ritmi elevati e anche se la Virtus Verona è stata più pericolosa il Novara non ha mai rinunciato al suo gioco e ad attaccare. È raro vedere in serie C una partita così intensa e piena di emozioni. Per uno spettatore neutrale è stato sicuramente uno spettacolo godibile, per noi tifosi non sono mancati i soliti santi e madonne per errori, pericoli e svarioni arbitrali.

Da sottolineare che il Novara ha rinunciato a cinque “presunti” titolari per tutta la partita (Khailoti, Migliardi/Urso, Ranieri, D’orazio e Gerardini) senza modificare intensità e qualità di gioco. Rimangono gli errori/amnesie individuali (almeno tre se non quattro anche venerdì sera) che possono vanificare in qualsiasi momento le buone prestazioni.

I numeri questa volta sono tutti a favore del nostro avversario: possesso palla Virtus Verona 56% Novara 44%. Tiri in porta Virtus Verona 13 Novara 6. Indice XG Virtus Verona 1,96 Novara 0,99.

Secondo l’algoritmo il risultato doveva essere 2-1 per la Virtus, secondo me il pareggio è più che giusto.

Come vengono misurati i dati e calcolati gli indici era stato spiegato nella “prima puntata” che trovate qui. Aggiungo che l’indice XG è calcolato (non da me chiaramente) tramite un algoritmo che utilizza una combinazione di fattori: precisione del tiro (in/off target, dentro o fuori la porta), frequenza dei tiri (numero di tiri), pericolosità e posizione dell’attacco, pressione d’attacco complessiva. Capisco che possa sembrare strano che il Novara risulti la squadra con il migliore indice Xg (gol previsti) del girone A ma i criteri sono uguali per tutti le squadre e almeno i dati (che non sono miei ma di società specializzata) non dovrebbero essere in discussione.

L’interpretazione dei dati può essere invece individuale e personale. Può essere negativa: se creiamo tanto e segniamo poco significa che l’attacco fa schifo, che chi arriva al tiro non ha la freddezza, la precisione o la forza di segnare. Ovvero può essere critica sul modo di giocare: creiamo e attacchiamo tanto ma lasciamo spazi per il contropiede avversario, meglio coprirsi e rinunciare al gioco d’attacco per conservare il risultato. Oppure l’interpretazione può essere positiva: se creiamo tanto vuol dire che la struttura di gioco funziona, fa arrivare la squadra tante volte al tiro, cosa rara in serie C e che migliorando la finalizzazione le cose possono migliorare. Sicuramente un elevato indice Xg non significa che siamo i migliori, che è solo sfortuna se non vinciamo le partite e che nei prossimi match segneremo e vinceremo tutte le partite. Questo non è mai stato scritto.

Sabato affronteremo la Pro Sesto allenata da Parravicini che è una squadra molto diversa da quella impostata da Andreoletti nella scorsa stagione. Ultimi nella classifica del possesso palla, penultimi in quella dei tiri verso la porta avversaria e come indice Xg, hanno subito i nostri stessi gol; eppure, hanno quattro punti in più di noi.

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I numeri di Novara-Giana Erminio

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Se lasci il controllo della palla al tuo avversario per 25 minuti, non superi più la metà campo e non hai la difesa dell’Inter è molto probabile che il tuo avversario anche se di basso livello come la Giana Erminio segni un gol impossibile al novantesimo. Errore da matita rossa per Buzzegoli che, come tutta la squadra, deve crescere ed imparare dagli errori.

Per la prima volta quest’anno i nostri avversari hanno avuto un possesso palla superiore (54% Giana 46% Novara). La differenza comunque è minima ed indica un equilibrio tra le due squadre.Il Novara ha tirato di più verso la porta avversaria (13 tiri del Novara contro 6 della Giana) ma l’indice XG nonostante un lieve vantaggio del Novara, spiega che il pareggio non è stato così ingiusto: Novara 1,56 Giana 1,24.

Il Novara si conferma una squadra che crea molte occasioni da gol, è addirittura al vertice nella classifica generale dei gol attesi e nettamente prima in quella dei gol attesi in casa (vedi tabella). Probabilmente non apprezziamo abbastanza questa dote degli azzurri, giustamente offuscata dai pessimi risultati ma il confronto con i dati delle nostre rivali, quelle in lotta per non retrocedere, induce ad un certo, flebile ottimismo. Creare occasioni da gol è merce rara nella terza serie: Alessandria, Pro Sesto, la stessa Giana creano pochissimo e raccolgono di conseguenza. Al Novara manca lo step successivo: freddezza sotto porta (Scappini deve mangiarsi tre gol per farne uno) e un pizzico di fortuna, quattro legni in cinque partite fanno oggettivamente la differenza, soprattutto sul fondo della classifica.

La prossima avversaria del Novara sarà la Virtus Verona che normalmente gioca con un 3-4-1-2 ed un trio d’attacco molto insidioso (Danti – Casarotto – Gomez). Alla Virtus non interessa il possesso palla, lasciato spesso e volentieri all’avversario, non eccelle in nessun indice, tira in porta molto meno del Novara e subisce mediamente molti più tiri in porta del Novara; eppure, la classifica parla chiaro, i veneti hanno già otto punti in più del Novara. È una squadra cinica che gioca a memoria, una vera montagna da scalare per questo Novara.

 

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I numeri di Padova-Novara

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Se nelle prime tre partite i numeri raccontavano una storia diversa da quella del campo, contro il Padova anche i numeri certificano la disfatta azzurra.

Il possesso palla è stato pressoché identico (51% Novara 49% Padova). Soprattutto nel primo tempo il Padova ha lasciato il pallino del gioco al Novara per poi colpirlo al momento giusto, come da programma. La preparazione della partita dei nostri avversari sta diventando fin troppo semplice per la ripetitività delle lacune difensive del Novara.

Il Novara è stato inesistente in fase offensiva: solo quattro tiri verso la porta avversaria in novantacinque minuti anche se due di questi sono stati occasioni da gol importanti (indice XG 0,71). Il nuovo modulo proposto da Buzzegoli oltre a non migliorare per niente la fase difensiva ha annullato il peso offensivo della squadra.

In fase difensiva il Novara ha subito tredici tiri con un indice XGa di 1,71. È troppo facile segnare a questa squadra, ormai i nostri avversari conoscono i difetti del nostro assetto e con calma aspettano il momento giusto per punirci. Nelle ultime tre partite i nostri avversari hanno overperformato approfittando della fragilità del Novara.

Il nostro prossimo avversario, la Giana Erminio si può considerare come una squadra del nostro livello. Ha un bassissimo potenziale offensivo (tira mediamente 7,5 volte in porta a partita con un indice XG di 1,24) il più basso della categoria insieme all’Alessandria ma subisce mediamente poco con un indice XGa tra i migliori della categoria anche se ha già preso undici gol, indice di una certa fragilità difensiva. Gioca con un 3-5-2 classico con due punte centrali.

La classifica generale dei vari indici comincia a gratificare le squadre di vertice. Il Mantova fa del possesso palla il suo punto di forza (72% contro la Giana, 67,50% di media in quattro partite). Il Vicenza ed il Padova dominano in fase difensiva mentre in fase offensiva troviamo ai vertici Vicenza e Triestina insieme a Novara e Pergolettese. Anomali i dati della Virtus Verona che non eccelle in nulla ma ha ben dieci punti in classifica.

Il Novara è una squadra giovane ma è da sfatare il mito che i giovani stanno giocando per la regola del minutaggio. Alessandria, Pro patria e addirittura Trento hanno affrontato il Novara con un minutaggio di giocatori giovani superiore agli azzurri. Nelle prime quattro partite il Novara non si è mai avvicinato al minutaggio massimo consentito (450 minuti) contrariamente a quanto avveniva al Novara di Banchieri che si avvicinava sempre al massimo minutaggio consentito. Con questa tendenza anche l’obbiettivo di incassare soldi con la regola del minutaggio è vanificato.

I giovani giocano per scelta e non per convenienza. Questo è un altro problema.

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