Siamo nel 1941, i miei genitori adolescenti già si conoscevano mentre Ciumi era al confino a Ventotene.


C’era la guerra ma non era ancora mondiale, lo diventerà 7 mesi più tardi quando il Giappone attaccherà gli Stati Uniti a Pearl Harbor. I giornali, leggermente di parte, glorificano le imprese dell’asse Italo-Tedesco che in realtà sono solo tedesche e tacciono sulla disfatta Italiana in Africa Orientale.
Interessante notare come i cronisti dell’epoca trattassero l’argomento bellico come noi oggi sui social parliamo delle tifoserie avversarie:
“La Stampa Britannica afferma che l’isola di Creta è in mano inglese e vi rimarrà. Osserviamo che se gli inglesi facessero meno i gradassi prima delle battaglie, farebbero meno brutte figure quando sono sconfitti. Il popolo inglese si è rilevato in questa guerra il più grande chiaccherone del mondo ed ha sorpassato tutti i Tartarin”
Sul suolo Italiano ancora non si combatteva e a parte un “piccolo” problema di razionamento dei beni di prima necessità, dai giornali dell’epoca non si riesce a capire la reale situazione del Paese ma è consolante verificare che i veri problemi della gente erano gli stessi di oggi: emorroidi, vene varicose, calvizie e stitichezza

In questo clima euforico ed un po’ affamato, il Novara partecipa al campionato di serie A 1940-41. Siamo giunti all’ultima giornata di campionato e il Bologna è già campione d’Italia. Il Novara si è complicato la vita nel girone di ritorno e ora la classifica, ad una giornata dal termina recita:
NOVARA 27
VENEZIA 27
LAZIO 26
BARI 17 da tempo retrocesso matematicamente
Le retrocessioni previste sono due e il calendario all’ultima giornata mette di fronte proprio Venezia e Novara. La Lazio che schiera tra le sue file Silvio Piola, è ospite del Bologna neo campione.
Alla fine del primo tempo la Lazio vince 0-2 sul Bologna ormai in vacanza e Venezia-Novara sono ancora sullo 0-0. Le tre squadre sono quindi a pari punti e a retrocedere in virtù del quoziente reti sarebbe il Venezia. Nei primi 5 minuti del secondo tempo cambia tutto: il Venezia passa in vantaggio ed i Bologna torna improvvisamente dalla vacanza, segna due gol e pareggia la partita che con il punteggio di 2-2 terminerà.
A questo punto sarebbe la Lazio, a pari punti con il Novara a retrocedere in virtù del peggior quoziente reti.
Neanche il secondo gol del Venezia al 71’ è sufficiente per salvare i laziali. Ma si sa, noi siamo il Novara e al 84’ una autorete di Galimberti condanna gli azzurri novaresi alla retrocessione in serie B.
Non si può parlare di tragedia in un periodo di vere tragedie ma di grandissima sfiga si.
“Non più meritevole ne condannabile di altri, il Novara è caduto in serie B, trovandosi alla pari di punti con la Lazio, ma svantaggiato di quoziente reti. Aveva fatto molte cose interessanti e belle, la squadra azzurra in questo torneo e per certo, date le sue forze, deve considerarsi colpita ingiustamente se si pensa che squadroni potentissimi la precedono di poco o le stanno ai fianchi”


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