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Con un dito in culo

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Ci sono momenti indicati per gioire, per esprimere il proprio malumore o manifestare la propria (od impropria) superiorità ed altri in cui con umiltà e concentrazione si affrontano sfide importanti tirando fuori le palle e facendo unicamente il proprio dovere.

Questo concetto vale sia per i giocatori che per il pubblico….. e la partita di domenica pomeriggio sarà uno di questi momenti dove si vedrà se la squadra questa settimana ha fatto il proprio dovere ( non esorcizzando il derby a cazzo di cane come fece all’andata ) diversamente da come si sta comportando una parte di noi che, sui muri e sui social, ha tirato fuori il proprio cazzetto molle dimenticandosi che siamo a soli due punti dal baratro dei play out.

Al di là dell’aspetto campanilistico, la partita di domenica sarà soprattutto una partita da giocare contro una diretta concorrente alla retrocessione …. aspetto che pare abbiamo già dimenticato, ringalluzziti da tre punti portati degnamente a casa venerdì scorso.

Domenica si gioca con un dito in culo, consci, noi e gli undici in campo, che un dito in culo fa male fino a quando non lo togli e, soprattutto, consapevoli che lo potremo togliere solo a partita finita se, guardando la classifica, il numero trentotto si sarà modificato.

Tutto il resto non conta …. non contano i rombi, i vertici alti e bassi, i Dickmann in panchina o in campo, le punte o i centrali …. domenica non conta un cazzo … conta soltanto il fatto che, alla fine, i punti di differenza tra noi ed i nostri avversari siano almeno ancora otto.

E chi si sente veramente tifoso si faccia carico delle proprie responsabilità e faccia il proprio mestiere: sostenere la propria squadra a prescindere …. mestiere che molti ( per lo più, a dire il vero, sempre molto poco presenti allo stadio) hanno dimenticato da tempo.

Poi si può tifare cantando a squarciagola, con le mani alzate o anche semplicemente con umiltà e concentrazione ma tutti, fino alla fine dei minuti di recupero, sugli spalti o sul divano dovranno aiutare chi andrà in campo perché i punti di domenica saranno molto più importanti del derby.

E il derby, in quanto tale, non è una gita oltre Sesia dove si va con lo zainetto pieno di panini col salame …. domenica dobbiamo ritornare tutti a respirare quell’aria fatta di sudore e olio canforato che la nostra memoria ci regala recuperando frammenti di ricordi che arrivano dal passato.

…. e ricordarci che abbiamo un dito in culo … noi e quelli in campo …. e con un dito in culo la concentrazione è sempre al massimo.

Ciumi

Analista tecnico delle partite e sfanculatore ufficiale del blog. Convive con una sana passione per le Converse All Star sgualcite e scolorite e per la scarsa considerazione sul genere umano. Severo ma giusto.

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I numeri di Padova-Novara

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Se nelle prime tre partite i numeri raccontavano una storia diversa da quella del campo, contro il Padova anche i numeri certificano la disfatta azzurra.

Il possesso palla è stato pressoché identico (51% Novara 49% Padova). Soprattutto nel primo tempo il Padova ha lasciato il pallino del gioco al Novara per poi colpirlo al momento giusto, come da programma. La preparazione della partita dei nostri avversari sta diventando fin troppo semplice per la ripetitività delle lacune difensive del Novara.

Il Novara è stato inesistente in fase offensiva: solo quattro tiri verso la porta avversaria in novantacinque minuti anche se due di questi sono stati occasioni da gol importanti (indice XG 0,71). Il nuovo modulo proposto da Buzzegoli oltre a non migliorare per niente la fase difensiva ha annullato il peso offensivo della squadra.

In fase difensiva il Novara ha subito tredici tiri con un indice XGa di 1,71. È troppo facile segnare a questa squadra, ormai i nostri avversari conoscono i difetti del nostro assetto e con calma aspettano il momento giusto per punirci. Nelle ultime tre partite i nostri avversari hanno overperformato approfittando della fragilità del Novara.

Il nostro prossimo avversario, la Giana Erminio si può considerare come una squadra del nostro livello. Ha un bassissimo potenziale offensivo (tira mediamente 7,5 volte in porta a partita con un indice XG di 1,24) il più basso della categoria insieme all’Alessandria ma subisce mediamente poco con un indice XGa tra i migliori della categoria anche se ha già preso undici gol, indice di una certa fragilità difensiva. Gioca con un 3-5-2 classico con due punte centrali.

La classifica generale dei vari indici comincia a gratificare le squadre di vertice. Il Mantova fa del possesso palla il suo punto di forza (72% contro la Giana, 67,50% di media in quattro partite). Il Vicenza ed il Padova dominano in fase difensiva mentre in fase offensiva troviamo ai vertici Vicenza e Triestina insieme a Novara e Pergolettese. Anomali i dati della Virtus Verona che non eccelle in nulla ma ha ben dieci punti in classifica.

Il Novara è una squadra giovane ma è da sfatare il mito che i giovani stanno giocando per la regola del minutaggio. Alessandria, Pro patria e addirittura Trento hanno affrontato il Novara con un minutaggio di giocatori giovani superiore agli azzurri. Nelle prime quattro partite il Novara non si è mai avvicinato al minutaggio massimo consentito (450 minuti) contrariamente a quanto avveniva al Novara di Banchieri che si avvicinava sempre al massimo minutaggio consentito. Con questa tendenza anche l’obbiettivo di incassare soldi con la regola del minutaggio è vanificato.

I giovani giocano per scelta e non per convenienza. Questo è un altro problema.

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I numeri di Novara-Trento

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Nel primo tempo dell’ultimo derby, il Milan ha avuto il 72% di possesso palla e l’Inter ha tirato in porta due volte (di solito ci vogliono quasi otto tiri per fare un gol). Risultato? Due a zero meritato per l’Inter.

Potrei chiudere qui la rubrica sull’analisi dei numeri perché spesso portano a considerazioni opposte alla realtà della singola partita. Statisticamente però, nel lungo periodo i numeri difficilmente mentono e se una squadra ha l’attitudine a costruire, tirare in porta e a subire poco i risultati dovranno arrivare.

Anche contro il Trento, come nelle precedenti partite, il Novara ha avuto un possesso palla superiore all’avversario (58%) ma la sensazione è che ormai gli avversari lascino volentieri il possesso del pallone al Novara perché considerano molto sterile il nostro attacco e aspettano la ripartenza giusta per punirci.

In attacco il Novara ha tirato verso la porta del Trento 19 volte (un numero statistico elevatissimo) e ha ottenuto un indice XG di 2,33. Ovvero, per quanto costruito il Novara avrebbe dovuto realizzare almeno due gol. Questo è sicuramente un dato molto preoccupante perché difficilmente la squadra di Buzzegoli riuscirà a costruire sempre così tanto come in queste prime partite. Un solo gol realizzato in tre partite a fronte di 44 tiri fatti certificano la nullità del nostro attacco: Scappini dovrebbe fare la guerra ed invece è sempre in ritardo e mai combattivo. Gli esterni di attacco dribblano, si propongono, attaccano gli spazi esterni ma sono sempre lontani da Scappini e/o Rossetti e quindi raramente pericolosi. Nessuno fino ad ora ha dimostrato cattiveria e abilità sottoporta. Il materiale tecnico è questo ma Buzzegoli deve trovare la strada per portare la squadra al gol.

In difesa il Novara ha subito 11 tiri con un indice XGa di 1,57. Avrebbe dovuto subire un gol ed invece ne ha presi tre. Quando una squadra underperforma in attacco e underperforma in difesa la sconfitta è automatica. Gli errori individuali e di squadra sono evidenti e confermano la pochezza tecnica e di esperienza della squadra.

In generale queste sono le classifiche del girone A:

Possesso palla (media sulle tre partite):

Mantova 1911   66%

Novara FC          62,3%

US Pergolettese 59%

LR Vicenza          56,3%

 

Tiri fatti (totali in tre partite):

Novara FC                        44

US Triestina Calcio          35

AC Renate                        33

LR Vicenza                        33

 

Indice XG (media sulle tre partite):

Novara FC                        1,99 (sei gol “aspettati” uno realizzato)

US Triestina Calcio          1,70 (cinque gol “aspettati” quattro realizzati)

US Pergolettese              1,58 (quattro gol “aspettati” cinque realizzati)

LR Vicenza                        1,52 (quattro gol “aspettati” sei realizzati)

 

Tiri subiti (totali in tre partite):

LR Vicenza          17

Atalanta U23     22

AC Renate          22

Novara FC          23

 

Indice XGa (media sulle tre partite):

LR Vicenza                        0,92 (tre gol “aspettati” un gol subito)

Novara FC                        1,09 (tre gol “aspettati” cinque gol subiti)

Calcio Padova                 1,11 (tre gol “aspettati” due gol subiti)

US Fiorenzuola               1,12 (tre gol “aspettati” cinque gol subiti)

I numeri continuano a dire che il Novara gioca, costruisce, crea molto e subisce poco. È al vertice di tutte le classifiche (possesso palla, tiri fatti e subiti, indici vari) ma l’unica classifica che conta è quella dei punti in classifica e i numeri amplificano il momento negativo.

Il Padova, prossimo avversario del Novara ha un possesso palla medio del 52%, tira in porta 10 volte a partita e ne subisce mediamente 8 a partita. Indice XG 1,43 indice XGa 1,11.  La sensazione è che anche il Padova a dispetto di ambizioni e qualità della rosa, giocherà molto chiuso in attesa dell’occasione buona che prima o poi gli azzurri concederanno. Forza Buba, forza ragazzi siamo a due punti dalla salvezza, solo questo conta.

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It’s a long way to Tipperary (it’s a long way to go)

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Quest’anno non potrò pubblicare la consueta video-moviola. La piattaforma sky non consente la registrazione delle immagini e se anche riuscissi con qualche software evoluto ad analizzarle non le potrei pubblicare perché vietatissimo. Quindi per evitare il licenziamento da parte del Dott Vannu proverò ad inventare una nuova rubrica.

Sarà un terreno ancora più insidioso della moviola e sono certo che solleverà osservazioni e critiche da parte dei cultori del calcio pane e salame che purtroppo non esiste più, ovvero l’analisi della partita attraverso i freddi, freddissimi numeri. Cercherò di esporre i numeri che la partita ha espresso e che ognuno potrà interpretare come meglio crede. I dati che andrò ad esporre non sono “miei” ma ricavati da match analisys fatti da società specializzate e quindi, spero, non contestabili.

I numeri delle prime due partite (Alessandria e Pro Patria) sono simili e raccontano una storia molto diversa dalla sensazione negativa e preoccupante che io per primo ho ricavato sul campo.

Possesso palla: sia contro la Pro Patria che contro l’Alessandria il possesso palla è stato nettamente a favore del Novara: 67% contro i bustocchi e 62% contro i grigi. Il dato sul possesso palla è sempre molto controverso, può essere lento e sterile se si concretizza con un continuo passar palla al limite della propria area per poi provare l’avventura con un lungo lancio come spesso accadeva al noiosissimo Novara di Marchionni ma anche con l’involuzione di Cevoli nella passata stagione. Non mi sembra sia questo il caso del Novara attuale perché tendenzialmente la palla passa abbastanza velocemente nella metà campo avversaria. Chiaramente il possesso palla diventa un inutile esercizio stilistico se non si creano azioni offensive e non si tira in porta o addirittura se crea i presupposti per la ripartenza avversaria. Abbiamo tutti negli occhi il Novara di Tesser che aveva un bassissimo possesso palla e ripartenze fulminanti, è un modo di fare calcio bello e redditizio finché l’avversario te lo consente. Non c’è un modo unico e vincente di fare calcio, sarebbe troppo facile ma tendenzialmente è sempre meglio avere il pallone che lasciarlo agli avversari.

Tiri fatti e tiri subiti: secondo Simone Contran, Match Analyst della nazione italiana di calcio è stato dimostrato che negli ultimi campionati di serie A la media di tiri necessaria per segnare un goal è pari 7,8.

Contro l’Alessandria il Novara ha tirato verso la porta avversaria undici volte e contro la Pro Patria quattordici volte. Anche questo è un punto di partenza e non la verità assoluta, i tiri verso la porta possono essere lontani dalla porta, lenti ed inoffensivi oppure calciati da posizioni impossibili insomma non è detto che questo sia un dato significativo se non associato alla pericolosità stessa dell’occasione da gol che verrà analizzato al punto successivo. In ogni caso possiamo dire che il Novara nelle due partite ha avuto una buona produzione offensiva, soprattutto se confrontata con il dato dei tiri verso la porta subiti: cinque tiri subiti contro l’Alessandria e sette contro la Pro Patria.

xG (Expected Goals) / xGA (Expected Goal Against): per non far venire il mal di testa ai lettori, cerco di semplificare al massimo la spiegazione di questo acronimo inglese: gli Expected Goals cercano di rappresentare il potenziale offensivo prodotto da una squadra in una determinata partita. Tramite un algoritmo (oddio già mi immagino ironie e risatine!) attraverso gli “Expected Goals” si cerca di misurare non solo la quantità di tiri, ma anche la loro qualità, ovvero la probabilità di trasformare il tiro in porta in gol.

Una squadra potrebbe tirare in porta 40 volte a partita ma se questi tiri fossero compiuti da lontanissimo oppure da posizioni impossibili oppure deboli o inoffensivi, l’indice xG sarebbe comunque basso. Il confronto tra i goal attesi (xG) e i goal realizzati, indica se una squadra sta andando oltre le aspettative ovvero sta “overperformando” (i goal realizzati sono superiori agli xG prodotti), oppure sta “underperformando” (i gol realizzati sono inferiori agli xG prodotti, dunque la prestazione è al di sotto delle attese).

Il Novara nelle prime due partite ha sicuramente “underperformato”. Contro l’Alessandria ha avuto un indice xG di 1,56 e quindi si sarebbe “meritato” almeno un gol, quasi due, mentre con la Pro Patria l’indice xG è stato addirittura di 2,09, quindi avrebbe dovuto realizzare due gol anziché uno. In fase difensiva, contro l’Alessandria l’indice xGA è stato di 0,76 in linea con la porta inviolata mentre con la Pro Patria l’indice xGA è stato di 0,93ovvero indica che i bustocchi hanno “overperformato” nel rapporto tra gol fatti e occasioni create.

Qualcuno disse che “se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa.” E i numeri dicono che non siamo così penosi come i nostri pensieri alla fine della partita ed i commenti sui social vorrebbero dimostrare, anzi il problema è che sono numeri da grande squadra: nelle prime due giornate nessuna squadra del girone A ha avuto il nostro possesso palla medio (63,5%) al secondo posto il Mantova con il 62,5% medio e poi Vicenza e Pergolettese.

Il Novara è primo anche nella classifica dei tiri in porta effettuati insieme a Renate e Fiorenzuola e davanti al Vicenza. Ma addirittura e sorprendentemente siamo primi anche nei tiri subiti con solo 12 tiri subiti in due partite, meglio di Vicenza e Atalanta (13) e Virtus Verona (14). La Pro Vercelli che ha 4 punti e tanta fiducia nel futuro ha subito ben 23 tiri nelle prime due partite subendo solo due gol.

I numeri sono positivi ma è importante non evocare la sfortuna perché conta il risultato e non i numeri. Sono stati fatti errori di squadra ed individuali e secondo me anche nei cambi nel momento decisivo.

La strada verso la salvezza è molto lunga ma i numeri dicono che probabilmente la direzione è giusta. Forse siamo troppo esigenti con questa squadra, abbiamo negli occhi troppe partite di champions, questa è la terza serie, il Novara ha la rosa con l’età media più bassa dopo l’Atalanta U23 ed insieme all’Alessandria, la qualità non c’è e gli errori ci saranno sempre. Cercare di farne meno possibili sarà probabilmente la chiave per trovare la strada verso la salvezza che è l’unico e solo obbiettivo per questo gruppo.

 

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