Un evento cambiò i destini del mondo nel dicembre 1953. Anzi due eventi simultanei ed eccezionali, una congiunzione astrale senza precedenti e che mai più avvenne: il 10 dicembre 1953 arrivò in tutte le edicole degli Stati Uniti il primo numero di Play Boy che in un paio di settimane esaurì tutte le cinquantamila copie stampate. Non solo, quella prima edizione regalava la prima pagina a Lei, Maryln Monroe, giovanissima e non ancora famosa.

E così mentre negli States si godevano Marylin, russi e americani provavano a parlare di disarmo e l’Italia provava a voltare pagina, dopo otto anni dalla fine della guerra, approvando il progetto di indulto, anticamera per l’amnistia dei reati politici che venne approvata qualche mese più tardi.


A Novara, nessuno conosce il nome di Marylin Monroe e Play Boy uscirà nelle edicole italiane solo 19 anni più tardi ma gli azzurri sono in serie A e quindi, tutto sommato, chi se ne frega!
Il campionato di serie A 1953-54 vede alla dodicesima giornata appaiate in testa alla classifica Inter e Juve. Il Novara è a metà classifica ma tutti sanno che dovrà, come sempre lottare per non retrocedere.
Il 6 dicembre 1953 incontra il Palermo, concorrente diretto per la salvezza e nella nostra casa il Novara non fa sconti a nessuno:
Sempre una bella squadra quella novarese e sul suo campo, con i fattori ambientali che vi influiscono, talvolta addirittura, una grande squadra. Nel suo rettangolo magico il Novara resta l’unico interprete di quella cadenza provinciale che è ormai musica di altri tempi. Ma è una musica che Piola conosce e suona ancora.
Gli azzurri schiantano il Palermo nel secondo tempo con i gol di Miglioli, Piola e Passarin. La cronaca della partita, sottolinea l’ennesima prova maiuscola di Silvio Piola:
Ispiratore e coordinatore delle azione, Piola senza dubbio e di gran lunga il migliore dei dieci attaccanti per abilità tecnica, prontezza di intenzioni, precisione e tempestività di passaggi. I quarant’anni di Piola contano evidentemente la metà. Suo doveva essere il secondo gol e il pubblico già l’attendeva come un evento fatale, che nulla avrebbe potuto evitare. Lo segnò infatti al 35’ del secondo tempo con un magnifico colpo di testa su centro di Savioni.


Nelle due partite successive il Novara incontra le big dl campionato facendosi onore: perde con l’Inter, futura campione d’Italia per 2-3 e inchioda sullo zero a zero esterno la Juventus che si classificherà al secondo posto ad un solo punto dall’Inter




Alla fine il Novara riuscirà a salvarsi all’ultima giornata, per un solo punto, proprio sul Palermo che abbandonò la massima serie.
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