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“La serie A io ve l’ho tolta …”

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Giorno dopo giorno, partita dopo partita, intervista mesta dopo intervista fatalista da parte dell’ Eugenio, silenzi assordanti dopo silenzi complici di una colpevole mediocrità oscurantista da parte della società, il sistema Novara Calcio 1908, in un modo sempre più stolto, persevera nel tentativo di provare a far volare gli aquiloni in corridoio.

È inutile cercare spiegazioni, noi siamo destinati a soffrire sempre, anche quando si vincono i campionati come l’ultimo di lega pro, fortemente messo in dubbio fino alla fine da un capriccio del Capo.
Sofferenza, sempre sofferenza e umiliazioni, che un giro adrenalinico sulla giostra più bella del luna park non è bastato a eliminare.

E dopo aver provato la retrocessione ultima, e la paura di non fare più in tempo a rivedere il Novara in serie B, anche in considerazione dei trentatre anni occorsi per risalire, ebbene, sono ancora qui con la gola e le fauci secche, le gambe tremanti e la merda che, aumentando partita dopo partita, sta raggiungendo livelli preoccupanti.
Imbarazzo e dolore si prova! e gli antidolorifici forniti dalla società non bastano più a fare passare i sintomi, mentre gli ansiolitici non riescono a placare i tumulti dell’anima.

Poi succede che lui, il grande Capo, attraversi il campo prima dell’inizio della partita interna accompagnato dall’uomo che non sorride mai, sempre fedele e muto al suo fianco, come neanche Sancio Panza osava con Don Chisciotte, stando a lui sempre dietro.
E tutto questo mentre qualche leccaculo dalla tribuna lo applaude pure, alzandosi anche in piedi; non si capisce se convintamente o per la paura di un suo disimpegno che ha già minacciato e insinuato più o meno velatamente attraverso messaggi subliminali fatti filtrare da una disponibile stampa amica, tante volte quante sono le promesse pre elettorali dei politici impostori.

Cosa rimane di questi quattro mesi di luci a bassa potenza e di ombre scure come solo possono esserlo quelle di un inverno oltre il circolo polare artico?
Rimangono le prove opache offerte, povere d’intenti, vuote di contenuti tecnici e tristi di risultati offerti da buona parte dei contrattualizzati in scarpette multicolor, i quali non si sono ancora resi conto che la maglia da noi prestata a loro dovranno restituircela, per molti di loro possibilmente anche alla svelta, guardandoci negli occhi, sperando noi di riuscire, senza troppi giri di parole, a guardare in faccia alla realtà per non finire come quel caprone che, accecato dal sole, finisce per saltare nel precipizio.

E al Sciur padrón da la bèli clinichi bianchi che tütt al fà, menu che tirà fora i palanchi, varrebbe la pena ricordare che sarebbe ora di aggiungere qualche piatto sostanzioso al menù delle aspettative di questa squadra, perché a furia di brodini fatti con il dado e con l’aggiunta di pane raffermo, ci è venuta la pellagra.

E che non inizi a fare il Guerriero, che di eroi non ne abbiamo affatto bisogno, soprattutto se poi anzichè combattere passa in modalità “epistola” scrivendo cose di una tale ovvietà che Lapalisse gli farebbe una pippa.
“La serie A io ve l’ho tolta, io ve la dovró ridare”. Certo che ripensare a queste parole estrapolate da una lettera di San Massimo Presidente ai tifosi dai cuori accesi, ci sarebbe da richiederne di conto all’autore; probabile infatti che non l’ abbia scritta nemmeno lui ma gliel’abbiano messa lì e lui abbia apposto la sua nobile firma.

Si svegli alla sveltina il dottor clinicaiolo, si dia da fare per convincere i più scettici che il suo legame con il Novara Calcio sia da tifoso vero, e non quello di un manager il cui interesse verso la squadra sia secondario rispetto agli interessi sul territorio.

Perché una società che vuole coagulare amore e interesse, soprattutto in un momento di bisogno, rompe gli indugi e si propone come elemento trainante assumendo il ruolo di parte attiva tesa a coinvolgere tutte le realtà che gravitano attorno alla squadra.
Non mi pare che la dirigenza abbia sin qui interpretato questo ruolo.
E se è sacrosanto che il successo raramente viene perdonato è altrettanto vero che esso viene chiamato fortuna da chi ne è privo.

Forsa Nuara tüta la vita

Nonnopipo

Novara perchè è la mia città, il Novara calcio perchè è la squadra della mia città, il dialetto perchè se il futuro è una porta il passato è la chiave per aprirla. Forsa Nuara tüta la vita.

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I numeri di Lumezzane-Novara

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Centimetro dopo centimetro raggiungiamo il Fiorenzuola e abbandoniamo l’ultimo posto solitario. Guadagniamo un punto anche dalla quota per la salvezza diretta. Sarebbero bastati due pareggini al posto di qualcuna delle sette sconfitte per stare un po’ più tranquilli, così come, banalmente sarebbe bastato vincere con la Giana invece di essere raggiunti nei minuti finali e pareggiare una partita già vinta. Catalano è sempre dietro l’angolo.

– 0 punti dall’ultimo posto

– 6 punti dalla salvezza diretta

-10 punti dai play off

23 partite da disputare e 69 punti a disposizione

Il primo tempo di Lumezzane-Novara è stato orribile, logica conseguenza di due squadre che si sono affrontate pensando solo alla fase difensiva, giocando sempre con undici uomini dietro la linea della palla con il risultato di non tirare mai nello specchio della porta per 45 minuti. All’inizio del secondo tempo il jolly pescato dal Lumezzane ha sbloccato la partita e le occasioni da gol sono arrivate per entrambe le squadre. Pareggio giusto, rappresentato anche dai numeri: possesso palla 45% Lumezzane, 55% Novara. Tiri verso la porta: 10 Lumezzane, 8 Novara. Indice XG 1,67 per entrambe le squadre.

Ed ora tocca alla corazzata LR Vicenza. Tra Azzurri e Biancorossi ci sono 15 punti di differenza, gol fatti e gol subiti nettamente a favore del Vicenza e anche tutti i numeri medi analizzati sono a favore dei nostri avversari. Anzi per i numeri (tiri fatti e subiti e per l’indice XG) il Vicenza dovrebbe trovarsi al primo posto in classifica insieme al Mantova. Aggiungiamo che i veneti hanno già perso contro l’ultima in classifica e sarà quindi difficile il ripetersi dello stesso errore tattico e di concentrazione da parte dei veneti. Pronostico a senso unico e nulla da perdere, quindi la situazione è eccellente.

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I numeri di Novara-Pergolettese

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Dopo quattordici partite e centosessantotto tiri verso la porta avversaria finalmente è arrivata la prima vittoria.

Ed è assolutamente normale che la vittoria sia arrivata nella partita dove non abbiamo segnato se non su rigore e nella partita in cui i numeri raccontano un equilibrio assoluto: possesso palla 50% a testa (nonostante la Pergolettese abbia il secondo miglior possesso palla del girone), quindici tiri verso la porta a testa, e un indice XG (gol attesi) e quindi anche XGA (gol incassati probabili) praticamente identico: 1,94 Novara e 2,04 Pergolettese. Era una partita che “doveva” finire 2-2 ed invece è finita due a uno per gli azzurri. Era ora.

In generale le statistiche dicono che tiriamo spesso verso la porta avversaria, molto più di quasi tutte le squadre del nostro girone e questo è indiscutibilmente un fatto positivo. È negativo invece non tradurre in gol tutte le occasioni create. Sogno di non subire neanche un tiro in porta, schierando il modulo più difensivo possibile e sogno di vincere quella partita con due tiri in porta anziché venti ma purtroppo è altamente improbabile che accada se non hai in squadra Ronaldo o Lescano.

La ricerca del gioco è l’unico modo che abbiamo per vincere o per pareggiare, anche rischiando qualcosa in difesa. Mister Gattuso è arrivato a questa conclusione e come ha spiegato in conferenza stampa è tornato al 4-3-3 dopo aver provato tutti i moduli possibili per dare più solidità alla fase difensiva, che hanno però peggiorato le cose perché le caratteristiche dei giocatori a disposizione sono quelle che sono e gli errori individuali e di posizione si ripetono indipendentemente dal modulo.

E ora pensiamo al Lumezzane che dopo quattro sconfitte consecutive, ha vinto due partite e ne ha pareggiato un’altra senza incassare gol…Mister Franzini utilizza un 4-3-3 con un centrocampo di grandissima esperienza e sostanza con i nostri ex Simone Pesce e Marco Moscati ai quali si aggiunge il trentunenne Ilari che si alterna con un altro ex azzurro, Manuel Malotti. Al Lumezzane non interessa il possesso palla (38% nell’ultima vittoriosa partita) e nonostante non abbia grandi numeri, sicuramente peggiori dei nostri nei tiri fatti/subiti e negli indici XG/XGA, segna più gol di noi e ne incassa molti meno, indice di una buona organizzazione difensiva e precisione in attacco.

La vittoria di domenica consente agli azzurri di portarsi ad un punto dall’ultimo posto e fa guadagnare punti sia sulla zona salvezza che da quella play off. Non serve molto, serve vincere.

-1 punti dall’ultimo posto

– 7 punti dalla salvezza diretta

-9 punti dai play off

24 partite da disputare e 72 punti a disposizione

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Minutaggio giovani calciatori in serie C: quanto guadagnano le società?

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Nel 2019/20 la Lega Pro Serie C introdusse un meccanismo di contribuzione per le società virtuose che avrebbero schierato giocatori “under” gratificando soprattutto le società con giocatori giovani provenienti dal settore giovanile. Molte società, anche le più piccole ed in difficoltà economica, snobbarono quella novità mentre le società più attente sfruttarono subito l’occasione e portarono a casa un bel tesoretto.

Nelle stagioni successive tutte le società senza ambizioni di promozione si sono organizzate per far giocare il più possibile giocatori under e soprattutto i giovani provenienti dal settore giovanile che sono un importante moltiplicatore di punteggio.

Sono considerati “giocatori giovani” quelli nati successivamente al 01/01/2001. Il minutaggio minimo per accedere al punteggio è di 270 minuti a partita. Il minutaggio massimo è di 450 minuti a partita (al di sopra di questa soglia verranno comunque considerati 450 minuti a partita) Il minutaggio dei giovani giocatori è “rivalutato” in base all’anno di nascita (da 0,80 per la classe 2001 ma con un massimo di due giocatori per partita, fino a 1,40 per la classe 2004 e seguenti). La quota risultante verrà ulteriormente rivalutata del 200% per i giovani calciatori provenienti dal settore giovanile. Per esempio 90 minuti di un giovane del 2001 valgono 72 (90 x 0,80) mentre 90 minuti di un giovane del 2004 valgono quasi il doppio (90 x 1,40 = 126) e se questo giovane proviene dal settore giovanile il quadruplo (90 x 1,40 + 200% = 252)

La Lega Pro per le prime sette giornate di campionato ha già distribuito € 839.551,64 per ogni girone (€ 2.518.654,92 in totale che diventeranno circa € 12.000.000 alla fine della stagione). Per molte società di serie C il contributo per i giovani calciatori diventerà la voce più importante del proprio bilancio, superiore agli importi incassati dagli sponsor e dagli abbonamenti.

Il girone A ed il girone B sono omogenei e poche società hanno rinunciato ai contributi non schierando i giovani calciatori. Diversa invece la situazione del girone C dove molte squadre non utilizzando i giovani hanno favorito le altre società creando una disparità economica importante con le società degli altri gironi. A parità di minutaggio il Novara nel girone A e la Recanatese nel girone B hanno incassato la stessa cifra (€ 43.247 e € 43.784) ma nel girone C con lo stesso minutaggio ponderato di Novara e Recanatese, il Picerno ha incassato € 65.822

GIRONE A

L’AlbinoLeffe è la società più virtuosa del girone A e porta a casa € 92.863 che diventeranno probabilmente a fine anno circa 450.000 euro. Oltre ad avere una rosa con tanti giovani, molti di questi provengono dal proprio settore giovanile contribuendo notevolmente ad aumentare il suo punteggio. La Pro Vercelli ha il miglior rapporto tra i soldi incassati per i giovani calciatori e la posizione in classifica. Il Mantova primo in classifica ed il Novara ultimo hanno incassato una cifra simile per l’utilizzo dei giovani calciatori. Padova, Triestina e Vicenza hanno completamente rinunciato all’utilizzo dei giovani calciatori per un minutaggio minimo.

GIRONE B

Sestri Levante (€ 77.669), Pontedera (€ 72.797) ed il Pescara di Zeman (€ 68.323) sono le società che hanno incassato maggiormente ma anche il Cesena primo in classifica ha valorizzato molti giovani incassando € 61.360. Torres, Carrarese e Perugia rinunciano ai soldi della Lega, chiarendo le loro ambizioni.

GIRONE C

Nel girone C sono addirittura sei le società, tra le quali il Monterosi Tuscia ultima in classifica che non fanno giocare i giovani calciatori per un minutaggio sufficiente, rinunciando così ai soldi della Lega Pro. Orientata ai giovani invece la Turris che incassa € 91.951 e anche il Benevento che con grandi ambizioni di promozione si posiziona comunque al secondo posto per il minutaggio giovani ed incassa € 88.297

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