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A casa d'altri

Tommaso uno di noi

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Sebbene il blog in questione si chiami NovarasiamoNoi, e raccolga deliri novaresi, ci sono tante storie al di fuori dei nostri confini, geografici e mentali, che meritano di essere raccontate. Come se non bastasse, una delle ambizioni del sottoscritto era di aprire un blog di storie legate allo sport, ma viste le totali incapacità informatiche l’idea non si è mai concretizzata.
Il primo è il racconto di un incontro, avvenuto a Mostar, Bosnia-Erzegovina.

“Tommaso Giani, seminarista, vengo da Pontedera ma ormai sono quasi Genovese, discepolo di Don Andrea Gallo. Lo 0-4 dell’andata mi ha sfiduciato, ma una promessa è una promessa. Sono partito venerdì da Genova e cercherò di raggiungere Novi Sad entro il giorno della partita”

“Ah, quindi sei un tifoso della Sampdoria in trasferta e hai deciso di fare un viaggio?”

“Si, ma non so se avete capito, sto viaggiando solo ed esclusivamente in autostop”

“Ah”

Ci troviamo nella deliziosa cornice dell’hostel Nina, Mostar, Bosnia-Erzegovina.
Siamo in viaggio nella ex-Jugoslavia da ormai 10 giorni. Appena giunti a Mostar troviamo ospitalità subito, ma, essendo la tripla occupata, condividiamo la stanza con una quarta persona, Tommaso.
Maglia della Samp indossata con orgoglio e zaino in spalla. 34 anni, da 2 seminarista a Pavia. Con lui condivido due passioni, il calcio e l’additudine a sognare. Ci troviamo subito e iniziamo una chiacchierata che finirà molte ore più tardi dopo una lauta cena.

La sua Sampdoria si è qualificata ai preliminari di Europa League. Il sorteggio è benevolo, il Vojvodina di Novi Sad non è sicuramente irresistibile, ma il risultato sul campo non mantiene le premesse. Sul neutro di Torino i serbi asfaltano i blucerchiati con un netto 0-4 condito da molte contestazioni e polemiche. Tommaso però ha dalla sua la fede, lui è un sognatore, lui ci crede. E la trasferta europea giustamente vuole viverla. Sveglia presto e poi a piedi verso il casello dell’autostrada. Poi una serie di passaggi, ottenuti di stazione di servizio in stazione di servizio, chiedendo agli automobilisti fermi a fare benzina di portarlo un pelo avanti. Un lunghissimo gioco dell’oca verso la Vojvodina, regione rurale nel Nord della Serbia.
Un modo di viaggiare d’altri tempi, sicuramente pericoloso, ma a modo suo unico. Giorno per giorno, chilometro per chilometro, Tommaso riesce a raggiungere Novj Sad con 24 ore di anticipo rispetto alla partita. Un viaggio fatto di storie e di scambio reciproco, in una terra ancora ferita da una guerra lacerante. Un’ avventura di sogni e di emozioni, un biglietto in tasca per una partita già vinta.

Sono estremamente legato a questo ricordo, in primis perché è il ricordo personale di un viaggio pazzesco. E poi perché come tifoso sognatore mi rendo conto che tutti noi siamo, nel nostro piccolo, dei Tommaso Giani. Per ora non avremo ancora affrontato trasferte europee né tantomeno in autostop. Ma siamo gente che ci crede. Prima di ogni partita e soprattutto prima di ogni trasferta. Ognuno con il suo rito scaramantico, ognuno con il cuore pieno di sogni.
Dire che la propria squadra sia una fede non è poi questa grande cazzata.
E allora ringrazie Tommaso è più che doveroso, grazie per avermi insegnato a sognare.

Luca Lupo Garavaglia.

P.S. La Samp non ha fatto il miracolo fermandosi solo sullo 0-2. Tommaso però si è guadagnato un viaggio di ritorno gratis sul charter della squadra, risultando il primo tifoso a partire da Genova e anche il primo a tornare a casa!

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Enrico Turelli lo speaker

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Vincere è sempre bello, farlo lontano dalle mura amiche ancora di più. Al netto del risultato, quello che ha colpito maggiormente è stata la presenza costante dello speaker toscano. Devo ammettere che ha conquistato la palma di migliore in campo ed il voto è laurea con summa. Qualcuno si domanderà cosa abbia mai fatto per meritarsi la prima pagina. Avvezzi ad ascoltare solo messaggi pubblicitari, elenco delle formazioni e sottolineatura del goal, avere qualcuno che si dimostra un garbato conoscitore di calcio cattura l’attenzione. La Lucchese ha grossi problemi societari ed il “nostro” speaker ha occupato gli spazi dedicati solitamente alla raccolta soldi (pubblicità) inserendo una serie di informazioni sulla squadra ospite. Sentire sciorinare la storia del Novara calcio 1908 in quel di Lucca con grande precisione mi ha restituito una fantastica sensazione. Un grande applauso a Lucca dalla quale torniamo con un pizzico di umanità in più e consapevoli di avere una squadra in crescita.

Siviersson

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Entrata a gamba tesa di Siviersson n.11

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Sono: allibito, attonito, stupito, esterefatto, basito. La vicenda Foggia rasenta l’assurdo. Addirittura si è levata una campagna social per evitare il peggio. Non mi sorprende il tentativo dei tifosi, quello che mi fa specie è far leva sull’establishment attraverso iniziative di persone influenti o presunte tali. Partiamo da un dato, 37 persone e dico 37 indagate e buona parte facenti parte della società Foggia calcio per un reato che non è prettamente amministrativo come qualcuno vuole far passare ma sfocia in qualcosa di molto più ampio. Ora ognuno può fare e credere ciò che vuole, ma rimanendo in ambito calcistico un sodalizio che ha perpetrato simili reati come minimo deve essere escluso dal campionato a cui ha partecipato o come inizialmente richiesto retrocesso. Questo non ha nulla a che vedere con riammissioni e ripescaggi ma afferisce alla semplice decenza. Se il segnale si scosterà da tali decisioni daremo la stura ad altre miriadi di situazioni equiparabili a questa. Come ho già espresso qualche tempo fa apriamo un campionato dove ogni nefandezza è consentita e lasciamo che società siffatte prosperino in un contesto consono al loro modus operandi, così chi ha perorato la giustizia per il Foggia potrà essere soddisfatto e raccogliere lo scettro di gran visir dauno.

Siviersson

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Entrata a gamba tesa di Siviersson n.10

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Iniziano i mondiali e ci saranno le piazze italiane vuote e prive di quei maxischermi che accompagnano i grandi eventi. L’Italia non c’è, ma non è questo il motivo del mio disappunto. Guardo le rose delle varie nazionali e cerco la conferma di quello che già conosco. Seferovic e Bruno Fernandes; calciatori transitati dalle nostre parti e apprezzati sotto la cupola, il mondiale lo giocheranno. Lo svizzero è già al secondo giro nella manifestazione più importante del calcio. Sembra impossibile che ci sia un legame tra l’evento che ha luogo in Russia e Novarello,ed invece le prove non sono indiziarie ma tangibili e riscontrabili. Serie C e mondiale così distanti e così vicine, in un connubio che ha dell’inverosimile e che mi porterà a vedere la maglia azzurra non dell’Italia ma del Novara calcio 1908 passare in controluce sui campi del mondiale russo. Un misto di delusione e orgoglio creano in me una commistione che difficilmente si può spiegare. Sensazioni contrastanti figlie delle incertezze del momento sul futuro campionato, in cui nessuno di noi ha ancora capito cosa ci dovremo aspettare. Certo Ludi ha buone intenzioni ma tutto è in divenire e solo il campo avallerà o meno le scelte, per ora guardiamoci il mondiale cercando la NOSTRA MAGLIA sui campi russi.

Siviersson

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