Mi sembra di essere tornati ai tempi ahimè lontani della terza Liceo. Meno barba, meno chili ma più rompimento di maroni delle superiori. Dico questo, perché il primo pensiero che ho avuto quando quel ricchione del Vannu mi ha chiesto di collaborare con il blog, è stato quello di rispolverare la specialità all’apice della mia fasulla carriera da scrittore: le pagelle ignoranti. Ora sia ben chiaro: tutto ciò che viene scritto o detto è da prendere sul ridere, i problemi della vita sono ben altri. Come ad esempio essere tifoso del Novara. Quindi che nessuno si offenda, che nessuno si indigni. Se volete leggere il vero giornalismo, compratevi TuttoSport e vadavialkü.
DA COSTA 6.5: David da Zurigo oggi è meno impegnato del solito. Certo le sue due o tre cazzate giusto per farsi insultare dai tifosi avversari e dal raccattapalle le fa, ma ripeto, niente di eccezionale per i suoi standard. Sventa l’ultimo cross uscendo alla Spiderman. Il giorno che a furia di uscire ad minchiam solo per fare foto per i likes si lussera’ qualcosa saranno C amari. TOBLERONE.
TROEST 6: ogni partita che passa assume sempre di più lo stereotipo femminile del biondo stupido. Per carità si apprezza la voglia di fare, ma quando hai i piedi che sono educati come due schiaffi in faccia appena sveglio beh ragazzo mio devono smetterla di farti impostare. La sua fascetta è illegale in 45 giurisdizioni così come la sua ragazza. CARLSBERG.
SCOGNAMIGLIO 5.5: Genny oggi mostra la mobilità di un distributore di Coca-Cola (Cit Ciumi) e l’applicazione di un bambino l’ultimo giorno di scuola. Il piede non manca. Anche perché cazzo qualcosa dovrà pure averlo. Buonaiuto a fine partita gli offre una lezione di fisica per far capire come evitare di ciccare ogni pallone e perdere l’uomo. BELL UAGLION.
LANCINI 7: lo gnaro delle valli bresciane sorprende tutti e si presenta spavaldo con una bella lisciata al decimo del primo tempo. Mena quando c’è da menare, spazza quanto c’è da spazzare. Fa sicuramente la sua figura, cosa non difficile vista la concorrenza lì dietro. Sembra molto il decimo a calcetto che raccatti per strada ma che non lascerai più. SORPRESA.
DICKMANN 6.5: mister stempia violenta oggi non brilla granché ma fornisce l’assist al bulgaro che decide la partita. Meglio a sinistra che a destra. Nel complesso qualche randellata qua e là e niente più. Potrà aggiungere il magnete di Latina a quelli già esistenti sul suo frigorifero come i bravi bambini. LORENZINO PANE E VINO.
CHIOSA 6.5: Padre Marco oggi predica calcio sulla fascia sinistra e riesce a convertire persino Nica che risponde a colpi di pugni sui reni e cattive maniere. Esce anzitempo perché Papa Bergoglio lo chiama urgentemente a dirigere una catechesi giovanile in quel di Cassino. SAN GIOVANNI BOSCO.
CASARINI 6: oggi ha più tatuaggi che idee in campo, e anche quelle poche cose che il suo cervello riesce a produrre vengono miseramente mandate a fanculo dai piedi. La garra non manca mai per fortuna. Sicuramente non certo la sua miglior partita, ma una bella Tennent’s cancellerà il ricordo. GEOMETRA.
CINELLI 5.5: così come il suo compare, oggi l’unica cosa bella da segnalare è una scamorza, o meglio due scamorze, quelle della sua tipa su Instagram. Sembra già in fase calante. Parravicini docet. TIMIDO SANSONE 6.5: tra una Peroni e un panzerotto, prova a creare gli spazi ma risulta davvero pericoloso solo quando per sbaglio si trova in mezzo ai coglioni sul tiro del bulgaro. Un giorno mi spiegherà come cazzo fa a scivolare sempre su ogni campo, con qualsiasi temperatura. #SISCIVOLALLNIGHTLONG
MACHEDA 6: il voto diventerà 7 in automatico quando riuscirà per lo meno a provare a calciare in porta senza incartarsi o scartare anche la propria ombra. E molto simile a quando ti chiedono di un ragazzo e tu per non dire che fa cagare rispondi: “Bravo ragazzo ed è simpatico”. L’È UN BRAF FIÖ.
GALA 7.5: sarò sempre il primo a criticarlo, ma onestamente in queste ultime partite mi sta davvero mettendo in difficoltà. Li’ davanti è più triste e solo di un’uscita a tre con una coppietta, fa quel che può. Ciuffo illegale quasi quanto la fascetta di Troest. E il gol stava comunque riuscendo a sbagliarlo. BERBATOV.
Subentrati
KUPISZ 6: la verità è che lui è un Gianluca Vacchi con meno arroganza e più Wyborowa in corpo. Nelle sue capacità tecniche esiste solo L2+X, ovvero scatto-passaggio no look perché non sto guardando da quanto corro incazzato come faccio per scappare dalla pula dopo una serata a Milano. Ed è solo in questo caso che bisognerebbe giudicarlo. LA REGINA DEL CELEBRITÀ
ORLANDI 8: entra in campo con più scetticismo addosso che Sartorio davanti ad una insalata ma nel giro di qualche minuto prende la scena ed in lui emerge il profeta che porterà la sua gente alla vittoria. Se solo manterrà 1/16 delle giocate di questa sera non uscirà più dal campo. EZECHIELE
ADORJAN 6: il giusto premio di consolazione per uno che in quanto a senso di distacco e disprezzo nei confronti della vita è pari solo a Gabbiadini. SORRIDO SEMPRE CIAO
Allenatore
BOSCAGLIA 6.5: onestamente oggi non si può dire niente per insultarlo anche se comunque ha un bel credito dietro, ma neanche per elogiarlo: oggi aveva 11 pellegrini da mettere e basta. Gli puzza talmente la vita che ancora una volta diventa magicamente Rocco Boscaglia. SIFFREDI DEI POVERI.
Saluti. Francesco Sartorio
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