Calciomercato
La maledizione dei cessi di Jensen
Published
6 anni faon
By
ilVannu
Visti i precedenti, tutte le volte che compriamo qualcuno con un curriculum europeo della madonna mi tocco sempre i coglioni, perchè il mio schifosissimo cinico realismo mi monta sulle spalle e non mi abbandona più, manco fosse un venditore di rose pachistano che entra sobriamente in pizzeria e ti si piazza lì davanti. Eppure non costerebbe nemmeno poi tanto fare un voto al primo Santo che ci viene in mente e affidarci a lui, nella speranza che questo nuovo arrivo, ovviamente sconosciuto al 90% del pubblico pagante mondiale, non sia l’ennesima ceppa di minchia pronto a deliziarci. Eppure.
La colpa non è mia. Ma di Jensen. In fin dei conti, quell’anno della serie A, precisamente a fine mercato di riparazione, mi ero già messo l’anima in pace circa un pronto rientro in cadetteria, e sticazzi andava bene così. Poi mi si presenta nella ridente Novara quel fu baldo giovine biondo che arrivava dalla Danimarca ma che aveva giocato in quelle squadre fighe che si vedevano in televisione il mercoledì sera, e il mondo prese tutta un’altra piega. “Questo è forte forte”. In realtà era già un pò di tempo che avevamo abbracciato la moda della sboroneria esterofila. Un paio di anni prima arriva Ledesma, che non era quello figo che abbiamo visto nella Lazio, ma comunque uno di quelli che già potevi vedere le sue giocate su Youtube, e un anno dopo un Gigliotti dall’argentina, che di goal su Youtube non ne vedevi però “se prendiamo uno dall’Argentina è perchè è forte forte”. Su Jensen, invece, non c’erano dubbi. Ok, forse un pò datato, ma questo era quello che poteva darci la qualità a centrocampo che ci mancava. “Questo è forte forte”. D’altronde, che avesse una marcia in più lo si capì subito quando dovette cercarsi casa. Incaricò un amico personale di cercargli un modesto alloggio, in affitto o in vendita era lo stesso, che però avesse almeno 5 bagni. Dopo intensa ricerca di più broker immobiliari si arrivò alla conclusione che in città non esistessero case con questa caratteristica. E lì capii subito che Jensen era troppo per il Novara, o Novara troppo poco per Jensen. Nessuno ebbe mai il coraggio di chiedergli cosa gli potessero servire tutti quei cessi, ma in fin dei conti non era poi così importante. Anche perchè, a conti fatti, si rivelò una ceppa di minchia che salutammo di lì a pochi mesi. Uno di quegli acquisti che sarebbe stato meglio fare quando giocava in quelle squadre fighe che c’erano in tv il mercoledì sera. E grazie al cazzo.
Da quel momento, tutte le volte che è arrivato qualcuno dall’estero che avesse indossato qualche maglia figa, mi son sempre toccato i coglioni. Non so se sono i miei coglioni che menano sfiga oppure è la maledizione dei 5 bagni di Jensen, fatto stà che non ne abbiamo imbroccato più uno. Solo Da Costa è stranamente rimasto indenne a questa maledizione, ma essendo uno che gli vengono dalle 5 alle 35 influenze intestinali all’anno, è probabile che apprezzasse anche lui un numero di cessi in casa coerente coi propri bisogni fisiologici. Questa è certamente la motivazione tecnico scientifica del fatto che il nostro portiere sia un figo e non una ceppa di minchia.
Ora è arrivato Andrea Orlandi in Stabilin oppure Andrea Stabilin in Orlandi, è lo stesso, fatto stà che abbiamo preso l’ennesimo figo che ha indossato maglie di squadre che siamo abituati a vedere su Sky. Anzi, una maglia che ha indossato in passato, quest’anno la si vede addirittura solo su Mediaset Premium, anche se non è il suo anno migliore, ma non voglio emozionarmi troppo a pensarci quindi non la nominerò. Andrea Orlandi in Stabilin oppure Andrea Stabilin in Orlandi, è lo stesso, un pò ricorda Jensen. L’età è quasi uguale, biondo uguale, curriculum figo uguale, ruolo più o meno uguale. Perchè insomma, non fate i precisini, è uno che sta lì nel mezzo e dovrebbe fare assist e ogni tanto tirare. La prima dichiarazione fa ben sperare: “sono felicissimo di essere qui, Novarello è bellissimo, i compagni sono simpatici”, cosa che a nessuno è mai venuto in mente di dire al momento della presentazione. Ci rimane solo di scoprire quanti cessi vorrà nel suo appartamento. A questo punto è fondamentale.
Il mio personalissimo benvenuto al nostro nuovo campione per ora termina qui. In fin dei conti di tifosi che gli abbiano augurato di fare bene e di stregarli con le proprie giocate ne avrà trovati a catervate. Io gli auguro solo di essere umile, di accontentarsi di un solo wc e bidet della Ricahrd Ginori magari di quelli sollevati da terra, ma di apprezzare la nostra maglia come se fosse quella del Barcellona, dello Swansea o quella che gli piace di più. Perchè al di là delle battute in questo momento abbiamo bisogno di lui quanto forse lui bisogno di noi. Benvenuto Andrea Orlandi in Stabilin oppure Andrea Stabilin in Orlandi, Novara siamo noi, e da oggi lo sei anche un pò tu.
Fondatore dei Blog Novara Siamo Noi e Rettilineo Tribuna, Vice Presidente del Coordinamento Cuore Azzurro e fraterno amico di chiunque al mondo consideri lo stadio la sua seconda casa. O addirittura la prima. Editorialista estremista, gattaro.

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Il calcio mercato invernale della Premiere League ha registrato acquisti per un totale di 830 milioni di euro con il Chelsea che è andato a prendere il ventiduenne Enzo Fernandez per 120 milioni di euro. La nostra serie A ha superato di poco i 30 milioni di euro e l’acquisto più “eclatante” è stato quello di Antonin Barak (28 anni) dal Verona alla Fiorentina per 8,5 milioni di euro. Il livello della nostra serie A è purtroppo questo ed in confronto, con le debite proporzioni, i movimenti registrati nel girone A della serie C sono stati in alcuni casi clamorosi e probabilmente destinati a modificare gli equilibri:
Della Morte dalla Pro Vercelli al Vicenza potrebbe essere paragonato ad un ipotetico passaggio di Zaniolo al Milan, Bortolussi dal Novara al Padova è come se Vlahovic fosse passato alla Roma, Edera dal Torino al Pordenone è paragonabile ad una cessione di Milinkovic-Savic dalla Lazio all’Inter.
Il Novara ha operato secondo le indicazioni di Marchionni e con una corretta attenzione al bilancio.
Sono usciti: Peli (non collocabile nel 5-3-2 di Marchionni), Goncalves (forse perché troppo offensivo nel ruolo di difensore laterale), i giovani Amoabeng e Diop che speriamo di non dover rimpiangere nei prossimi anni e Camillo Tavernelli con Buric che difficilmente rimpiangeremo. Bortolussi al Padova è una cessione dolorosa che certifica il fallimento del mercato estivo.
Sono entrati: Lazaar per sostituire Goncalves. Margiotta, Spalluto e Vuthaj per sostituire Bortolussi, Tavernelli e Buric. Il centrale Illanes al posto di Amoabeng. Dal punto di vista economico, il monte ingaggi dovrebbe essere leggermente diminuito e la cessione di Bortolussi dovrebbe aver portato in cassa come minimo la stessa cifra pagata al Cesena questa estate.
Dal punto di vista tecnico il valore della rosa è rimasto sostanzialmente invariato: secondo transfermarkt a fine agosto il Novara aveva una rosa con un valore stimato di 5,28 milioni di euro (quinta nel girone escludendo la Juve NG). Alla fine del mercato invernale il valore della rosa azzurra è di 5,40 milioni di euro
Marchionni nelle prime dichiarazioni aveva fatto intendere che l’obbiettivo sarebbe stato migliorare la posizione raggiunta da Cevoli e Semioli per poi andare a giocare le nostre possibilità ai play off. La ricostruzione del gruppo e l’inserimento di pedine espressamente richieste oltre ad un modulo collaudato e concreto sono le carte che Marchionni vuole giocare per raggiungere l’obbiettivo. Le prime tre partite del nuovo corso confermano gli obbiettivi di questo campionato anzi con la quota salvezza distante 7-8 punti da conquistare in tredici partite possiamo lasciare alle spalle ansie e preoccupazioni e concederci qualche sogno ambizioso.
Una riflessione semmai andrà fatta sulla prossima stagione.
Sette giocatori sono in prestito e ritorneranno alla base, cinque giocatori sono in scadenza di contratto, tra i quali Gonzalez e dodici giocatori sono di proprietà (2 portieri, cinque difensori, cinque centrocampisti e zero attaccanti) più Goncalves e Paglino che torneranno dal prestito. Un Direttore Sportivo che con la chiusura del mercato invernale ha di fatto concluso il suo rapporto con il Novara, un altro Direttore Sportivo in pectore (Ceravolo) preso come consulente e due allenatori sotto contratto fino a giugno 2024.
Proviamo a goderci questa ultima parte di stagione e lasciamo a Ferranti il pensiero della prossima che con l’ingaggio di Ceravolo è già cominciata.

Oggi 25 gennaio 2023 il FC Novara ha una rosa composta da 26 calciatori.
Il regolamento prevede che nella “lista calciatori professionisti potranno essere inseriti sino ad un massimo complessivo di n. 24 calciatori professionisti. Le società potranno indicare un solo calciatore professionista nato successivamente al 1° gennaio 2003, da poter utilizzare nelle gare ufficiali di Campionato, senza che lo stesso venga inserito tra i 24 calciatori.”
Il nostro calciatore giovane è il portierino Menegaldo, quindi al netto del piccolo Tommaso la rosa del Novara è composta da 25 calciatori. Uno di troppo.
Il mercato del Novara comincia qui: chi esce? Buric e Bortolussi sono i più gettonati ma queste due partenze consentirebbero la sola entrata di Vuthaj.
Ci vorrebbe un centrocampista di sostanza, un terzino sinistro, un terzino destro, una seconda punta…Si tutto vero ma prima bisogna capire quali sono i giocatori che possono lasciare il Novara. Vogliamo tutti questi profili? Ditemi chi sono i quattro calciatori azzurri che lasceranno il Novara.
Oggi abbiamo una rosa con SETTE difensori centrali + Ciancio che può essere l’ottavo. Due terzini sinistri che non hanno convinto, un solo terzino destro di 35 anni più l’invenzione di Calcagni, SETTE centrocampisti per tre posti nel modulo di Marchionni e cinque giocatori d’attacco. Più Peli che non riesco a collocarlo.
Personalmente ho un solo problema: domenica c’è il derby e rischiamo di giocarlo senza Bortolussi (ormai bruciato) e Vuthaj che se non è infortunato è comunque da due mesi che non gioca una partita di pallone.
Calciomercato
Calciomercato invernale, la fiera delle illusioni
Published
5 mesi faon
30 Dicembre 2022
Nelle ultime dieci sessioni del calciomercato invernale sono arrivati a Novara 44 calciatori, praticamente tutti svincolati oppure in prestito. L’unico giocatore arrivato a Novara nel calciomercato invernale negli ultimi 10 anni che ha cambiato realmente il valore della squadra è stato Haris Seferovic, arrivato in prestito dalla Fiorentina nella stagione 2012-13.
Lo sappiamo tutti, la lunghissima finestra invernale del calciomercato (2 gennaio – 31 gennaio) raramente porta giocatori utili alla causa. A volte arrivano giocatori validi che non riescono però ad esprime il loro valore: eclatante è stato l’ingaggio di Bastoni e Rigione (stagione 2018-19, serie C, DS Ludi) che da noi non hanno lasciato traccia ma dopo l’esperienza novarese hanno trovato stabilmente posto in serie A (Bastoni a La Spezia) ed in serie B (Rigione prima al Chievo e poi al Cosenza).
Spesso arrivano giocatori completamente fuori forma, reduci da infortuni oppure, per grande sfortuna, subiscono infortuni dopo poche apparizioni (Alfiero, Del Prete, Cinelli, Orlandi, Bolzoni, Nadarevic, Laner…) Il più delle volte arrivano giovani, scartati dalla società di appartenenza in cerca di rilancio oppure spinti dai procuratori (Radakovic, Gulobovic, Seck, Rocchetti, Zappa, Strechie, Giymah).
Possono arrivare anche giocatori interessanti ma che alla fine non riescono a cambiare le sorti di una stagione (Corsinelli, Rossetti e Malotti nel 20-21, Cisco e Lanni nel 19-20, Bastoni e Rigione oltre agli svincolati Gonzalez e Buzzegoli nel 18-19, Puscas nel 17-18, Chiosa e Lancini nel 16-17, Mantovani e Lanzafame nel 15-16, Foglio e Gavazzi nella vittoriosa stagione 2014-15 non aggiunsero molto a una squadra fortissima, invece Della Rocca con un unico gol si ripagò l’ingaggio, Sansovini nel 13-14. Nella stagione 2012-13 oltre a Seferovic e al lancio di Bruno Fernandes dalle giovanili, arrivarono Crescenzi e Colombo che fecero benissimo a rimorchio di una squadra con due fuoriclasse.
Fondamentale sarà chiarire quale è il vero obbiettivo a questo punto della stagione. Non è indispensabile che venga comunicato a tifosi e media ma è importante che Ferranti e Zebi abbiano chiaro in mente quale è l’obbiettivo finale: la salvezza? La zona play off? Vincere i play off? Cominciare a costruire la squadra della prossima stagione?
La quota salvezza dovrebbe essere intorno ai 45 punti (quota più alta rispetto alla media delle precedenti stagioni) distante 17 punti dai 28 attuali. Se questo è l’obbiettivo il mercato dovrebbe essere orientato alla cessione dei giocatori più esperti provando a fare un mercato imponente su giovani di belle speranze. Unito chiaramente ad un cambio di modulo più concreto e realisticamente più adatto all’obbiettivo.
La differenza tra raggiungere i play off e vincere i play off è abissale. Per partecipare ai play off è “sufficiente” arrivare decimi conquistando altri 25-27 punti, forse meno e probabilmente potrebbe bastare questa rosa con qualche inserimento mirato. I miracoli sportivi esistono (Banchieri ne stava realizzando uno enorme) ma sono rarissimi ed improbabili. Per avere qualche possibilità di successo occorrono investimenti importanti già in questa sessione di mercato: per vincere i play off bisogna ricostruire una squadra ed inserire giocatori di categoria e valore superiore nei ruoli richiesti dal mister.
Se l’intenzione societaria è l’ultima opzione ovvero cominciare a mettere le basi per la squadra della prossima stagione, il mercato non dovrebbe prevedere prestiti e soprattutto dovrebbe essere fatta una meditazione profonda sul Mister e sul modulo con il quale far giocare la squadra. Semioli è il Mister che la società vuole anche per la prossima stagione? Il modulo proposto da Semioli sposa la filosofia societaria? Non avrebbe senso ricominciare da zero a giugno, con un nuovo mister con nuove idee di gioco. Tanto varrebbe fare subito un investimento su un nuovo allenatore in ottica 2023-24.
Dalle prime indicazioni giornalistiche sembrerebbe che la società sia orientata nella direzione dell’opzione due: arriviamo nei play off e poi vediamo cosa succede. In ogni caso, buon lavoro Moreno Zebi, questa estate aveva un foglio bianco sul quale scrivere tutti i suoi desideri ora dovrà tornare a lavorare come sempre tra conoscenze, procuratori e database. Dai, dai, dai.
CALCIOMERCATO INVERNALE 2022-2013
STAGIONE 2021-22 | ||
ANDATA: 1° 42pt | DS DI BARI | ALL MARCHIONNI |
RITORNO: 1° 85pt | DS CORDONE | ALL MARCHIONNI |
Babacar Diop | Sconosciuto | |
Lorenzo Rocchetti | Fiorentina Primavera | |
Vincenzo Alfiero | AC Bra | |
Derrick Gyimah | Torino Primavera | |
Lorenzo Del Prete | svincolato | |
Roberto Taliento | svincolato | |
STAGIONE 2020-21 | ||
ANDATA: 16° 19pt | DS URBANO | ALL. BANCHIERI – MARCOLINI |
RITORNO: 11° 49pt | DS BORGHETTI | ALL. BANCHIERI |
Francesco Corsinelli | SSC Bari | |
Mirko Bortoletti | SS Arezzo | |
Manuele Malotti | SS Sambenedettese | |
Simone Rossetti | SS Matelica Calcio 1921 | |
Riccardo Moreo | Cosenza Calcio | |
STAGIONE 2019-20 | ||
ANDATA: 4° 32pt | DS ZEBI | ALL BANCHIERI |
RITORNO: 8° 38pt (26 partite) | DS URBANO | ALL BANCHIERI |
Andrea Cisco | US Sassuolo | |
Roberto Strechie | FC Dinamo 1948 | |
Ivan Lanni | Ascoli Calcio | |
STAGIONE 2018-19 | ||
ANDATA: 10° 23pt | DS LUDI | ALL VIALI |
RITORNO: 9° 50pt | DS LUDI | ALL SANNINO – VIALI |
Giampietro Perrulli | US Cremonese | |
Simone Bastoni | Spezia Calcio | |
Claudio Zappa | Juventus U23 | |
Michele Rigione | AC Chievo Verona | |
Pablo González | svincolato | |
Daniele Buzzegoli | svincolato | |
STAGIONE 2017-18 | ||
ANDATA 14° 24pt | DS TETI | ALL CORINI |
RITORNO 20° 44pt | DS TETI | ALL CORINI – DI CARLO |
George Puscas | Inter | |
Moustapha Seck | AS Roma | |
Federico Maracchi | Trapani Calcio | |
STAGIONE 2016-17 | ||
ANDATA 10° 28pt | DS TETI | ALL BOSCAGLIA |
RITORNO 9° 56pt | DS TETI | ALL BOSCAGLIA |
Marco Chiosa | Torino FC | |
Andrea Orlandi | APOEL Nicosia | |
Edoardo Lancini | Brescia Calcio | |
Antonio Cinelli | AC Chievo Verona | |
STAGIONE 2015-16 | ||
ANDATA 3° 40pt | DS TETI | ALL BARONI |
RITORNO 8° 67pt | DS TETI | ALL BARONI |
Francesco Bolzoni | US Città di Palermo | |
Andrea Mantovani | Vicenza Calcio | |
Enis Nadarevic | Trapani Calcio | |
Davide Lanzafame | AC Perugia Calcio | |
Alberto Libertazzi | Robur Siena | |
STAGIONE 2014-15 | ||
ANDATA 1° 35pt | DS TETI | ALL TOSCANO |
RITORNO 1° 77pt | DS TETI | ALL TOSCANO |
Valerio Foglio | SSD Monza 1912 | |
Fabio Gavazzi | AC Renate | |
Luigi Della Rocca | US Lecce | |
STAGIONE 2013-14 | ||
ANDATA 19° 20pt | DS CATTANI | ALL AGLIETTI – CALORI |
RITORNO 19° 44pt | DS LARINI | ALL CALORI-AGLIETTI-GATTUSO |
Alessandro Crescenzi | AS Roma | |
Petar Golubovic | AS Roma | |
Simon Laner | Hellas Verona | |
Uros Radakovic | Bologna FC | |
Alessandro Lambrughi | AS Livorno | |
Marco Sansovini | Spezia Calcio | |
STAGIONE 2012-13 | ||
ANDATA 18° 22pt | DS GIARETTA | ALL TESSER – AGLIETTI |
RITORNO 5° 67pt | DS GIARETTA | ALL AGLIETTI |
Alessandro Crescenzi | AS Roma | |
Haris Seferovic | ACF Fiorentina | |
Riccardo Colombo | svincolato |
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