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Il riassuntone di metà campionato.

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Assieme con il 2017 si è chiuso anche il girone d’andata di questa serie B. Un campionato fino a metà novembre sul filo dell’equilibrio, con continui cambi di posizione in classifica, sorpassi e contrappassi. Poi, col passare delle giornate le squadre hanno trovato come un equilibrio, delineando sempre di più la classifica. In ogni caso, come a tutti i giri di boa, è giunto il momento di tirare le somme, valutando squadra per squadra.

PALERMO pt 39: i siciliani sono sicuramente la grande favorita di questo torneo, e per ora stanno tutto sommato rispettando le aspettative nonostante i problemi societari.

FROSINONE pt 37: anche i ciociari stanno viaggiando a gonfie vele e, nonostante alcuni periodi bui e molte partite già vinte buttate, sono saldamente secondi.

EMPOLI pt 34: la posizione in classifica va bene, così come i tantissimi gol fatti. Rimane una difesa da sistemare ed il mistero dell’esonero di Vivarini da risolvere.

BARI pt 34: i galletti di mister Grosso sono partiti col treno a mano tirato, salvo poi esplodere nel mese di novembre toccando la vetta solitaria. Poi un nuovo calo, ma rimangono al quarto posto con una rosa di tutto rispetto e tantissime ambizioni. Che sia l’anno buono?

PARMA pt 33: campionato da alti e bassi per il Parma, con tante vittorie sofferte, la classifica sta dando ragione al non-gioco di Mister d’Aversa. Non sia mai che con il fenomeno Da Cruz possano spiccare il volo.

CREMONESE pt 32: campionato in continuo crescendo per i grigiorossi, che giornata dopo giornata si dimostrano sempre più difficili da battere.

CITTADELLA pt 32: dopo una partenza col freno a mano tirato i veneti granata hanno saputo esprimere il solito bel gioco e le solite prestazioni di spessore, segno evidente che il gran lavoro societario paga sempre.

SPEZIA pt 30: campionato a due facce per i liguri. In casa rendimento da promozione, in trasferta così così. Sicuramente stanno giovando delle grandi prestazioni di un ritrovato Bolzoni.

VENEZIA pt 29: la squadra più ostica del campionato, capace di non far giocare l’avversario. Grandi meriti a Inzaghi, una sola domanda, ma è calcio?

CARPI pt 29: come ho già fatto in passato non posso che elogiare il Carpi. Una squadra costruita con poco, capace di scovare gente come Malcore in serie D che continua a dire la sua.

PESCARA pt 28: campionato completamente folle per i ragazzi di Zeman. Sicuramente una rosa che non sta rendendo per il suo valore, con di contorno una situazione societaria veramente confusionaria.

SALERNITANA pt 26: i campani viaggiano a corrente alternata, così come l’entusiasmo della piazza, capace di esonerare Bollini senza motivo.

AVELLINO pt 25: la stagione dell’Avellino ha toccato l’apice nel 3-2 in rimonta contro l’Empoli, seguita dal momentaneo 2-0 nel derby con la Salernitana. Poi tanto, troppo buio. Anche in Irpinia la situazione societaria non è delle migliori.

PERUGIA pt 24: anche a Perugia un avvio sprint, seguito da un clamoroso tracollo. Con l’arrivo di Breda sicuramente il Grifo ha trovato un po’ di stabilità, ma la posizione in classifica è drammaticamente sotto le aspettative.

VIRTUS ENTELLA pt 24: è chiaro ed evidente i ridimensionamento della compagine ligure, ma con il ritorno di Aglietti a metà novembre sono arrivati anche tanti punti preziosi.

NOVARA pt 24: a ottobre ci siamo illusi, dopo il derby ci siamo sfaldati. Rendimento interno da retrocessione e ambiente sotto terra. E De Salvo? Non fa nulla.

CESENA pt 23: dopo un avvio horror l’arrivo di Castori ha portato risultati ed entusiasmo. Rimane una squadra incapace di vincere, che pareggia troppe partite chiuse.

BRESCIA pt 23: stagione disastrosa nonostante l’arrivo di pres Cellino. È chiaro ed evidente come non ci si possa salvare solo sui gol di Caracciolo. A Brescia probabilmente non lo capiscono.

FOGGIA pt 22: ricordano drammaticamente la Salernitana di due anni fa. Tanto entusiasmo, poi?

TERNANA pt 21: l’arrivo di mister Unicusano non ha portato a molto. La squadra è oggettivamente scarsa, e Pochesci per quanto simpatico non può fare miracoli. Aggiungiamoci i troppi pareggi ed ecco i soli 21 punti.

ASCOLI pt 20: un avvio di campionato disastroso per la squadra marchigiana, ed ora la carta Serse Cosmi, a mio avviso un po’ azzardata.

PRO VERCELLI pt 18: se in casa nostra le cose non vanno bene oltresesia la situazione è drammatica. Un avvio stentato, poi un buon mese di novembre con la vittoria nel derby. Infine il tracollo, con la discutibile scelta di Atzori.

Ovviamente siamo solo al giro di boa, ma il campionato è ancora lunghissimo e tutto può succedere. La mia speranza per l’anno nuovo è solo un po’ di sano entusiasmo.

Buon campionato a tutti!
Lupo

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I numeri di Novara-Giana Erminio

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Se lasci il controllo della palla al tuo avversario per 25 minuti, non superi più la metà campo e non hai la difesa dell’Inter è molto probabile che il tuo avversario anche se di basso livello come la Giana Erminio segni un gol impossibile al novantesimo. Errore da matita rossa per Buzzegoli che, come tutta la squadra, deve crescere ed imparare dagli errori.

Per la prima volta quest’anno i nostri avversari hanno avuto un possesso palla superiore (54% Giana 46% Novara). La differenza comunque è minima ed indica un equilibrio tra le due squadre.Il Novara ha tirato di più verso la porta avversaria (13 tiri del Novara contro 6 della Giana) ma l’indice XG nonostante un lieve vantaggio del Novara, spiega che il pareggio non è stato così ingiusto: Novara 1,56 Giana 1,24.

Il Novara si conferma una squadra che crea molte occasioni da gol, è addirittura al vertice nella classifica generale dei gol attesi e nettamente prima in quella dei gol attesi in casa (vedi tabella). Probabilmente non apprezziamo abbastanza questa dote degli azzurri, giustamente offuscata dai pessimi risultati ma il confronto con i dati delle nostre rivali, quelle in lotta per non retrocedere, induce ad un certo, flebile ottimismo. Creare occasioni da gol è merce rara nella terza serie: Alessandria, Pro Sesto, la stessa Giana creano pochissimo e raccolgono di conseguenza. Al Novara manca lo step successivo: freddezza sotto porta (Scappini deve mangiarsi tre gol per farne uno) e un pizzico di fortuna, quattro legni in cinque partite fanno oggettivamente la differenza, soprattutto sul fondo della classifica.

La prossima avversaria del Novara sarà la Virtus Verona che normalmente gioca con un 3-4-1-2 ed un trio d’attacco molto insidioso (Danti – Casarotto – Gomez). Alla Virtus non interessa il possesso palla, lasciato spesso e volentieri all’avversario, non eccelle in nessun indice, tira in porta molto meno del Novara e subisce mediamente molti più tiri in porta del Novara; eppure, la classifica parla chiaro, i veneti hanno già otto punti in più del Novara. È una squadra cinica che gioca a memoria, una vera montagna da scalare per questo Novara.

 

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I numeri di Padova-Novara

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Se nelle prime tre partite i numeri raccontavano una storia diversa da quella del campo, contro il Padova anche i numeri certificano la disfatta azzurra.

Il possesso palla è stato pressoché identico (51% Novara 49% Padova). Soprattutto nel primo tempo il Padova ha lasciato il pallino del gioco al Novara per poi colpirlo al momento giusto, come da programma. La preparazione della partita dei nostri avversari sta diventando fin troppo semplice per la ripetitività delle lacune difensive del Novara.

Il Novara è stato inesistente in fase offensiva: solo quattro tiri verso la porta avversaria in novantacinque minuti anche se due di questi sono stati occasioni da gol importanti (indice XG 0,71). Il nuovo modulo proposto da Buzzegoli oltre a non migliorare per niente la fase difensiva ha annullato il peso offensivo della squadra.

In fase difensiva il Novara ha subito tredici tiri con un indice XGa di 1,71. È troppo facile segnare a questa squadra, ormai i nostri avversari conoscono i difetti del nostro assetto e con calma aspettano il momento giusto per punirci. Nelle ultime tre partite i nostri avversari hanno overperformato approfittando della fragilità del Novara.

Il nostro prossimo avversario, la Giana Erminio si può considerare come una squadra del nostro livello. Ha un bassissimo potenziale offensivo (tira mediamente 7,5 volte in porta a partita con un indice XG di 1,24) il più basso della categoria insieme all’Alessandria ma subisce mediamente poco con un indice XGa tra i migliori della categoria anche se ha già preso undici gol, indice di una certa fragilità difensiva. Gioca con un 3-5-2 classico con due punte centrali.

La classifica generale dei vari indici comincia a gratificare le squadre di vertice. Il Mantova fa del possesso palla il suo punto di forza (72% contro la Giana, 67,50% di media in quattro partite). Il Vicenza ed il Padova dominano in fase difensiva mentre in fase offensiva troviamo ai vertici Vicenza e Triestina insieme a Novara e Pergolettese. Anomali i dati della Virtus Verona che non eccelle in nulla ma ha ben dieci punti in classifica.

Il Novara è una squadra giovane ma è da sfatare il mito che i giovani stanno giocando per la regola del minutaggio. Alessandria, Pro patria e addirittura Trento hanno affrontato il Novara con un minutaggio di giocatori giovani superiore agli azzurri. Nelle prime quattro partite il Novara non si è mai avvicinato al minutaggio massimo consentito (450 minuti) contrariamente a quanto avveniva al Novara di Banchieri che si avvicinava sempre al massimo minutaggio consentito. Con questa tendenza anche l’obbiettivo di incassare soldi con la regola del minutaggio è vanificato.

I giovani giocano per scelta e non per convenienza. Questo è un altro problema.

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I numeri di Novara-Trento

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Nel primo tempo dell’ultimo derby, il Milan ha avuto il 72% di possesso palla e l’Inter ha tirato in porta due volte (di solito ci vogliono quasi otto tiri per fare un gol). Risultato? Due a zero meritato per l’Inter.

Potrei chiudere qui la rubrica sull’analisi dei numeri perché spesso portano a considerazioni opposte alla realtà della singola partita. Statisticamente però, nel lungo periodo i numeri difficilmente mentono e se una squadra ha l’attitudine a costruire, tirare in porta e a subire poco i risultati dovranno arrivare.

Anche contro il Trento, come nelle precedenti partite, il Novara ha avuto un possesso palla superiore all’avversario (58%) ma la sensazione è che ormai gli avversari lascino volentieri il possesso del pallone al Novara perché considerano molto sterile il nostro attacco e aspettano la ripartenza giusta per punirci.

In attacco il Novara ha tirato verso la porta del Trento 19 volte (un numero statistico elevatissimo) e ha ottenuto un indice XG di 2,33. Ovvero, per quanto costruito il Novara avrebbe dovuto realizzare almeno due gol. Questo è sicuramente un dato molto preoccupante perché difficilmente la squadra di Buzzegoli riuscirà a costruire sempre così tanto come in queste prime partite. Un solo gol realizzato in tre partite a fronte di 44 tiri fatti certificano la nullità del nostro attacco: Scappini dovrebbe fare la guerra ed invece è sempre in ritardo e mai combattivo. Gli esterni di attacco dribblano, si propongono, attaccano gli spazi esterni ma sono sempre lontani da Scappini e/o Rossetti e quindi raramente pericolosi. Nessuno fino ad ora ha dimostrato cattiveria e abilità sottoporta. Il materiale tecnico è questo ma Buzzegoli deve trovare la strada per portare la squadra al gol.

In difesa il Novara ha subito 11 tiri con un indice XGa di 1,57. Avrebbe dovuto subire un gol ed invece ne ha presi tre. Quando una squadra underperforma in attacco e underperforma in difesa la sconfitta è automatica. Gli errori individuali e di squadra sono evidenti e confermano la pochezza tecnica e di esperienza della squadra.

In generale queste sono le classifiche del girone A:

Possesso palla (media sulle tre partite):

Mantova 1911   66%

Novara FC          62,3%

US Pergolettese 59%

LR Vicenza          56,3%

 

Tiri fatti (totali in tre partite):

Novara FC                        44

US Triestina Calcio          35

AC Renate                        33

LR Vicenza                        33

 

Indice XG (media sulle tre partite):

Novara FC                        1,99 (sei gol “aspettati” uno realizzato)

US Triestina Calcio          1,70 (cinque gol “aspettati” quattro realizzati)

US Pergolettese              1,58 (quattro gol “aspettati” cinque realizzati)

LR Vicenza                        1,52 (quattro gol “aspettati” sei realizzati)

 

Tiri subiti (totali in tre partite):

LR Vicenza          17

Atalanta U23     22

AC Renate          22

Novara FC          23

 

Indice XGa (media sulle tre partite):

LR Vicenza                        0,92 (tre gol “aspettati” un gol subito)

Novara FC                        1,09 (tre gol “aspettati” cinque gol subiti)

Calcio Padova                 1,11 (tre gol “aspettati” due gol subiti)

US Fiorenzuola               1,12 (tre gol “aspettati” cinque gol subiti)

I numeri continuano a dire che il Novara gioca, costruisce, crea molto e subisce poco. È al vertice di tutte le classifiche (possesso palla, tiri fatti e subiti, indici vari) ma l’unica classifica che conta è quella dei punti in classifica e i numeri amplificano il momento negativo.

Il Padova, prossimo avversario del Novara ha un possesso palla medio del 52%, tira in porta 10 volte a partita e ne subisce mediamente 8 a partita. Indice XG 1,43 indice XGa 1,11.  La sensazione è che anche il Padova a dispetto di ambizioni e qualità della rosa, giocherà molto chiuso in attesa dell’occasione buona che prima o poi gli azzurri concederanno. Forza Buba, forza ragazzi siamo a due punti dalla salvezza, solo questo conta.

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